Navigazione del 17 aprile 1998
La Televisione e la violenza
di Tommaso Russo
I
contenuti violenti che sono presenti nei programmi televisivi sono, da tempo, oggetto di
discussione. I sociologi sottolineano come i rischi psicologici legati a questa violenza
toccano, principalmente i bambini, che restano, spesso per ore, a guardare da soli il
televisore.
In rete si moltiplicano siti, come questo, che riguardano questo tema. In particolare,
negli Usa, la riflessione sulla violenza in televisione ha dato origine a diversi studi i
cui risultati sono disponibili on line.
Il Center for educational priority, di cui state vedendo il sito, mette in luce la
questione dei rischi che la televisione comporta per l'educazione dei bambini. Nel sito
troviamo un interessante servizio, a proposito, dei nuovi sistemi di rating messi a punto
dalle tv americane per segnalare le trasmissioni pericolose per i bambini.
La
violenza presente sullo schermo, secondo uno studio della Mediascope, una nota agenzia di
ricerche sui media, di cui state vedendo il sito, rischia di scioccare i bambini in molti
modi.
I pericoli maggiori sarebbero tre: apprendere a comportarsi in maniera violenta,
l'abitudine agli atti violenti e l'aumento della paura di subire improvvisamente questa
violenza.
Ed ecco la pagina che la CNN ha dedicato alla ricerca della mediascope che, negli Stati
Uniti ha fatto piuttosto scalpore. Un senatore democratico dell'Illinois, Paul Simon ha
invitato i produttori televisivi ad essere maggiormente sensibili al problema.
In effetti, secondo i risultati di questa ricerca più del 60% dei programmi televisivi
.di ogni giorno contengono conternuti violenti impliciti o espliciti. E, tuttavia, il
legame tra televisone e violenza è davvero a senso unico?
Gli stessi studi, come quelli contenuti in questo sito, Children
and Violence, suggeriscono che la televisione dà il cattivo esempio soprattutto in
bambini che vivono in condizioni di difficoltà psicologica o di emarginazione per motivi
familiari e sociali.
Ancora una volta, come suggeriva lo scrittore di F.S., Frederic Brown, in un suo
celebre racconto, Il video ci guarda, la televisione non è che lo specchio del mondo
reale. |