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Approfondimento del 29 aprile 1998

Computer a scuola in Inghilterra

a cura della redazione di www.galileonet.it esci da MediaMente


National Council for Educational TechnologyIeri abbiamo parlato dei progetti della Commissione Europea sull'impiego delle tecnologie informatiche nelle scuole. E abbiamo visto che la Commissione, attraverso le sue iniziative, mira a promuovere lo sviluppo di questo settore nei paesi che faranno parte dell'Europa Unita. Lo stato che per primo ha messo in atto questi propositi e ha introdotto i computer nelle scuole è la Gran Bretagna.

Nel 1996 il governo inglese ha commissionato una ricerca per valutare l'interesse da parte dei cittadini nei confronti delle tecnologie dell'informazione. La ricerca non riguardava solo i computer, ma anche altri strumenti che ormai sono entrati a far parte della nostra vita quotidiana, come i lettori di codici a barre, i fax o le biglietterie automatiche.

British Educational Communications and Technology Agency (BECTa)Il 95% degli intervistati ha detto di conoscere e apprezzare i nuovi strumenti e più della metà della popolazione ha affermato di ritenere utile il personal computer. Questo, però, non vuol dire che più della metà degli Inglesi possieda un PC. Infatti, solo il 22% ne ha uno a casa e quelli che hanno la possibilità di accedere a Internet sono molti di meno.

Il dato più interessante riguarda i giovani: due terzi dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni sa usare un computer perché l'ha imparato a scuola. L'introduzione dell'informatica nei programmi scolastici negli anni passati è stata curata dal National Council for Educational Technology, che dal 31 marzo del '98 ha preso il nome di British Educational Communications and Technology Agency.

DalmataNell'ultimo anno, il National Council for Educational Technology ha agito per conto del Ministero inglese della pubblica istruzione. Ha promosso lo studio dell'informatica nelle scuole, ma anche l'impiego delle nuove tecnologie, prodotti multimediali e software didattici, nelle altre materie. E in più ha promosso la produzione di programmi televisivi ideati apposta per gli studenti.

Per quanto riguarda la connessione in rete delle scuole, il Consiglio ha individuato alcuni obiettivi prioritari:

1) collegare tutte le scuole di ogni ordine e grado a Internet entro la fine del 1998

2) entro la stessa data, ogni studente e insegnante dovrà avere il suo indirizzo di posta elettronica

3) per l'anno 2000, le scuole dovranno essere in grado di scambiare informazioni ed esperienze sia tra loro che a livello europeo.

Monkseaton Community High SchoolAlla fine del 1997, il primo ministro inglese Tony Blair ha annunciato l'intenzione di creare la "National grid for learning", cioè una rete nazionale per l'apprendimento, basata su Internet. In pratica, tutte le scuole collegate faranno capo a un nucleo di insegnamento virtuale: un sito che fornirà nuovi programmi, materiale multimediale e corsi di aggiornamento on line per gli insegnanti.

Il governo inglese ha stanziato cento milioni di sterline per finanziare l'acquisto di computer e programmi da parte di 32 mila scuole su tutto il territorio. Sarà la Microsoft di Bill Gates a fornire il software necessario a un prezzo di favore e la British Telecom metterà a disposizione collegamenti ad alta velocità particolarmente economici.

Lavoro di uno studente dell'Highdown SchoolIl National Council for Educational Technology, poi, ha approvato una serie di progetti locali proposti dalle scuole o da privati per sfruttare le nuove tecnologie nella didattica. Per esempio, l'Università di Exeter offrirà per un anno corsi di inglese, matematica, lingue straniere, scienza e arte a dieci scuole elementari nella zona di Bristol. I corsi saranno on line, cioè il materiale arriverà agli studenti attraverso il computer e loro potranno partecipare chiedendo spiegazioni e facendo esercizi.

Un altro progetto metterà alla prova le capacità creative degli studenti di una scuola elementare, che dovranno produrre un CD rom su un argomento storico, geografico o artistico. Gli esperti di un centro di arte e tecnologia insegneranno ai ragazzi a usare i programmi di grafica, a produrre animazioni e ad associare i suoni alle immagini. Il prodotto finale verrà anche diffuso su Internet.

Highdown SchoolAltre iniziative sono rivolte agli studenti che vivono nei piccoli centri rurali della Scozia e delle isole Orcadi, che d'inverno a volte hanno difficoltà a raggiungere la scuola per via del maltempo. Un consorzio di college, con l'aiuto della British Telecom, si è impegnato a preparare dei programmi di apprendimento che possono essere seguiti anche da casa con il computer e un collegamento in rete.

Infine, sono stati approvati dei progetti che coinvolgono scuole di diversi paesi d'Europa. Per esempio, "Students Across Europe", che prevede scambi di informazioni e materiale didattico tra scuole inglesi, francesi, spagnole e tedesche. Questo tipo di iniziativa servirà soprattutto a rendere più interessanti i corsi di lingue.

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