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Approfondimento del 20 marzo 1998

La tecnologia dello spionaggio

a cura della redazione di www.galileonet.it esci da MediaMente


Omega FoundationIl progresso nel campo dell'elettronica e dell'informatica ha migliorato la qualità di vita dell'uomo e ci ha dato grandi benefici.

Nello stesso tempo, però, le nuove tecnologie hanno permesso di realizzare microspie che intercettano conversazioni e telefonate, telecamere che identificano un uomo in mezzo a una folla. Insomma: strumenti anche pericolosi, soprattutto se cadono in cattive mani.

Alla fine di gennaio, la Omega Foundation di Manchester, una fondazione inglese che lavora nel campo dei diritti dell'uomo, ha presentato un rapporto al Parlamento Europeo.

Nel rapporto sono descritte numerose sofisticate tecniche di spionaggio e di controllo basate sull'elettronica e sull'informatica. La Fondazione ha invitato i parlamentari a discutere sulla pericolosità di questi strumenti e intervenire con regole chiare per difendere il diritto alla privacy.

Vediamo qualcuno di questi apparecchi che sembrano usciti da un film di 007. Per esempio, sapevate che esistono telecamere capaci di spiare attraverso i muri?

GOLDENEYE Sono sensori che percepiscono le radiazioni di una particolare frequenza: quella compresa tra l'infrarosso e le microonde. Tutti i corpi caldi che contengono acqua emettono questo tipo di radiazioni e quindi anche il corpo umano. Invece, i materiali non conduttori, come i vestiti e i mattoni dei muri, sono del tutto trasparenti.

Puntando la videocamera verso la parete di un edificio, si possono contare le persone all'interno e controllare che cosa stanno facendo, se sono addormentate, o sveglie oppure armate.

Le radiazioni vengono captate da una piccola antenna e il segnale elettrico è trasmesso a un monitor su cui si forma la figura. È possibile riconoscere il materiale di cui è fatto un oggetto dalla luminosità con cui appare la sua sagoma.

Una certa sostanza, per esempio della droga o un esplosivo, può essere riconosciuta anche dal suo odore. Esistono dei "nasi" elettronici, apparecchi non più grandi di un computer portatile, che percepiscono minuscole particelle di un composto e lo analizzano in pochi secondi. La polizia scientifica italiana usa alcuni di questi "nasi". Basta avvicinarli a una borsa per scoprire se all'interno c'è qualche sostanza sospetta.

Anche un uomo può essere identificato dal suo odore. Ognuno di noi ha un odore particolare, unico come le impronte digitali. Le forze di polizia in Olanda, in Germania e in Ungheria hanno interi archivi di odori presi dalla scena del delitto, che fanno annusare ai cani quando c'è da seguire una traccia.

Naso elettronico Nei prossimi anni i nasi elettronici potrebbero diventare tanto sensibili da identificare un uomo in base al suo odore registrato in un database.

E dagli odori torniamo alle immagini. Oggi tutti gli aeroporti sono tenuti sotto controllo con dei sistemi di telecamere. Però è necessario che un operatore osservi in continuazione le immagini per riconoscere eventuali persone sospette e seguire i loro spostamenti. A Londra, nel parcheggio dell'aeroporto di Gatwick, è in funzione un sistema di 24 videocamere digitali che raccolgono 20 mila immagini al giorno: ogni macchina e ogni conducente che entra e esce.

Tutte le immagini sono contrassegnate con l'ora esatta e archiviate nella memoria di un computer che, quando serve, può richiamarle, ingrandirle e confrontarle. Esistono anche programmi capaci di cercare un viso particolare oppure la targa di una macchina in un archivio fotografico. La loro efficacia dipende dalla qualità delle fotografie, ma in teoria sono capaci di riconoscere una persona in mezzo a una folla.

Allo stesso modo, i programmi di riconoscimento della voce, come quelli che usiamo sul computer di casa per dettare un documento, possono passare in rassegna la registrazione di una telefonata o di una conversazione alla ricerca di una parola ben precisa, come "bomba".

PanasonicE voi, siete sicuri che nessuno vi sta spiando proprio in questo momento? Fate attenzione: il vostro televisore emette onde elettromagnetiche, che possono essere captate a una certa distanza. Qualcuno potrebbe usare un sensore regolato sulla frequenza del vostro apparecchio e sapere che state guardando proprio MediaMente.

Non è troppo difficile qualunque esperto di elettronica potrebbe costruire l'attrezzatura necessaria.

Se avete una finestra, orecchie indiscrete potrebbero ascoltare quello che state dicendo nella vostra camera. Infatti, i suoni all'interno di una stanza fanno vibrare i vetri delle finestre. Puntando un raggio laser sul vetro dall'esterno dell'edificio, si possono registrare le vibrazioni e ricostruire i suoni. Niente male, vero? Anche in questo caso la tecnologia è alla portata di tutti.

E per finire, guardate bene lo schermo del vostro computer. Qualcuno potrebbe aver nascosto una videocamera in miniatura proprio lì dietro. È successo qualche anno fa a una ragazza finlandese che lavorava in Inghilterra.

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Il suo datore di lavoro aveva nascosto una videocamera dietro lo schermo del computer che si trovava nella sua camera da letto e registrava ogni suo movimento. Per fortuna, il trucco è stato scoperto e l'uomo è finito in carcere. torna a inizio pagina