Dalla TV alla rete RAI Educational

Inviati del 15 aprile 1998

Cybercaffè

di Giampiero Moncada


Molti hanno già provato l'emozione (si fa per dire) di navigare su Internet seduti comodamente in un pub; anzi un Cyber Cafè, un Caffè cibernetico.

Xcafe Network Home PageUno dei motivi dell'interesse che questo tipo di locali ha suscitato soprattutto tra i giovani è certamente la possibilità di incontrarsi con altre persone.

E di potere utilizzare il computer, che non esiste nei locali tradizionali, come strumento di approccio... per fare amicizia: molte persone smettono di essere timide se, invece di parlare con qualcuno, devono scrivergli un messaggio via Internet.

Con la telematica, ormai è noto, si può comunicare attraverso i soli messaggi scritti; o anche con immagini e perfino con suoni. Per questo molti locali hanno attrezzato le loro postazioni, oltre che con i computer collegati alla Rete, anche con piccole telecamere e microfoni.

VirtualiaQuesto è il Virtualia; un locale che si trova a Moncalieri, presso Torino, dal quale è partita un'intera catena di locali cibernetici: XCafè.

L'attività del Virtualia, come degli altri locali della catena è quella, ormai consueta, di un normale pub con delle postazioni di computer collegate in Rete, che i clienti possono utilizzare anche per fare giochini, ma soprattutto per collegarsi ad Internet e navigare o fare chat; cioè conversare con altri utenti.

La cosa più intrigante sembra essere proprio quella di andare in giro per il mondo, cioè collegarsi via Internet con i quattro angoli della terra... ...e poi scoprire che la persona con cui si sta chiacchierando (sempre per iscritto) da un quarto d'ora, si trova al tavolo accanto.

Aswellas Internet Café Eccoci in Svezia. Dove possiamo entrare in questo cybercaffè anche come anonimi. E come anonimi possiamo intervenire in una discussione... sempre che conosciamo lo svedese.

Ma perché si dovrebbe preferire entrare in chat, come si suol dire, cioè di conversare in gruppo sulla Rete, collegati con un locale pubblico anziché con chi, come noi si trova a casa propria?

La risposta la potranno dare sociologi e psicologi. Ma si può azzardare, anche da profani, che per un cibernauta un locale pubblico, rispetto ad un perfetto sconosciuto, ha comunque più personalità.

Come nel caso di questo sito delle Web Grrls; un'iniziativa di cui s'è già parlato anche qui a Mediamente. In fondo, una chat, un canale Irc, sono dei posti virtuali. E la garn parte dei CyberCafè si limita a dare ai propri clienti un computer con il quale loro si collegano, poi, alle chat che esistono sulla Rete.

Web 13 The Internet Cafe Ma se il locale ospita sul proprio server una propria chat, si ha la sensazione di partecipare ad un evento; di avere un pubblico.

E poi, se si dispone di collegamento video, la sensazione di essere presenti è ancora più forte. E non in una casa anonima, che potrebbe essere in qualsiasi anngolo del mondo; ma in un posto definito; che ha un suo indirizzo, noto e ben pubblicizzato. Come questo Pub scozzese.

Dove si può conversare virtualmente utilizzando lo stesso programma di navigazione web. Ed è anche possibile, naturalmente, che in questa stanza virtuale del pub, ci si ritrovi a chiacchierare tutti navigatori sparsi per il mondo, e nessuno di quelli che si trovano realmente lì; a bere la loro birra.

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