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Informazione - Servizio del 18/01/99 

Agenzie di stampa nell’era digitale

di Tommaso Russo

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Giornalismo e nuove tecnologie
di Elena Capparelli


Famiglia ClintonTutti ricorderanno il 1998 come l’anno del sexgate, lo scandalo sessuale che ha coinvolto il presidente degli Stati Uniti. Sicuramente questa è stata "la" notizia dell’anno.
Non tutti forse ricorderanno da dove ha preso origine lo scandalo.

Monica LewinskyIl caso Lewinsky è scoppiato, in effetti, grazie alle rivelazioni di un giornalista scandalistico, Matt Drudge, sul suo giornale on line, il Drudge Report.
Si trattava di rivelazioni che i principali quotidiani americani avevano rifiutato di accogliere, perchè mancavano certezze sulle fonti.
Proprio la maniera in cui è nato il sexgate mette in risalto alcuni cambiamenti essenziali nel modo di fare informazione. Cambiamenti in larga parte dovuti a Internet e alle nuove tecnologie digitali.

Oggi vedremo alcuni di questi cambiamenti andando nel cuore dell’informazione: le agenzie di stampa, le organizzazioni che raccolgono le informazioni "alla fonte" e che sono quindi i principali fornitori di notizie per giornali, riviste, telegiornali e radiogiornali.
E’ chiaro allora che uno scandalo come il sexgate – nato da una notizia circolata in tutto il mondo a partire da Internet – evidenzi un punto nodale del cambiamento: la questione delle fonti.
Ci chiediamo se la moltiplicazione della quantità delle fonti portata da Internet ne cambi la tradizionale gerarchia di importanza. E sentiamo in proposito il parere di Giulio Anselmi, direttore della principale agenzia di stampa italiana, l’Ansa:

"Le fonti fondamentali sono sempre le stesse - ha detto Anselmi - ma bisogna intendersi sull'importanza delle stesse. L'importanza delle fonti non è assoluta, ma va valutata in un determinato momento, contesto, in una determinata giornata; l'importanza delle fonti non è sempre proporzionale al loro peso politico ed economico. Il fatto che ci sia questa moltiplicazione, richiede uno sforzo per cui sulle pagine di un quotidiano si fanno convivere, come dire, temi alti e temi bassi sulla base del presumibile interesse del lettore, dello spettatore, del fruitore a seconda del mezzo. Si complica naturalmente, perchè le fonti sono di più."

Quindi l’aumento della quantità delle fonti rappresenta una complicazione. Fermiamoci allora un attimo per capire perché le fonti delle informazioni siano così importanti.

La questione delle fonti, in effetti, è in effetti "IL" problema centrale dell’informazione. Per descriverne l’importanza normalmente si usa l’immagine della piramide rovesciata.
La punta rappresenta l’origine della singola informazione che viene raccolta, alla fonte appunto, dal giornalista. Mentre i piani più alti rappresentano i canali di diffusione dell’informazione: ovvero i giornali, i periodici, la televisione, la Rete. Infine, l’ultimo piano rappresenta gli utenti.
Nella piramide sono presenti i tre aspetti centrali del processo di produzione dell’informazione: la ricerca delle fonti, la confezione e la diffusione delle informazioni.

la RepubblicaOra grazie alle nuove tecnologie le agenzie di stampa che normalmente davano ai giornali e alla televisione le notizie, presentano queste stesse notizie nel loro sito. In questo modo il fruitore di Internet può decidere se leggere una notizia da un quotidiano on line come Repubblica o da un agenzia di stampa come l’Ansa. In altre parole le agenzie di stampa stanno diventando delle fonti di informazioni alternative ai giornali ed alla televisione. Questi cambiamenti sono importanti da almeno due punti di vista. Innanzitutto quello della confezione delle informazioni, ma soprattutto quello dell’apertura agli utenti della Rete, cioè a un pubblico più ampio di quello tradizionale.

I nuovi servizi tecnologici offerti dall’Ansa ad esempio sono concepiti in modo da differenziare il confezionamento delle notizie, i destinatari e i canali di diffusione delle informazioni. Una novità è rappresentata dallo "short message system", un sistema di invio rapido dei messaggi che permette in Italia e nel mondo, di leggere i titoli delle principali notizie della giornata, l’andamento dei mercati finanziari e della Borsa direttamente sul telefonino cellulare GSM, utilizzato come vero e proprio terminale, semplicemente premendo un tasto.Ansa
Da circa un anno inoltre l’Ansa si è dotata di una Redazione Multimediale, concepita come un "cantiere permanente dell’informazione". In questo contesto la Redazione Internet offre novità significative perché in determinate situazioni, la redazione "apre i cancelli" dell’informazione trasformando il sito in servizio all’utenza come ci ha spiegato Daniele Vulpi della redazione Internet dell’Ansa: "in occasione di eventi mediatici importanti come la morte di Lucio Battisti, la caduta del governo Prodi, il bombardamento di Bagdad, l’Ansa ha eliminato molti dei filtri usuali aggiornando il sito più volte e raggiungendo un picco di consultazioni pari a un milione di hit."
Ma come funziona praticamente una redazione Internet nel lavoro di tutti i giorni?
Il sito dell’Ansa è in sostanza un giornale telematico la cui home page viene rinnovata più volte nell’arco della giornata. C’è il fatto del giorno, che viene approfondito attraverso la ricerca di link interessanti e di foto significative. Pare dunque delinearsi un valore aggiunto della redazione Internet legato da un lato agli approfondimenti, dall’altro all’utilizzazione di massa della Rete che diviene essa stessa "medium".
Secondo Paolo Fallai uno dei responsabili della redazione Internet dell’Ansa il valore aggiunto principale della redazione Internet oltre alla scelta che viene operata dai giornalisti tra le migliaia di notizie Ansa è quello di avere un contatto diretto con il pubblico, con gli utilizzatori di Internet. Una delle prime sperimentazioni avviate dall’agenzia dedicata al consumatore finale è Ansa-Bloomberg, un canale digitale di informazione in onda sul satellite di Telepiù in lingua italiana. La Bloomberg Information Tv, inglese, trasmette anche in Spagna, Francia e Germania e sfrutta un particolare formato : il multiscreen. Il pacchetto è di 30 minuti mandati a ciclo continuo per 15 ore al giorno e comprende 10 telegiornali di sei minuti, 8 brevi notiziari sportivi e interviste a personalità del mondo politico ed economico, oltre a quotazioni di Borsa, i cambi e le "ultimissime" di attualità.
Tutti questi nuovi servizi informatico-giornalistici sembrano aprire la strada a nuove modalità di svolgimento del lavoro. Ma cosa è cambiato allora con l’introduzione delle nuove tecnologie nel modo di fare giornalismo?
Lo abbiamo chiesto a Luigi Vianello, vice direttore di Ansa Multimedia:
"Prima di tutto – ha detto Vianello – bisogna dire che di fatto non è cambiato il modo di fare informazione. Una redazione tradizionale, lo faceva prima e continua a farlo anche oggi, raccoglie le informazioni, direttamente o indirettamente, le controlla, le elabora e le manda in Rete. Una redazione multimediale riceve queste notizie, come se fosse un cliente normale delle agenzie, le valuta, le seleziona e le manda ai vari sistemi informativi, come mediavideo, i cellulari, la televisione, lo stesso Internet."

di Antonia Moro

Il processo di lavorazione e di diffusione di una notizia, abbiamo detto è come una piramide rovesciata alla cui base sta la fonte dell’informazione, che l’agenzia di stampa raccoglie e diffonde.
Le agenzie di stampa oggi ormai diramano le notizie su diversi canali informativi facilitando di fatto l’accesso alle informazioni.
Questo modifica in qualche modo la maniera in cui si fa informazione?
Lo abbiamo chiesto ancora a Giulio Anselmi direttore dell’Ansa:

"L'accesso alle notizie è naturalmente molto facilitato. I meccanismi, come il Teletext, l'informazione sui cellulari, Internet, sono democratici per loro natura.
Vi si accede senza pagare molto e da dove si vuole.
Quindi sono sicuramente mezzi che facilitano la fruizione dell'informazione.
Per quel che riguarda la fattura dell'informazione, c'è una sorta di complicazione che è legata ai tempi. Fare una buona informazione in tempi rapidi molto spesso è una scommess. Le agenzie devono arrivare prime; vale a dire che ciascuna agenzia è in corsa con il tempo contro tutte le altre agenzie, internazionali, nazionali, minori, maggiori per dare per prima la notizia. E' evidente che dare per primi la notizia e darla in maniera esatta, sono esigenze talvolta in conflitto."

Ci sembra giusto concludere proprio con questa riflessione di Anselmi perché a nostro parere coglie il punto centrale delle questioni legate al cambiamento del modo di fare informazione con le nuove tecnologie: la velocità.
Siamo soliti considerarla una qualità positiva delle nuove tecnologie applicate ai sistemi produttivi, ivi compreso il sistema di produzione dell’informazione.
Ma forse proprio in questo caso si può aver ragione di temere che il simbolo del cambiamento possa nuocere, piuttosto che giovare alla correttezza del sistema.Navigazione

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