La musica è stata certamente la forma di
espressione artistica che per prima ha risentito della rivoluzione informatica. Da almeno
venti anni il mondo dell'audio vive in una condizione di costante evoluzione tecnologica,
legata proprio alle nuove applicazioni del computer.
Con la diffusione del Web è stato quindi naturale che i musicisti, sia dilettanti che
professionisti, proprio in quanto utenti di computer, ne fossero tra i più attivi
utilizzatori ed animatori: si contano infatti infiniti siti per musicisti (spesso
realizzati dai musicisti stessi) e newsgroup dedicati a strumenti, a generi musicali, a
software, ai problemi artistici e legali legati alle nuove tecnologie, etc..
Molti artisti oggi operano in maniera rilevante sul Web sia mettendo la
propria musica in Rete, sia utilizzando Internet come strumento per la creazione
artistica. I musicisti, ad esempio, possono scaricare suoni dai siti e integrarli nella
propria musica o, ancora, produrre musica con altri musicisti incontrati su Internet. Oggi, infatti, sta diventando sempre più realistica
la possibilità di suonare in Rete, in tempo reale. Tramite la Rete ci si collega con www.resrocket.com, sito che per primo ha proposto un
software gratuito che consente ai musicisti, grazie ad una applicazione del sistema Midi,
di suonare insieme in tempo reale, ognuno da casa propria. Interagendo con musicisti
d'oltreoceano si elimina l'isolamento che il musicista può provare quando compone da
solo.
di Cristina Bigongiali |
Sicuramente Internet ha cambiato e sta cambiando il modo di fare musica sia
professionalmente che per diletto.
L'avvento dei nuovi standard di compressione musicale, come l'Mp3, cambierà profondamente lo scenario della
distribuzione e della promozione musicale. Da un lato esiste certamente la necessità di
tutelare il diritto d'autore (e di riproduzione); i nuovi standard, come liquid audio, si
reclamizzano proprio come più "sicuri" nel senso che dovrebbero garantire
meglio il pagamento di questi diritti; inoltre, almeno finora, una certa percentuale della
musica disponibile in Rete lo è illegalmente e, in alcuni casi, c'è anche chi ne trae
profitto economico - truffando l'artista e le case discografiche, e costringendo
l'industria a correre ai ripari.
Questi sistemi, forse interessanti per i grandi artisti, vanno però contro le esigenze
dei piccoli gruppi che in Rete rappresentano ancora la grandissima maggioranza e che si
stanno organizzando autonomamente. Per il software è stata la stessa cosa: a fronte delle
grandi case produttrici in grado di produrre applicazioni molto complesse e quindi costose
e protette, si è sviluppato il mondo dello shareware e del freeware, fatto di piccoli
produttori indipendenti che spesso si sono fatti conoscere in questo modo. Secondo Oderso
Rubini, responsabile musicale del progetto, www.sonicrocket.com,
sito italiano di distribuzione di musica e in generale di musica in Rete,
"Il progetto "sonicrocket" è stato sviluppato
perché riteniamo che nel corso dei prossimi anni Internet diventerà il principale
veicolo di distribuzione musicale che permetterà di superare tutte le infrastrutture
intermedie che condizionano il mercato tradizionale. Il servizio si rivolge principalmente
ai giovani musicisti o a quei gruppi emergenti che trovano con questi mezzi la
possibilità di farsi conoscere senza dover fare riferimento ad una grossa struttura che
avrebbe una serie di condizionamenti da porre. Inoltre, in questo modo, il rapporto tra
musicista e consumatore diventa più diretto".
Nella natura di Internet c'è poi la capacità di mandare in crisi alcuni concetti che
consideriamo acquisiti, come per esempio quello di autore. Prendiamo il caso di slooshi, gioco musicale ideato dal
Musicista/programmatore austriaco Ludwig Zeininger e disponibile in Rete. Si tratta di un
gioco musicale interattivo in tempo reale, uno dei pochissimi della Rete; guardando
qualcuno che ci gioca, risultano immediatamente evidenti l'interazione e l'istantaneità:
si vedono il mouse che si sposta e la musica che cambia. In questo modo, si produce musica
cliccando su dei quadrati e su dei triangoli; seguendo le istruzioni è possibile effettivamente suonare, e perfino
risuonare, una propria estemporanea composizione.
In questo caso ci sono un inventore del gioco e un giocatore. Chi dei due è l'autore
della musica risultante? La domanda, che per ora rimane aperta, solleva una nuova e
interessante problematica legata alla musica su Internet in cui cambia lo stesso concetto
d'autore. |
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