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Città, Architetture - Servizio del 30/03/99 

Le città digitali in Francia

di Chiara Sottocorona

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Parigi on line
di Tiziana Alterio


Le nuove tecnologie dell'informazione e della Comunicazione stanno rivoluzionando non solo il nostro modo di vivere, di lavorare e di rapportarci agli altri. Il cambiamento investe anche direttamente le città cambiandone la struttura e ridisegnandone le linee di sviluppo. La possibilità attualmente offerta ai cittadini di Comunicare direttamente con i soggetti istituzionali, grazie a strumenti di comunicazione telematica, costituisce uno dei vantaggi più immediati ed evidenti di questo cambiamento.

MinitelIn Europa c'è un'altra nazione, la Francia, che, in questo ambito, si può considerare all'avanguardia. Un'esperienza iniziata prima della diffusione di massa di Internet. La rivoluzione telematica francese comincia nel 1981, quando France Telecom, compagnia nazionale di comunicazione, immette sul mercato un nuovo sistema di collegamento in videoscrittura. E' la nascita del Minitel, sistema di terminali video collegati alla rete telefonica. Il prodotto incontra immediatamente il consenso degli utenti francesi.

La diffusione di Minitel cammina di pari passo con l'ampliamento e il potenziamento della rete telefonica francese. Oggi il Minitel fornisce 24mila servizi. Sei milioni sono gli abbonati, tre milioni i pc collegati alla rete Minitel. France Telecom stima in quindici milioni di unità il bacino d'utenza di questo servizio che non trova analoghi successi in Europa. Qui in Italia, l'esperimento videotel, sistema analogo a quello francese e promosso dalla Sip prima e dalla Telecom poi, non ha trovato il successo sperato. I primi abbonamenti a Videotel vengono sottoscritti nel 1985. Il Videotel è un servizio interattivo che, utilizzando le reti pubbliche commutate, permette all'utente di accedere ad informazioni memorizzate su banche dati: le informazioni richieste sono visualizzate sul normale televisore opportunamente adattato o ad un terminale video fornito dalla Telecom. Il servizio è ancora in funzione ma le informazioni che fino a ieri avevano come servizio di trasporto trasmissivo Videotel, convergono tutte verso Internet. La diffusione del Web ha, in pratica soppiantato il Videotel. Un fenomeno che in Francia non ha intaccato, invece, il successo del Minitel.

Pur non avendone intaccato il successo, è con l'integrazione tra Internet e Minitel che quest'ultimo si trasforma in uno strumento dinamico, capace di creare uno scambio di informazioni tra cittadino e amministrazione.

Benché Parigi abbia un sito ricco di informazioni, comprensivo di tutti i quartieri della città che sono come tanti Comuni, tuttavia non è ancora possibile interagire veramente con l'amministrazione. In alcuni piccoli Comuni francesi invece, facilitati probabilmente da una maggior capacità di controllo del territorio rispetto alle metropoli, l'uso civico della rete Internet in senso interattivo è molto più sviluppato. Tra le esperienze più significative di città digitali abbiamo scelto quella di Issy-les-Moulineaux, comune alle porte di Parigi.

Issy-les-MoulinexII quaranta per cento delle aziende presenti sul territorio comunale di Issy-les-Moulineaux si occupa di comunicazioni. Un fenomeno economico sviluppatosi grazie a una precisa politica di investimento, da parte dell'amministrazione cittadina, indirizzata proprio ad incentivare la produzione e l'utilizzo di sistemi di comunicazione avanzata.

"A Issy-les-Moulineaux - ha detto Eric Legale, direttore di Issy-Media - in effetti, abbiamo avuto innovazione tecnologica starei per dire da sempre, e in ogni caso da più di quindici anni, poiché ogni volta che il sindaco ci chiedeva di studiare quali applicazioni si potessero attuare in favore della popolazione. Ad esempio, i bambini usano per pranzo, ormai da sei anni, una loro tesserina-pulce per addebitare le spese alle famiglie, il cablaggio è stato effettuato negli anni '80, e le persone anziane dispongono da dieci anni di un tele-allarme collegato al telefono che consente loro di chiedere soccorso quando sono colti da un malore. Perciò appena sono arrivati Internet e la società informatizzata, ci siamo lanciati su questo settore".

E per rendere più vasto l'accesso alla rete multimediale un club locale
di navigatori organizza corsi all'interno delle scuole elementari. E così i genitori, anche quelli che non hanno dimestichezza con l'elettronica, imparano insieme ai propri figli pregi e difetti della comunicazione in Rete. E la promozione dell'utilizzo di nuove tecnologie di comunicazione a Issy-les-Moulineaux permette di avvicinare la politica locale al concetto di partecipazione attiva e democratica.

"Ad esempio abbiamo creato un consiglio municipale interattivo - ha detto ancora Eric Legale - così che la gente possa seguire le sedute in televisione, via cavo, e possa anche intervenire nei dibattiti via telefono, via Internet, via Minitel. Abbiamo avuto perciò un responso nettamente positivo in relazione a questa idea, al momento unica in Europa. I cittadini ne sono molto soddisfatti, e vi aderiscono completamente".

ParthenayAbbiamo dunque visto l'esperienza di un Comune alle porte dei Parigi, Issy- les-Moulineaux, vediamo ora cosa ha fatto, Parthenay, un paesino rurale della Gatine, tra Nantes e Poitiers. Questo Comune, di soltanto diciottomila abitanti si candida a divenire un originale modello di città digitale.

Un paese sospeso tra due epoche. Parthenay è un tipico borgo francese. L'architettura medievale della piccola cittadina è rimasta in gran parte intatta. Ma dietro l'apparente inamovibilità del paesaggio si nasconde una realtà ben più moderna di quella che vivono molte metropoli mondiali.

Parthenay può essere considerato, infatti, un esempio di come la comunicazione telematica si possa inserire nel tessuto della vita quotidiana senza ricorrere alla cablatura a fibre ottiche. In poche parole: senza intaccare la rete di fogne e condotte elettriche esistenti. In questo caso è bastata la rete telefonica a consentire il collegamento tra cittadini e istituzioni.
Grazie alla rete Internet i membri della comunità di Parthenay possono ottenere servizi commerciali e amministrativi senza muoversi dal proprio computer. E così gli impiegati comunali rispondono alle richieste dei cittadini attraverso l'e-mail o inviano direttamente a casa, tramite modem, i documenti siglati dai funzionari municipali. Dal settore pubblico a quello privato, non cambia la filosofia di comunicazione. Anche le botteghe di Parthenay hanno imparato a sfruttare l'opzione Internet. Molte di esse, infatti, hanno aperto sulla rete vetrine espositive dei propri prodotti. Ma è nelle scuole che l'avvicinamento ad Internet è più rapido. I 4.500 bambini di Parthenay sperimentano tra i banchi di scuola nuovi strumenti pedagogici multimediali. E anche l'arte figurativa, a Parthenay, sembra subire l'influenza di Internet. Al punto che un'artista del luogo disegna al computer le proprie opere, per poi scolpirle nella pietra. Le stesse sculture, alla fine richiamano, in maniera evidente la forte presenza del computer nella vita quotidiana di Parthenay. Una tale ramificazione della rete telematica, in un comune così piccolo, è frutto di una vera e propria campagna di marketing, ispirata dalla stessa municipalità. L'azione combinata dell'amministrazione cittadina e di due sponsor del settore delle comunicazioni, ha permesso di vincere un'iniziale diffidenza da parte della cittadinanza verso l'utilizzo del cyberspazio. Tre le principali direttrici di azione studiate dal comune. Prima: l'offerta di un abbonamento gratuito alla rete a tutti i nuclei familiari. Seconda: l'apertura di cyberspazi pubblici dove è possibile imparare e affinare le tecniche di navigazione. Terza intuizione, infine, quella di promuovere il programma "1000 pc per Parthenay". Grazie alla copertura offerta dagli sponsor, ogni cittadino del piccolo comune transalpino può avere un computer multimediale in casa corredato da un bonus di 200 ore di comunicazione telefonica gratuita. Il tutto pagando un canone mensile di 300 franchi francesi, pari a circa 80.000 lire italiane. In poche parole: la dimostrazione di come un'azione di marketing, abbinata a una politica innovativa dell'amministrazione comunale, può promuovere nuove vie di comunicazione.

di Adriano Albano

Il fenomeno delle reti civiche e dei servizi municipali on line registra in Francia una continua evoluzione. Al punto che i Comuni che hanno promosso questo tipo di attività multimediale hanno deciso di dare vita a una associazione di categoria che coordina gli interventi sulla Rete e studia gli effetti che questo nuovo sistema di comunicazione ha nel rapporto tra cittadino e istituzioni.

Le città digitali sembrano decisamente proiettate verso una dimensione internazionale. E così, grazie alla collaborazione tra i Comuni che hanno scelto di imboccare la via della comunicazione multimediale, si cercano nuovi spunti per migliorare i servizi al pubblico. Grazie alla rete di Internet, infatti, municipalità come Parthenay e Issy possono scambiarsi informazioni e suggerimenti all'interno del sito. Ma adesso si guarda oltre confine. L'associazione città digitali, infatti, prevede una nuova espansione delle comunicazione per consentire un raccordo operativo tra Comuni di nazioni diverse.

Secondo Jean Marc Loechel, segretario dell'Associazioni Città digitali, Jean Marc Loechelè importante confrontarsi con le altre realtà: "In tal modo le città oggi si uniscono sempre di più, mettendo a disposizione le esperienze per tentare di fare qualche piccolo passo in avanti. Paesi come la Francia e l'Italia, credo, si trovano in una condizione particolarmente adatta a rendersi conto che oggi occorre avviare una nuova pagina della storia, e della vita degli abitanti dei centri urbani".

E in prospettiva i sistemi telematici diventano un vero e proprio strumento di rifondazione della vita quotidiana. L'informatizzazione, infatti, può essere d'aiuto per rimettere ordine nel caos e nel degrado delle grandi metropoli. "La gestione di alcune città - ha detto Loschel - è diventata praticamente impossibile, e dunque è necessario ricominciare da zero. Ora la società dell'informazione, probabilmente, ci permette oggi di riprendere il controllo della situazione ripartendo da zero, di recuperare certi modi di vivere, di tornare a una certa visione dell'urbanistica, a d esempio, ridisegnando certi quartieri o l'immagine che abbiamo della città, e contribuendo affinché bambini e giovani, in modo particolare, possano ricrearsi una vera e propria immagine della città. L'immagine di alcune città dai quartieri emarginati oggi non è in alcun modo sostenibile, non lo è più, e qui le tecnologie della società dell'informazione possono permetterci di attuare questa grande trasformazione".

Loechel, infine, pone l'accento su un dato: la rivoluzione dei servizi presenti su Internet non sembra potersi realmente compiere senza una contestuale rivoluzione culturale. "L'essenziale è lo spirito di Internet, non la rete in sé ma lo spirito che la percorre. Siamo ormai in parecchi a sostenere che non serve a nulla sedersi davanti a un computer o a un televisore collegato a Internet se non si cambia il proprio modo di fare, di considerare gli altri, di rapportarci a loro, e dunque di dar vita effettivamente a un'attività in Rete. Se pensiamo di volere utilizzare la Rete, dobbiamo vivere in Rete: questo direi, è il grande obiettivo che dobbiamo porci". navigazione

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