Leducazione
allimmagine e la grafica al computer stanno gradualmente facendo ingresso nella
scuola. Oggi listituzione scolastica subisce la concorrenza della società
delle immagini in cui le nuove generazioni stanno crescendo.
Videogiochi al computer o in Internet, storie e avventure su CD
Rom: limmaginario delle giovani generazioni si costruisce sempre più su questi
mezzi. In passato limmaginazione era stimolata dai libri. I miti e gli eroi dei
mondi elettronici di oggi sono lequivalente delle illustrazioni dei libri di
avventure di ieri. I giochi sul monitor simulano sempre più spesso le mosse di partite
reali ma che si giocano fra partner virtuali. Lestremo realismo delle animazioni
digitali rende difficile distinguere le immagini realizzate con la grafica tradizionale o
prese dalla realtà da quelle realizzate con il computer. Luso dellinformatica
per creare immagini in movimento non si limita alla grafica animata. Lattuale
potenza dei computer consente al cinema di creare effetti speciali con immagini digitali
così realistiche da non poterle più distinguere da quelle riprese con le telecamere.
Grazie allo sviluppo di queste tecnologie digitali sono nate, così,
nuove figure professionali legate proprio alla conoscenza e all'uso di questi strumenti.
Animazione elettronica e immagini digitali incominciano solo ora a fare
il proprio ingresso nella scuola forse perché richiedono macchine più potenti e tecniche
più sofisticate della semplice grafica e sono poche le scuole che possiedono le
attrezzature e le competenze necessarie. Una di queste è l'Istituto
Europeo di design, nato negli anni Sessanta, si presenta
oggi come un laboratorio di ricerca permanente. L'attenzione alle concrete richieste del
mercato e una formazione tecnico specialistica all'avanguardia, si integrano, nei progetti
didattici dello IED, agli stimoli culturali e artistici
offerti dal nostro paese. Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento degli
orientamenti informatici, con l'utilizzo di tutte le nuove tecnologie collegate al
computer. Gli studenti dellIstituto Europeo di design
trasferiscono le proprie conoscenze scolastiche in lavori originali, realizzati mediante
elaborazioni su computer, in cui trovano spazio la creatività e le passioni personali.
Per imparare le nuove tecnologie della comunicazione non sempre è
possibile seguire un percorso scolastico tradizionale e così ci si deve rivolgere a
scuole private come all'Istituto Europeo di design .
Un'altra soluzione possibile è quella di seguire invece un percorso personalizzato come
quello che ha fatto Francesco Casu che realizza grafica computerizzata con la sua impresa:
Il mio e un percorso molto particolare - ci ha raccontato Casu - ed è
difficile riassumerlo. E un percorso iniziato dalla musica elettronica che mi ha
introdotto alla manipolazione dei suoni; poi cè stata unesperienza di teatro
in cui ho cominciato ad utilizzare il video; poi luniversità e lo studio del
rapporto tra il video e larte contemporanea (materia in cui ho elaborato la tesi).
Da qui le prime collaborazioni con la Rai regionale, poi la Videoart e la prospettiva di
intraprendere un percorso nellambito delle nuove tecnologie per la costruzione di
significati forti. Tutto ciò mi ha portato abbastanza casualmente a trovare un lavoro
legato alle nuove tecnologie, sia in campo estetico che in campo divulgativo, nel quale ho
realizzato documentari, servizi per la Videoart, entrando dunque proprio nel vivo della
multimedialità.
La formazione variegata di Francesco Casu si potrebbe definire multimediale:
E iniziato naturalmente - ha spiegato Casu - come una sorta di laboratorio,
facendo teatro, musica, musica elettronica; da qui il passo alle tecnologie e stato
facile. Dal momento che in qualche modo ero già svezzato all analogico,
il passaggio al digitale e stato estremamente naturale. Questa conoscenza del
digitale è supportata anche da una cultura umanistica. I miei sono stati studi classici.
Laurea in Lettere, ma finalizzata allapprofondimento del tentativo di umanizzare le
tecnologie, argomento che ha caratterizzato il mio lavoro a Colonia alla Kulture School
Fur Media, nella quale sono entrato per specializzarmi dopo la laurea. Francesco
Casu ha fondato a Cagliari Codex Multimedia e ci ha raccontato di cosa si occupa:
Codex Multimedia e un gruppo che si e recentemente formato che, come
suggerisce il nome si occupa di multimedialità a vari livelli.
In questo gruppo ci sono due settori chiaramente distinti: uno dellarte, in cui
si organizzano spettacoli e manifestazioni culturali ed un altro settore per la
divulgazione del multimediale nelle scuole. Abbiamo organizzato, per esempio, la Biennale
Internazionale delladolescenza e della multimedialità. Abbiamo realizzato due musei
virtuali: uno sul vino della Sardegna ed uno su SantEulalia di Cagliari della
marina. Entrambi con un uso abbastanza spinto delle animazioni, delle ricostruzioni, delle
interazioni. Nel museo virtuale del vino stiamo realizzando un sommelier virtuale: lo
spettatore, oltre a degustare praticamente il vino può provarsi come sommelier; può
vedere attraverso una sorta di videogame che punteggio ha realizzato come sommelier.
La cosa e abbastanza interessante, perché cambia
completamente il gioco allinterno del museo: è nostra intenzione virtualizzare il
museo rendendolo una scatola da scoprire attraverso i nuovi media e le nuove tecnologie. I
collaboratori sono gli stessi che operano nel campo artistico: Romeo e David Scaccia;
questultimo cura le animazioni 3D. Il lavoro e un lavoro sinergico; la
formazione a questo tipo di lavoro viene dal campo della regia, della musica come da
quello dellinformatica stretta. Qui a Cagliari esistono una serie di attività alle
quali noi siamo collegati ; tra queste il CRS4
e le realta legate alla Biennale Internazionale delladolescenza, con cui
stiamo da anni ormai lavorando alla possibilita di divulgare la multimedialità
nelle scuole. Quindi la nostra formazione - ha sottolineato Casu in chiusura
dellintervista - vuol essere applicata alla crescita della cultura multimediale
allinterno di Cagliari e della Sardegna stessa . Questo lo vogliamo realizzare con
laiuto di tante forze presenti che vogliono impegnarsi per un obiettivo di respiro
internazionale.
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