Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento settimanale del 15 maggio 1998

Telecom /5

di Franco Carlini


Eccoci all'ultimo dei cinque servizi dedicati alla "Rivoluzione" delle telecomunicazioni nell'era dell'Internet. Come abbiamo visto nei primi quattro giorni, nulla in questo settore è più uguale a quello che avevamo conosciuto.

Nello stesso tempo, e diversamente da quello che si poteva immaginare "ingenuamente", nulla è lineare e tranquillo: ci "scoppiano" tra le mani problemi completamente diversi, tensioni e persino conflitti tra i diversi soggetti.

Il caso più ovvio è quello della crescita vertiginosa della rete Internet negli ultimi cinque anni. Sono decine di milioni i nuovi entranti - almeno due in Italia - e questi entrano in rete con aspettative e desideri ben precisi. Né sembrano tanto disposti a subire e pazientare le disfunzioni e le lentezze.

Giustamente pretendono dei servizi all'altezza delle promesse e non sembrano molto disposti a regredire ai primordi della telefonia fissa quando le linee ronzavano, cadevano o erano sempre occupate.

C'è anche, naturalmente un problema di alfabetizzazione. Che non vuol dire "sapere programmare", né coincide con cultura informatica. La Digital Literacy è un terreno molto più vasto, che allude alla capacità di orientarsi, trovare le informazioni, navigare come pesci nell'acqua.

Lo staff di IT.NetJoy Marino, uno dei primi provider italiani, fondatore di It.Net, ma anche docente universitario, ha qualcosa da dire in proposito, ancora in compagnia di Franco Carlini.

Ma alle pressanti richieste del popolo Internet di collegamenti veloci, o almeno non così lenti, si possono dare risposte positive? Anche senza aspettare Internet 2 (il progetto statunitense per la rete di prossima generazione), tre o quattro tecnologie sono già ora pronte ad entrare nelle nostre case.

Il loro successo non dipenderà solo dalla bontà tecnica, ma anche dal fatto che le aziende di telecomunicazioni adottino massicciamente l'una o l'altra, anche in rapporto a parametri di convenienza e di business.

Il professor Maurizio Dècina, professore di Reti di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano, ci è sembrato la persona più adatta per farci spiegare qualcosa delle novità dietro l'angolo.

Un ciclo di servizi su questo argomento non può avere conclusioni, ma soltanto accostamenti e links.

Abbiamo capito insieme come, concretamente, la convergenza digitale sia all'opera anche nel nostro paese. I suoi protagonisti sono: i legislatori, i governanti e le Authorities che dettano le norme della concorrenza; le aziende dei "tubi" e quelle dei contenuti, nazionali e globali; ma soprattutto un popolo di telefonatori e di navigatori che va scoprendo nuovi diritti alla comunicazione e alla connessione.

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Da questa miscela scaturiranno nei mesi e negli anni a venire tensioni, soluzioni provvisorie, fusioni e divisioni. Guai a chi pretendesse di decidere oggi in nome di tutti. Ma guai anche a chi rinunciasse a esercitare pensiero critico e voglia di contare in un processo che è compiutamente sociale ben prima che economico. torna a inizio pagina