Le nuove tecnologie dell'informazione e della Comunicazione stanno rivoluzionando non
solo il nostro modo di vivere, di lavorare e di rapportarci agli altri. Il cambiamento
investe anche direttamente le città cambiandone la struttura e ridisegnandone le linee di
sviluppo. La possibilità attualmente offerta ai cittadini di Comunicare direttamente con
i soggetti istituzionali, grazie a strumenti di comunicazione telematica, costituisce uno
dei vantaggi più immediati ed evidenti di questo cambiamento.
In Europa c'è un'altra nazione, la Francia, che, in questo
ambito, si può considerare all'avanguardia. Un'esperienza iniziata prima della diffusione
di massa di Internet. La rivoluzione telematica francese comincia nel 1981, quando France Telecom, compagnia nazionale di
comunicazione, immette sul mercato un nuovo sistema di collegamento in videoscrittura. E'
la nascita del Minitel, sistema di terminali video
collegati alla rete telefonica. Il prodotto incontra immediatamente il consenso degli
utenti francesi.
La diffusione di Minitel cammina di pari passo con l'ampliamento e il potenziamento
della rete telefonica francese. Oggi il Minitel fornisce 24mila servizi. Sei milioni sono
gli abbonati, tre milioni i pc collegati alla rete Minitel. France Telecom stima in
quindici milioni di unità il bacino d'utenza di questo servizio che non trova analoghi
successi in Europa. Qui in Italia, l'esperimento videotel, sistema analogo a quello
francese e promosso dalla Sip prima e dalla Telecom poi, non ha trovato il successo
sperato. I primi abbonamenti a Videotel vengono sottoscritti nel 1985. Il Videotel è un
servizio interattivo che, utilizzando le reti pubbliche commutate, permette all'utente di
accedere ad informazioni memorizzate su banche dati: le informazioni richieste sono
visualizzate sul normale televisore opportunamente adattato o ad un terminale video
fornito dalla Telecom. Il servizio è ancora in funzione ma le informazioni che fino a
ieri avevano come servizio di trasporto trasmissivo Videotel, convergono tutte verso
Internet. La diffusione del Web ha, in pratica soppiantato il Videotel. Un fenomeno che in
Francia non ha intaccato, invece, il successo del Minitel.
Pur non avendone intaccato il successo, è con l'integrazione tra Internet e Minitel
che quest'ultimo si trasforma in uno strumento dinamico, capace di creare uno scambio di
informazioni tra cittadino e amministrazione.
Benché Parigi abbia un sito ricco
di informazioni, comprensivo di tutti i quartieri della città che sono come tanti Comuni,
tuttavia non è ancora possibile interagire veramente con l'amministrazione. In alcuni
piccoli Comuni francesi invece, facilitati probabilmente da una maggior capacità di
controllo del territorio rispetto alle metropoli, l'uso civico della rete Internet in
senso interattivo è molto più sviluppato. Tra le esperienze più significative di città
digitali abbiamo scelto quella di Issy-les-Moulineaux,
comune alle porte di Parigi.
II quaranta per cento delle aziende presenti sul territorio
comunale di Issy-les-Moulineaux si occupa di comunicazioni. Un fenomeno economico
sviluppatosi grazie a una precisa politica di investimento, da parte dell'amministrazione
cittadina, indirizzata proprio ad incentivare la produzione e l'utilizzo di sistemi di
comunicazione avanzata.
"A Issy-les-Moulineaux - ha detto Eric Legale, direttore di Issy-Media - in
effetti, abbiamo avuto innovazione tecnologica starei per dire da sempre, e in ogni caso
da più di quindici anni, poiché ogni volta che il sindaco ci chiedeva di studiare quali
applicazioni si potessero attuare in favore della popolazione. Ad esempio, i bambini usano
per pranzo, ormai da sei anni, una loro tesserina-pulce per addebitare le spese alle
famiglie, il cablaggio è stato effettuato negli anni '80, e le persone anziane dispongono
da dieci anni di un tele-allarme collegato al telefono che consente loro di chiedere
soccorso quando sono colti da un malore. Perciò appena sono arrivati Internet e la
società informatizzata, ci siamo lanciati su questo settore".
E per rendere più vasto l'accesso alla rete multimediale un club locale
di navigatori organizza corsi all'interno delle scuole elementari. E così i genitori,
anche quelli che non hanno dimestichezza con l'elettronica, imparano insieme ai propri
figli pregi e difetti della comunicazione in Rete. E la promozione dell'utilizzo di nuove
tecnologie di comunicazione a Issy-les-Moulineaux permette di avvicinare la politica
locale al concetto di partecipazione attiva e democratica.
"Ad esempio abbiamo creato un consiglio municipale interattivo - ha detto ancora
Eric Legale - così che la gente possa seguire le sedute in televisione, via cavo, e possa
anche intervenire nei dibattiti via telefono, via Internet, via Minitel. Abbiamo avuto
perciò un responso nettamente positivo in relazione a questa idea, al momento unica in
Europa. I cittadini ne sono molto soddisfatti, e vi aderiscono completamente".
Abbiamo dunque visto l'esperienza di un Comune
alle porte dei Parigi, Issy- les-Moulineaux, vediamo ora cosa ha fatto, Parthenay, un paesino rurale
della Gatine, tra Nantes e Poitiers. Questo Comune,
di soltanto diciottomila abitanti si candida a divenire un originale modello di città
digitale.
Un paese sospeso tra due epoche. Parthenay è un tipico borgo francese.
L'architettura medievale della piccola cittadina è rimasta in gran parte intatta. Ma
dietro l'apparente inamovibilità del paesaggio si nasconde una realtà ben più moderna
di quella che vivono molte metropoli mondiali. Parthenay può essere considerato,
infatti, un esempio di come la comunicazione telematica si possa inserire nel tessuto
della vita quotidiana senza ricorrere alla cablatura a fibre ottiche. In poche parole:
senza intaccare la rete di fogne e condotte elettriche esistenti. In questo caso è
bastata la rete telefonica a consentire il collegamento tra cittadini e istituzioni.
Grazie alla rete Internet i membri della comunità di Parthenay possono ottenere servizi
commerciali e amministrativi senza muoversi dal proprio computer. E così gli impiegati
comunali rispondono alle richieste dei cittadini attraverso l'e-mail o inviano
direttamente a casa, tramite modem, i documenti siglati dai funzionari municipali. Dal
settore pubblico a quello privato, non cambia la filosofia di comunicazione. Anche le
botteghe di Parthenay hanno imparato a
sfruttare l'opzione Internet. Molte di esse, infatti, hanno aperto sulla rete vetrine
espositive dei propri prodotti. Ma è nelle scuole che l'avvicinamento ad Internet è più
rapido. I 4.500 bambini di Parthenay sperimentano tra i banchi di scuola nuovi strumenti
pedagogici multimediali. E anche l'arte figurativa, a Parthenay, sembra subire l'influenza
di Internet. Al punto che un'artista del luogo disegna al computer le proprie opere, per
poi scolpirle nella pietra. Le stesse sculture, alla fine richiamano, in maniera evidente
la forte presenza del computer nella vita quotidiana di Parthenay. Una tale ramificazione
della rete telematica, in un comune così piccolo, è frutto di una vera e propria
campagna di marketing, ispirata dalla stessa municipalità. L'azione combinata
dell'amministrazione cittadina e di due sponsor del settore delle comunicazioni, ha
permesso di vincere un'iniziale diffidenza da parte della cittadinanza verso l'utilizzo
del cyberspazio. Tre le principali direttrici di azione studiate dal comune. Prima:
l'offerta di un abbonamento gratuito alla rete a tutti i nuclei familiari. Seconda:
l'apertura di cyberspazi pubblici dove è possibile imparare e affinare le tecniche di
navigazione. Terza intuizione, infine, quella di promuovere il programma "1000 pc per
Parthenay". Grazie alla copertura offerta dagli sponsor, ogni cittadino del piccolo
comune transalpino può avere un computer multimediale in casa corredato da un bonus di
200 ore di comunicazione telefonica gratuita. Il tutto pagando un canone mensile di 300
franchi francesi, pari a circa 80.000 lire italiane. In poche parole: la dimostrazione di
come un'azione di marketing, abbinata a una politica innovativa dell'amministrazione
comunale, può promuovere nuove vie di comunicazione.
di Adriano Albano |
Il fenomeno delle reti civiche e dei servizi municipali on line registra in Francia una
continua evoluzione. Al punto che i Comuni che hanno promosso questo tipo di attività
multimediale hanno deciso di dare vita a una associazione di categoria che coordina gli
interventi sulla Rete e studia gli effetti che questo nuovo sistema di comunicazione ha
nel rapporto tra cittadino e istituzioni.
Le città digitali sembrano decisamente
proiettate verso una dimensione internazionale. E così, grazie alla collaborazione tra i
Comuni che hanno scelto di imboccare la via della comunicazione multimediale, si cercano
nuovi spunti per migliorare i servizi al pubblico. Grazie alla rete di Internet, infatti,
municipalità come Parthenay e Issy possono scambiarsi informazioni e suggerimenti
all'interno del sito. Ma adesso si guarda oltre confine. L'associazione città digitali,
infatti, prevede una nuova espansione delle comunicazione per consentire un raccordo
operativo tra Comuni di nazioni diverse.
Secondo Jean
Marc Loechel, segretario dell'Associazioni Città digitali, è
importante confrontarsi con le altre realtà: "In tal modo le città oggi si uniscono
sempre di più, mettendo a disposizione le esperienze per tentare di fare qualche piccolo
passo in avanti. Paesi come la Francia e l'Italia, credo, si trovano in una condizione
particolarmente adatta a rendersi conto che oggi occorre avviare una nuova pagina della
storia, e della vita degli abitanti dei centri urbani".
E in prospettiva i sistemi telematici diventano un vero e proprio strumento di
rifondazione della vita quotidiana. L'informatizzazione, infatti, può essere d'aiuto per
rimettere ordine nel caos e nel degrado delle grandi metropoli. "La gestione di
alcune città - ha detto Loschel - è diventata praticamente impossibile, e dunque è
necessario ricominciare da zero. Ora la società dell'informazione, probabilmente, ci
permette oggi di riprendere il controllo della situazione ripartendo da zero, di
recuperare certi modi di vivere, di tornare a una certa visione dell'urbanistica, a d
esempio, ridisegnando certi quartieri o l'immagine che abbiamo della città, e
contribuendo affinché bambini e giovani, in modo particolare, possano ricrearsi una vera
e propria immagine della città. L'immagine di alcune città dai quartieri emarginati oggi
non è in alcun modo sostenibile, non lo è più, e qui le tecnologie della società
dell'informazione possono permetterci di attuare questa grande trasformazione".
Loechel, infine, pone l'accento su un dato: la rivoluzione dei servizi presenti su
Internet non sembra potersi realmente compiere senza una contestuale rivoluzione
culturale. "L'essenziale è lo spirito di Internet, non la rete in sé ma lo spirito
che la percorre. Siamo ormai in parecchi a sostenere che non serve a nulla sedersi davanti
a un computer o a un televisore collegato a Internet se non si cambia il proprio modo di
fare, di considerare gli altri, di rapportarci a loro, e dunque di dar vita effettivamente
a un'attività in Rete. Se pensiamo di volere utilizzare la Rete, dobbiamo vivere in Rete:
questo direi, è il grande obiettivo che dobbiamo porci". |
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