Città underground: Padova
di Gomma
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Continuiamo oggi il nostro viaggio nelle città digitali nella
sede di una delle radio libere storiche italiane Radio Sherwood di Padova. Proprio in
questa città, e nella vicina Treviso, ci sono molte esperienze multimediali più
interessanti, e che concentrano i loro sforzi sulla contro informazione, a progetti contro
e sulla ricerca di nuovi percorsi artistici.
Radio Sherwood nasce nel 1975, all'alba di quella
che sarebbe stata la grande stagione delle radio libere italiane, un caso unico al mondo e
che ha radicalmente cambiato il modo di usare e trasmettere con questo mezzo di
comunicazione. A sottolineare la grande attenzione alle evoluzioni degli strumenti di
comunicazione, da qualche anno le sperimentazioni di radio Sherwood si sono allargate
anche alla telematica. Abbiamo chiesto ad Hobo, uno degli operatori di Sherwood
Comunicazione, e da tempo attivista della telematica alternativa in Italia, come è
avvenuta l'evoluzione da radio via etere a radio anche su Internet:
"Negli ultimi anni Radio Sherwood ha intrapreso quella
che potremmo definire una ''accelerazionetecnica'',
cercando di migliorare la qualità delle trasmissioni attraverso una sempre maggiore
attenzione ai nuovi mezzi di comunicazione e alle nuove strumentazioni che si rendevano
disponibili. Al 1989 risale l'apertura di bbs (bulletin board system) ecn Padova. Sei anni
dopo nel 1995 alla chiusura della bbs segue l'apertura del primo spazio Web sul server di
xs4all. Nel '96 abbiamo preso uno spazio nel sito su Isole
nella Rete e dal '98 abbiamo proprio un nostro dominio www.sherwood.it. Sempre l'anno scorso ''Radio Sherwood''
si è evoluta in ''Sherwood comunicazione''.
Il sito tratta con particolare interesse le
tematiche sociali. "Carta"
è il il giornale dei cantieri sociali, "Un
reddito, un futuro" è lo spazio del sito dedicato al movimento delle tute
bianche,la pagina "Nadir" è
invece dedicata al problema della droga, e quella intitolata "Ya Basta" alla
dignità dei popoli contro il neoliberismo e, infine, "No Borders" è lo spazio
dedicato alla politica internazionale in questo momento particolarmente scossa dalla crisi
provocata dalla guerra.
Un altro sito patavino con una forte caratterizzazione per l'impegno sociale è quello
del progetto Melting Pot Europa. Si tratta di una
sorta di "sportello radiofonico" che fornisce informazioni in varie lingue. E'
possibile ascoltare con Real Audio una rassegna
stampa internazionale costruita con fonti reperibili su Internet. La redazione di
meltingpot.org è multietcnica: redattori di varie nazioni partecipano alla costruzione
della rassegna stampa. Le notizie vengono raccolte da Internet e poi tradotte in sei
lingue da traduttori madrelingua.
Spostiamoci ora a
Treviso, a poca distanza da Padova, per incontrare un gruppo che si occupa di arte
multimediale, e che mette in opera piccole ma geniali provocazioni utilizzando gli
strumenti digitali. Il nome di questo gruppo, o meglio "rete di artisti", come
preferiscono essere chiamati, è Theleme.
Theleme è formata da uno scrittore, un tecno artista, una regista, un attore, un
designer, un grafico-Html e un copyrighter. La definizione "rete di artisti"
nasce dalla scommessa di mettere a confronto diverse le abilità e capacità, in un
territorio dove non valgono le divisioni delle competenze e viene apprezzata l'invasione
del campo artistico altrui.
Il principale obiettivo artistico di Theleme è quello di produrre comunicazione
industriale, chiediamo allo scrittore e poeta Lello Voce, cosa intende con questo termine:
"In un luogo come Treviso, cuore del triangolo industriale del Nord Est questa ci
sembrava una sfida necessaria e caratterizzante anche per quanto riguardava l'accento
'glocale' che volevamo dare alla nostra iniziativa".
Theleme è un'organizzazione impegnata politicamente. Interessante è l'operazione
"Schede Telecom". L'idea è quella di trasmettere informazione politica di
sensibilizzazione su problemi di interesse sociale e ambientale, su oggetti di uso comune
come ad esempio le schede telefoniche. Un modo dunque alternativo per trasmettere messaggi
politici, al di fuori dei normali mezzi di comunicazione. |
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