Navigazione del 30 marzo 1998
La città del futuro: architettura contemporanea in rete
di Tommaso Russo
L'impiego delle
tecnologie digitali per la simulazione di ambienti virtuali, ha fornito alle scienze
architettoniche un nuovo strumento di progettazione.
La possibilità di generare strutture architettoniche attraverso il computer, spinge ad
immaginare costruzioni il cui stile non è legato a tradizioni precedenti. Quelle che
state vedendo, ad esempio, sono delle foto tratte dal sito ufficiale del Paul Getty Museum
di Los Angeles, completato nel Dicembre del '97 dall'architetto Richard Meier.
In rete, le risorse sull'architettura contemporanea sono molto varie.
Questo sito, ad esempio, è dedicato a Frank O. Gehry, l'autore del celebre Guggenheim
Museum di Bilbao, ed agli altri architetti che hanno rivoluzionato alcune aree di Los
Angeles con edifici come questo.
Tra queste Surfurbia, la cui architettura è legata alla beach culture di Los Angeles:
la cultura della spiaggia, in cui tutti indossano occhiali neri e pantaloncini, descritta
come il luogo dove si ritrova una specie di stato di natura.
Il Guggenheim Museum di Bilbao di cui state vedendo l'home page, adesso, è stato
completato l'anno scorso. Il progetto ha impiegato 6 anni per essere portato a termine.
La storia
della sua costruzione la trovate in questo sito in cui si spiegano le tecniche di
progettazione al computer che Gehry ha utilizzato per sondare le possibilità reali di
creare una struttura architettonica così inusuale.
Un interessante archivio sul'architettura contemporanea è, poi, contenuto, in questo
sito che si chiama Lava.
Si tratta del sito di un gruppo di giovani architetti e contiene moltissime foto che
documentano la storia del'architettura di questo secolo. Queste sono alcune immagini
tratte dalla sezione sullo stile Bauhaus.
La potenzialità delle nuove tecnologie di sconvolgere la struttura
tradizionale degli spazi cittadini, si manifesta anche in opere architettoniche meno
monumentali di quelle di grandi architetti come Frank O. Gehry e Richard Meier.
Si tratta di una rivoluzione che sconvolgerà progressivamente il nostro modo di
abitare e di muoverci. E su questo tema state vedendo alle mie spalle, in rete, a questo
indirizzo, il testo integrale, dell'architetto William Mitchell, City of bits. |