Dalla
        TV alla rete RAI
        Educational
Tecnologia - Servizio del 26/02/99 

Print on demand

di Tiziana Alterio

Navigazione
Librerie on line
di Tiziana Alterio


Il fatto che l'editoria sia in crisi già da qualche anno non è certo una novità. La perdita delle vendite si aggira attorno al 20% l'anno.
Per far fronte a questa crisi si stanno sviluppando nuovi sistemi di produzione e vendita.
Da qualche anno infatti in America e in Canada sta prendendo piede nel mondo dell'editoria una nuova tecnologia di stampa: il print on demand, ossia la stampa su richiesta.
Una tecnologia che può rivoluzionare il nostro modo di produrre e di acquistare libri.

Prima di vedere di cosa si tratta facciamo un salto indietro per cercare di capire quali sono i motivi per cui l’editoria è in crisi.

Abbiamo chiesto a Mario Guaraldi titolare della casa editriceGuaraldi.it Guaraldi che sta appunto sperimentando il sistema del print on demand, le ragioni che per le quali l'editoria tradizionale si trova in difficoltà:
"Partiamo dal momento in cui un libro è già stato deciso e bisogna metterlo in commercio.
Il primo dramma autentico è la fissatura della tiratura. Non esistono infatti metodi di marketing che consentano di stabilire quanto un libro possa funzionare sul mercato.

Il marketing che viene oggi usato è puramente statistico cioè si verificano i libri che hanno avuto una storia analoga o dello stesso autore, si vede come hanno funzionato e si mettono sul mercato una stessa identica quantità.
Una volta che viene messo in circolazione questo libro vive mediamente non più di un mese. In questo mese gioca tutta la sua partita e viene inesorabilmente reso ai magazzini dell'editore.
Il magazzino è stato ed è il vero problema dell'editoria tradizionale. Il costo della gestione di un magazzino è il costo principale di un editore. Questo sistema è troppo costoso ed è oggi al collasso".

La strada alternativa sembra essere quella del print on demand che letteralmente significa "stampa su richiesta" del lettore.
Un sistema già sperimentato in alcuni paesi come Svezia, Norvegia e Olanda, dove nelle librerie è possibile trovare un terminale per consultare titoli e volumi che possono essere immediatamente stampati sul posto.

Negli Stati Uniti e in Canada, invece, la produzione on demand è stata accentrata su grandi stampanti digitali, attive 24 ore al giorno, in grado di eseguire subito gli ordini e di assicurare la consegna dei libri a domicilio in tempi rapidissimi.

Ma il print on demand è un concetto abbastanza articolato come ci ha spiegato ancora Mario Guaraldi: "Per print on demand si intendono tre cose ben distinte tra di loro.
Cominciamo da quella più semplice di cui molti giornali hanno parlato.
Gli autori possono autoprodursi in tirature molto ristrette. Questo significa che si recupera tutta quella parte di editoria, di ricerca e di nicchia che fino a ieri era scomparsa.
Un altro aspetto che è quello sulla ristampa potenziale della totalità dei titoli che oggi sono morti, sepolti.
Grazie a questo nuovo strumento di stampa il lettore che va in libreria o in biblioteca e trova un libro che gli interessa lo può subito ordinare e ricevere anche in copia singola.
Infine il vero punto su cui si gioca il futuro dell'on demand è il miglioramento della distribuzione che avviene tramite Internet. Io come editore, voglio poter scegliere i miei libri senza essere condizionato dall'aspetto commerciale.
PdfOggi questo lo posso fare. Pubblico il mio libro "virtualmente" su Internet in formato Pdf.
E' un libro a tutti gli effetti ed è quindi sfogliabile esattamente come un libro normale. Il libro aspetta che qualcuno lo richieda per posta elettronica. A questo punto il libro diventa anche cartaceo, viene stampato e quindi assume la vita di un libro tradizionale.
In questo modo non butto via cellulosa, non spreco soldi in anticipo su tirature certamente arbitrarie. Inoltre quel libro che ha avuto cinquanta richieste è un libro che finalmente ha compiuto la sua funzione, ha trovato i suoi cinquanta lettori.
Ma se poi, dopo, da Internet arrivassero cinquantamila richieste sarei ancora più contento. A questo punto tornerei volentieri nella tipografia tradizionale e stamperei i libri richiesti e la distribuzione in maniera tradizionale, perché questo è il potenziale dell'on demand abbinato ad Internet.
E' una rivoluzione distributiva prima ancora che produttiva".

Ma vediamo nel particolare come si realizza il print on demand.FastBook Abbiamo visitato la prima libreria virtuale in Italia, Fastbook.net a Rimini, che utilizza la nuova tecnologia di stampa.
La casa editrice virtuale, il giorno in cui l'abbiamo visitata, ha avuto ad esempio una richiesta di un libro del professor Paolo Fabbri da parte di Galassia Gutenberg, la mostramercato sul libro che si svolge a Napoli. Il libro una volta messo a punto corredato delle immagini viene inviato per posta elettronica in formato Pdf e per la prima volta stampato a Napoli.
Quindi il libro in questo caso viene fisicamente stampato da chi lo riceve e non dall’editore. Navigazione

Il libro tradizionale, come lo conosciamo noi oggi, dunque, non scomparirà completamente, cambierà solo il suo modo di manifestarsi.

puntate
torna
        a calendario
torna
        a tematiche
search

back

home
        page

torna a inizio pagina