Navigazione del 20 aprile 1998
I linguaggi della visione I: La psicologia della Gestalt
di Tommaso Russo
Gli utenti di Windows hanno la possibilità di inserire un'immagine come desktop del
proprio computer, lo sfondo su cui si stagliano le icone dei diversi programmi. Questa
caratteristica di Windows non è solo un modo di rendere più accattivante la grafica di
questo sistema operativo.
Si tratta, al contrario, di un modo di presentare le informazioni che rende
più agevole e più rapida la scelta tra diverse opzioni. Il rapporto tra figura e sfondo
è, in effetti, un principio centrale per l'organizzazione del nostro sistema percettivo.
Lo psicologo estone Wolfgang Köhler, padre della Gestalt psychologie, è stato tra i
primi ad intuire l'importanza di questo rapporto ed a metterne in luce alcune
caratteristiche. In questo sito dell'Università di Paderborn trovate una grande quantità
di risorse su questo tema.
La figura che state vedendo è un classico esempio di immagine ambigua, di quelle
studiate da Köhler. A seconda di come la si guarda la figura può apparire come due
profili umani, di colore bianco o come un vaso nero, al centro.
Secondo Köhler la nostra visione non coglie, quindi, gli oggetti della percezione a
partire dalle loro singole caratteristiche ma li coglie globalmente, come interi. Il
nostro occhio organizza, quindi, le nostre percezioni secondo alcuni principi, determinati
dagli psicologi della Gestalt.
E' a partire da questi principi, raccontati in queste pagine, che le teorie della
percezione sono state applicate alla progettazione di software in cui è centrale
l'informazione visiva.
L'idea che la visione sia un meccanismo strettamente legato
alla comprensione di ciò che stiamo vedendo, alimenta anche altre teorie della percezione
visiva.
Tra queste quella elaborata, nel 1982, dal neuropsicologo David Marr, sta avendo grosse
ripercussioni nelle simulazioni computerizzate del processo della visione. Questa sezione
del sito è dedicata alla teoria di Marr.
La discussione psicologica su come funzionano i processi percettivi legati alla vista,
sta, quindi, riaffermando tutta la sua importanza. La comunicazione su Internet è sempre
di più basata sull'organizzazione visuale dell'informazione.
La rapidità di questa forma di comunicazione impone che l'informazione si presenti in
un formato immediatamente manipolabile, pronto ad essere sempre riorganizzato. |