Navigazione del 7 aprile 1998
Storia dell'informatica II: Musei di storia del computer on line
di Tommaso Russo
La storia dei computer ancora non trova spazio nei libri di scuola. E anche per questo
motivo molte delle scoperte che sono alla base delle moderne scienze computazionali
restano per molti rivestite da un alone di oscurità.
La
rete permette di fare luce sul passato dell'informatica attraverso una serie di musei on
line dedicati alla storia del computer.
Qui, ad esempio, siamo all'interno di The Computer Museum Network, il sito di uno dei
maggiori musei di computer esistenti,dedicato alla storia dell'informatica, quello di
Boston.
La sezione storica presenta una timeline, una cronologia, anno per anno, degli eventi
importanti per lo sviluppo dell'informatica, dal 1945 ad oggi.
Cliccando su un anno troviamo immagini ed informazioni sui principali
avvenimenti. A proposito del 1948, ad esempio, troviamo notizie su The mathematical Theory
of Communication di Claude Shannon, un'opera che sancì un'importante svolta nella
riflessione sul concetto di informazione e che aprì la strada a molti dei moderni
sviluppi delle telecomunicazioni.
La sezione tematica del museo permette, invece, di approfondire un singolo argomento.
Il sito ha un interessante archivio e mette a disposizione documenti storici e articoli
sui momenti fondamentali dello sviluppo dell'informatica.
Il sito
del Computer Museum of America, la cui sede reale si trova a La Mesa, in California,
presenta, in rete, il materiale legato alle ultime esposizioni che ha ospitato.
Tra le sezioni più interessanti c'è questa slide exposition, dedicata alle macchine
da computazione precedenti all'avvento del primo computer. Questa, ad esempio, fu
realizzata intorno al 1620 da Schickard e riusciva a svolgere le quattro operazioni.
I Musei
di informatica, in rete, oltre a mostrarci l'aspetto più "artigianale" della
ricerca informatica, sono, quindi, un interessante strumento didattico. Questi siti sono
un'ottima introduzione on line ad alcuni dei principali concetti delle scienze
computazionali.
In questo modo, la mitologia che dipinge i computer come oscure scatole pensanti,
prodotto di una tecnologia incomprensibile, può essere, in parte, infranta. |