Navigazione del 15 aprile 1998
Televisione: il linguaggio della pubblicità / 1
di Tommaso Russo
Come si costruisce un testo pubblicitario?
Per certi versi il testo pubblicitario è il tipico testo televisivo: il suo scopo è
catturare l'attenzione del più vasto numero di persone possibile.
E per questo motivo deve fare leva su convinzioni e conoscenze condivise dalla
maggioranza degli ascoltatori.
La pubblicità rispecchia, quindi, gli stereotipi sociali, ma deve farlo senza scadere
nell'ovvio, altrimenti non colpisce il telespettatore. Si tratta, quindi, di uno strumento
di persuasione e di condizionamento dell'opinione pubblica, tra i più potenti tra quelli
forniti dalla televisione.
Proprio questo legame tra advertising e persuasione occulta, è stato messo in luce da
studi e ricerche sociologiche. Il sito che stiamo visitando, ora, Adbusters, cacciatori di
pubblicità, è dedicato a denunciare gli aspetti violenti e ingannevoli degli spot.
Si tratta di un sito dedicato ad aumentare la consapevolezza dei
pericoli insiti nei messaggi subliminali tipici del testo pubblicitario.
Una sezione del sito è dedicata ad alcune di queste pubblicità ingannevoli. Ad
esempio, le pubblicità che utilizzano il corpo femminile, per attirare l'attenzione degli
spettatori su una merce, assimilando di fatto le donne ad oggetti.
I curatori del sito cercano di sollevare una questione: esiste un'etica della
pubblicità?
Divertente e polemica insieme, la sezione dedicata alle antipubblicità. Si tratta di
piccoli spot realizzati nel tipico stile dei messaggi promozionali, che mettono
ironicamente in luce il meccanismo consumistico celato nelle réclames.
C'è, ad esempio, l'anti-pubblicità che consiglia di rinunciare completamente ad usare
le macchine, firmata Greenpeace, o quella che ironizza sull'aspetto alienante della
televisione.
E' possibile scaricarsi dal sito alcuni di questi messaggi
antipubblicitari, come quello che state vedendo, e molti altri articoli e saggi sui
meccanismi persuasivi legati alle pubblicità.
Adbusters è un sito ricco di stimoli critici, utile per riconsiderare alcune delle
caratteristiche del nostro rapporto quotidiano con la televisione. I curatori del sito
sottolineano che la televisione non va, affatto, demonizzata.
Si può imparare a guardare la televisione con un distacco ed una consapevolezza
maggiori di quelle che adoperiamo di solito. Capire come funzionano le pubblicità è un
modo per cominciare a farlo. |