Off-line del 27 maggio 1998
Scena didattica.
Esempi di videotelefonia e telefonia in rete
di Enrico Ferrari
Il telefono
è sicuramente uno dei mezzi di comunicazione che ha rivoluzionato il nostro secolo.
Nonostante fare una telefonata ad un amico sia una operazione semplicissima, il gesto
mette in moto una tecnologia molto sofisticata che permette alla nostra voce di essere
trasmessa allaltro capo del filo, sia che il nostro amico sia in America oppure al
nostro fianco.
Ma trasmettere solamente la voce non è spesso sufficiente per descrivere emozioni,
situazioni o anche gli oggetti quotidiani: immaginiamo di voler descrivere al nostro amico
la bellezza di un quadro che abbiamo visto al museo; senza avere la possibilità di fargli
vedere una fotografia del quadro, il nostro amico difficilmente riuscirà a capire, e
quindi a riprodurre nella sua mente, quello che stiamo tentando di spiegarli con la voce.
Il telefax, è vero, consente di inviare immagini, ma la qualità non è
sufficiente a ritrasmettere limmagine con sufficiente chiarezza. Il videotelefono
esiste, ma può essere utilizzato solo su linee telefoniche particolari, e costa ancora
troppo perché tutti se lo possano permettere. Se invece utilizziamo un computer per digitalizzare
la voce ed il video, possiamo trasmettere al nostro amico le immagini mentre gli parliamo,
anche utilizzando le normali reti telefoniche, riuscendo anche a risparmiare molti soldi
sulla bolletta del telefono.
Per
far questo utilizzeremo una piccola telecamera collegata al computer, in modo da
trasformare le immagini in segnali digitali che il computer possa maneggiare.
Le telecamere più economiche costano poche centinaia di migliaia di lire e si
collegano in genere direttamente ad una delle uscite presenti sul computer, la porta
parallela, quella normalmente utilizzata per la stampante. Non servono ulteriori
schede, basta inserire il cavo, così.
Per trasmettere la voce utilizzeremo invece il microfono , che già conosciamo,
collegato alla scheda sonora. Una volta collegati ad Internet un apposito programma di
videotelefonia in rete si occupa di tutto; prende la immagine dalla telecamera, la voce
dal microfono, e trasforma questi dati in bit. Le lunghe catene di bit, di 0 e 1,
che codificano la nostra immagine e la nostra voce vengono inviati sulla rete al nostro
amico collegato, il quale a sua volta utilizzerà un programma analogo per eseguire le
operazioni in senso inverso, sentendo la nostra voce sui suoi altoparlanti e vedendo la
nostra immagine sul suo monitor.
Tutto questo viene realizzato in tempo reale, cioè in diretta: mentre noi
parliamo il nostro amico ci sente e ci vede, praticamente senza ritardi. Tutto questo
processo implica che una grande quantità di dati debbano essere trasmessi. Perché questo
sia possibile sulle linee attuali, e perché i dati non arrivino troppo in ritardo, essi
vengono compressi in modo da occupare meno spazio e viaggiare quindi più veloci.
Attenzione,
però: mentre la voce compressa viene riprodotta con una discreta qualità, una immagine
in movimento, se molto compressa, peggiora notevolmente. La compressione, infatti, avviene
ad esempio riducendo i colori e la definizione.
Ecco perché le immagini in movimento trasmesse via Internet appaiono muoversi a
scatti, un po frammentate e sfocate. Col tempo, la maggiore portata e velocità
delle linee di trasmissione saranno in grado di ovviare a questi inconvenienti.
Abbiamo accennato al fatto di poter risparmiare soldi sulla bolletta: questo accade
perché la videotelefonata viene fatta utilizzando il proprio collegamento Internet,
collegamento che di solito avviene attraverso una telefonata urbana. Se noi siamo a Roma e
facciamo una videotelefonata con un amico di Milano non lo chiamiamo direttamente a
Milano:
telefoniamo al nostro nodo Internet di Roma, mentre lui telefona al suo nodo Internet
di Milano, la rete trasmette la nostra videotelefonata da Roma a Milano e così tutti e
due stiamo spendendo solo per il costo di una telefonata urbana, mentre in realtà ci
stiamo parlando, e vedendo, da molto più lontano. |