Inviati del 28 aprile 1998
Imparare il linguaggio della multimedialità /2
di Michele Alberico
Continuiamo
oggi la navigazione iniziata ieri, in giro per le scuole che formeranno i futuri
professionisti del multimediale. Gran parte delle informazioni che vi forniamo oggi è
presa da questo libro, "Dove studiare il multimedia in Europa", edito dall'INA
(Istituto Nazionale Audiovisivo francese), di cui lo SMAU ha curato l'ediaione italiana.
Tutti i riferimenti e gli indirizzi forniti nel corso di questa
navigazione li potete trovare, come sempre, sul sito Internet della nostra trasmissione
nella sezione dalla TV alla rete.
Dopo aver dato un'occhiata all'estero diamo uno sguardo in patria. Non si può fare a
meno di citare il sempreverde Istituto Europeo di Design, una vera istituzione nel campo
della grafica, che ha di recente istituito diversi corsi per designer multimediali dalla
durata e dai costi diversi. Si va dal design per comunicazione multimediale al corso per
designer di videogiochi. L'Istituto ha sedi a Roma, Milano, Torino, Cagliari e Madrid.
Il dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano è uno dei centri più
all'avanguardia nel settore della progettazione architettonica attraverso il computer (il
cosiddetto CAAD, computer aided architectural design) e dell'animazione tridimensionale.
Fa parte della filosofia stessa dell'istituto quella di affiancare l'uso delle nuove
tecnologie all'insegnamento tradizionale delle discipline legate all'architettura. In rete
è così possibile trovare una gran parte dei materiali didattici usati nel corso delle
lezioni. Schede degli edifici studiati con visuali realizzate in computer grafica,
fotografie, piante, indicazioni storiche e bibliografiche. Il tutto realizzato con una
competenza e una ricchezza di materiali che lascia stupefatti.
Non solo: il Politecnico è una tra le prime istituzioni
coinvolte nel progetto MOSAIC. Il progetto, interamente finanziato dalla comunità
europea, ha lo scopo di valorizzare, grazie all'individuazione di standard tecnologici, il
lavoro di chi tutti i giorni gestisce e promuove il patrimonio culturale europeo.
I suoi cardini sono la ricerca e lo sviluppo delle tecniche museali, il cui punto
d'arrivo dovrebbe essere la realizzazione di un insieme standard di tools, di strumenti,
studiati in funzione della rete europea dei musei. Strumenti che comprendono tecnologie e
prodotti software comuni (come l'on line culture browser o il virtual exhibitor), canali
di comunicazione e ricerca privilegiati, connessione telematica delle strutture (basati su
tecnologia ISDN ADN e Satellitare) tutto per offrire all'utenza una serie di servizi
secondo standard comuni. Ma questa è una divagazione. Torniamo alle scuole e restiamo in
Italia.
Nell'ambito della formazione per insegnanti citiamo il DIDA EL di Milano
che propone vari stage di introduzione all'informatica, o, in genere, alle tecnologie e
metodologie multimediali applicate alla didattica fin dal 1995.
Siamo quasi in dirittura d'arrivo. Se vi piacerebbe fare uno stage in una cornice
marittima tutta sole e palme, sappiate che quello che avete appena visto è il filmato di
diploma di uno studente dell'Università delle isole Baleari, il cui dipartimento di
matematica e informatica organizza corsi di computer grafica di buon livello e un master
europeo in Multimedia Interattivo. Tutte le informazioni, come al solito, al sito
sovraimpresso.
Infine
un salto in Nord Europa, nell'University College of South Stockholm, dove si può accedere
a un corso gratuito della durata di 3 anni di forte impostazione teorica. Qui si studia
teoria della comunicazione, semiotica, psicologia dello sviluppo, percezione, insieme al
trattamento dell'immagine in 2 e 3 dimensioni, all'animazione, all'elaborazione di pagine
web. Gli sbocchi professionali privilegiati di questo istituto non sono le aziende ma le
istituzioni accademiche e l'insegnamento con il multimedia. Niente sito internet, solo un
indirizzo e-mail (multimedia.info@grace.se). |