Navigazione del 23 aprile 1998
I linguaggi della visione IV: Le lingue dei segni
di Tommaso Russo
Le potenzialità di una comunicazione che sfrutta insieme le immagini e la lingua
scritta, permessa dagli ipertesti, è, ancora, in gran parte inesplorata. In quali modi è
possibile integrare questi due tipi di informazioni?
La modalità visiva,
in effetti, non è solo un tipo di canale attraverso cui passa la comunicazione, ma
comporta anche una particolare organizzazione dell'informazione.
Il modo in cui l'informazione è veicolata dai linguaggi visivi è, quindi, in questo
momento, al centro dell'attenzione degli studiosi di teoria delle comunicazioni.
Tra questi linguaggi uno dei più potenti e più antichi è sicuramente costituito
dalle "lingue dei segni", il mezzo di comunicazione gestuale dei sordi. Lo
studio del funzionamento di questi linguaggi, può fornire utili indizi sul modo in cui
l'informazione visuale può essere comunicata.
In questa pagine di ABC news si spiega che la complessità
grammaticale e sintattica di queste lingue è pari a quella delle lingue vocali.
Anche le parti del cervello che si utilizzano nel comunicare con i segni sono quasi le
stesse che si usano parlando. E, tuttavia, a differenza delle lingue vocali le lingue dei
segni non conoscono ancora una vera e propria scrittura.
La rete permette, però, di comunicare tranquillamente l'informazione visuale, ed anche
per queso motivo, i sordi hanno cominciato subito a servirsene. In questa pagina trovate,
ad esempio, un dizionario dell'American Sign Language, la lingua dei segni americana, che
funziona attraverso filmati dei singoli segni.
In quest'altra
pagina, invece, viene messo a disposizione un sistema di trascrizione dei segni, in via di
sperimentazione presso l'università di Copenhagen.
E' il risultato degli studi di un gruppo di ricercatori che cercano di dare alle lingue
dei segni una scrittura, come quella che esiste nelle lingue vocali. Il sito in inglese
è, quindi, anche interamente trascritto attraverso questa notazione.
Si tratta di uno dei primi esperimenti di uso collettivo di una scrittura per le lingue
dei segni. La lingua dei segni resta, almeno per ora, uno dei principali mezzi di
comunicazone che permettono ai sordi di entrare in contatto tra di loro.
L'uso della rete dà ai sordi una duplice possibilità. Da un lato li spinge ad
utilizzare interfacce testuali come quelle che sono comuni in rete: lo vedete in questo
sito di risorse italiane sulla sordità. D'altro lato permette loro attraverso l'uso di
strumenti come la videoconferenza di usare la lingua dei segni.
La rete, favorisce, dunque, fortemente l'integrazione dei sordi senza reprimere le loro
abitudini comunicative. |