Navigazione del 14 aprile 1998
Il testo televisivo
di Tommaso Russo
Come si costruisce un testo televisivo?
La grammatica di un testo per la televisione include
insieme alle parole anche immagini e musica che vanno coordinati ed integrati tra loro..
La possibilità, quindi, di illustrare visivamente l'argomento di cui si sta parlando,
è una caratteristica della comunicazione televisiva. E questa possibilità dà, spesso,
un'illusione di realtà e di verosimiglianza difficile da raggiungere con altri mezzi.
Siamo nel Media and Communication Studies Site del semiologo Daniel Chandler: un sito a
cui abbiamo più volte fatto riferimento per la completezza e la qualità delle
informazioni presenti, sul tema delle comunicazioni di massa.
Qui
troviamo un articolo dello stesso Chandler che si intitola, appunto, The Grammar of
Television, e che introduce i lettori ad alcuni dei concetti centrali della costruzione
del testo televisivo.
Ma la costruzione di questo tipo di testo è complessa, anche perchè si rivolge ad un
pubblico estremamente vasto.
In
questo senso, una trasmissione deve fare leva su conoscenze che sono comuni al più ampio
numero di persone possibile. Ma le conoscenze, più diffuse molto spesso, nella nostra
società, sono proprio quelle che passano attraverso la televisione.
In questo sito, Film and Television studies papers, troviamo una serie di interessanti
saggi sul modo in cui la televisione contribuisce ad uniformare il livello culturale medio
di una società.
Sulle possibilità di usare la televisione a fini educativi, e sugli abusi del
monopolio dell'informazione televisiva si può, poi, consultare in rete questo
coloratissimo sito, Ominbus.
Si tratta di una rivista on line dedicata ai nuovi media ed, in
particolare al piccolo schermo. La sezione critical thinking è dedicata ai rischi insiti
nella comunicazione televisiva ed alle possibilità di riformarla.
E la televisione, negli States, non è sempre amata. Lo dimostra questo sito intitolato
The kill your tv website, che si apre con una dichiarazione abbastanza inquietante e
anacronistica:
la televisione è uno strumento delle classi dominanti per mantenere il controllo sulle
classi subalterne.
L'intero sito è un invito alla distruzione immediata del proprio schermo televisivo.
In rete pagine web come questa, non sono poche: sembra farsi strada un nuovo tipo di
luddismo. Ma serve, davvero, a qualcosa, demonizzare la televisione? |