Oggi
parleremo di grafica al computer. Vedremo come con un mouse e una tastiera si possa creare
un mondo di disegni e colori. Ma soprattutto andremo nelle scuole per scoprire come e dove
si impara a sviluppare il proprio talento estetico utilizzando le nuove tecnologie.
Quando si parla di sviluppo di capacità estetiche nel campo della grafica o del disegno,
non bisogna pensare a individui dalle doti eccezionali: a talenti come Raffaello, a cui la
natura ha regalato straordinarie doti espressive. Non è cosi. Il disegno è sempre stato
un modo fondamentale di comunicare per tutti gli uomini.
I disegni lasciati
sulle pareti delle caverne dai nostri antenati ci raccontano la storia dell'uomo
ancora oggi. La scrittura è venuta solo molto tempo dopo.E anche oggi i bambini imparano
prima a disegnare e poi a scrivere. Il disegno, del resto, accompagna lattività
espressiva dei bambini per molti anni, anche dopo che hanno già imparato lalfabeto.
Tutto questo è evidente per chi lavora nel mondo della scuola. Tantè che per
tutti gli otto anni del ciclo dellobbligo i bambini fanno due ore alla settimana di
quella che viene chiamata "Educazione allimmagine". Imparano cioè ad
esprimersi in maniera sempre più raffinata con segni, immagini, colori, senza usare
necessariamente il linguaggio verbale. Da quando il computer ha cominciato ad entrare
nelle scuole, gli insegnanti hanno cominciato a porsi il problema di come mettere questa
macchina al servizio della creatività dei bambini. Allinizio è stata dura perché,
e la cosa è piuttosto buffa, il computer ha fatto il percorso inverso a quello
delluomo: prima ha imparato a scrivere e a fare i conti e dopo a disegnare.
Erano gli anni in cui i bambini imparavano a far camminare la tartarughina del "Logo", un programma
che fu un vero pioniere; e intanto imparavano contemporaneamente la geometria e la
disposizione delle figure nello spazio. Ma oggi è soprattutto nella realizzazione di
pagine per il www di Internet
che le scuole mettono alla prova la propria capacità di comunicare.
E unesperienza ancora nuova per molti. Ma che comincia a dare i propri
frutti. Un caso esemplare è quello di Ivan Marcialis,
che ha cominciato facendo le pagine Internet della propria scuola ed ora lavora in questo campo al centro di
ricerche "CRS4" di Cagliari e insegna anche
agli studenti più giovani. Marcialis
intervistato da noi ci ha detto: "quando il Liceo in cui ho studiato ha deciso di
organizzare un corso al Crs4, il centro ricerche di
Cagliari, è stato chiesto ad alcuni studenti se volevano partecipare. Questo corso ha
avuto un esito molto felice, tanto che, poco tempo dopo, si é deciso di installare nel
nostro Liceo un server Web.
Questo è stato il primo server
Web italiano. Dopo questa esperienza insieme ad altri studenti della mia scuola
abbiamo potuto imparare le nuove tecnologie che si stavano sviluppando intorno a Internet. Questo ci ha dato
la possibilità di lavorare presso alcune società della Sardegna".
Il compito fondamentale della scuola è, dunque, quello di fornire
leducazione di base alluso dei diversi codici di comunicazione fra cui
leducazione allimmagine. Ma per chi volesse intraprendere invece una
formazione specialistica nel settore della grafica al computer, dove conviene rivolgersi
quali scuole bisogna frequentare?
In Italia le Accademie di Belle Arti sono sempre state il luogo della
formazione artistica di alto livello. Se è vero che negli ultimi anni erano rimaste un
po indietro rispetto al mondo dellinnovazione tecnologica, ora però vanno
recuperando terreno.
Fondata nel 1972, l'Accademia di belle arti di Macerata
si articola in quattro corsi fondamentali di pittura, scultura, decorazione e scenografia
e in 18 insegnamenti complementari. Tra questi 18 insegnamenti dalla fine del 1994 è
stato inserito un corso di grafica digitale che si basa sulla progettazione di pagine Web.
Ma prima di arrivare alla costruzione
dei siti Internet, lo
studente deve seguire un percorso obbligato che si articola in tre fasi differenti. Il
primo momento si basa sullo studio dell'evoluzione delle varie tecniche di stampa e sulla
classificazione estetica dei diversi caratteri così come ci spiega il professore Stefano Lucinato: "non sarebbe
pensabile di poter ragionare intorno al lettering di una pagina se non conoscessimo le
ideazioni di grandi realizzatori di caratteri".
Dopo la preparazione storico-culturale, in una seconda fase, lo studente deve
dimostrare di saper progettare per il bidimensionale. Viene mantenuto cioè quel rapporto
con la carta, con i colori e con tutto ciò che fa parte delle vecchie tecniche di
insegnamento della grafica tradizionale. Costruzione di spot pubblicitari, di riviste e di
giornalini permettono, così, di avere una visione completa sulle diverse metodologie di
lavoro. Quando tutto ciò è poi ben chiaro si passa ad una preparazione più specifica
intorno alla progettazione elettronica su pagine Web.
Lo studente che si avvicina alla costruzione dei siti ha un approccio immediato con la
pagina nella quale trova subito i canoni fondamentali di realizzazione estetica. Lo
studente costruisce delle pagine, fa cioè degli esperimenti che non sono legati soltanto
alle estetica. Sperimenta la programmazione, sperimenta il discorso legato alla struttura,
alla architettura di questo dominio.
A cambiare radicalmente nella grafica digitale rispetto a quella tradizionale è il
diverso modo di comunicare. Lavorare per la Rete significa, infatti, utilizzare un diverso
linguaggio ed esprimersi con diversi media. Il messaggio deve essere quindi veloce, la
trasmissione dei dati non deve essere pesante e la pagina deve avere una architettura ben
precisa, deve cioè essere lineare in modo da consentire al navigatore di non perdersi ma
di seguire un percorso logico. C'è qualcosa in più della semplice forma bidimensionale.
C'è anche il movimento, l'animazione, l'oggetto che si muove all'interno della pagina Internet. Ciò che era un
limite per la grafica bidimensionale, cioè il movimento, in Rete si risolve diventando un
vantaggio.
Dal prossimo anno nell'accademia
di Macerata sarà istituito anche un nuovo Dipartimento di arte elettronica e
comunicazione. Gli sforzi di queste piccole realtà testimoniano la necessità di un
adeguamento delle scuole, delle università alle nuove richieste del mercato del lavoro. Ne è una riprova il fatto che i primi
grafici digitali usciti dall'accademia
di Macerata hanno trovato subito una collocazione professionale presso aziende ed
istituzioni pubbliche. Se il risultato di Macerata
è confortante, non è però necessario seguire quattro anni di studi per lavorare nel
campo della grafica al computer. Ci si può rivolgere, ad esempio, agli istituti di
formazione professionale. Dai corsi di pochi mesi a quelli annuali, da quelli gratuiti a
quelli in cui liscrizione costa milioni. E neanche lipotesi di andare in un
altro paese è da scartare. |