Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento del 19 marzo 1998

Virtual Set / 2

di Edoardo Fleishner


Chroma-Key Movie Shots  Qualche giorno fa abbiamo parlato dei set virtuali che sono un nuovo e interessantissimo strumento di produzione per la televisione.

Abbiamo detto che se io vengo ripreso in uno studio tutto blue o verde come questo che vedete ora, allora si può sostituire al fondo blu o verde un'immagine che, come nel caso che stiamo vedendo, sarà un'immagine piatta, che non cambierà prospettiva al cambiare della posizione della telecamera.

Ma, come vediamo ora da queste immmagini, se viene usato un cosiddetto "set virtuale" allora le cose per lo spettatore cambiano notevolmente. Infatti si ha la assoluta senzazione che conduttore e annunciatore siano in una scenografia vera, di legno, di plastica, di vetro e di altri materiali e si muovano intorno a un leggio come in questo caso.

In realtà tutto ciò che vedete, tranne le persone, è assolutamente falso, o meglio virtuale, cioè creato in tempo reale da un computer.

Vediamo altri esempi di set virtuali che si materializzano in pochi attimi e su cui i nuovi scenografi "digitali" già sbizzarriscono la loro creatività. Qui ne abbiamo uno di assoluta fantasia: ricordo che le bolle trasparenti dietro le quali cammina la presentatrice sono create attimo dopo attimo da un computer. Ci sono poi i set "classici" diciamo così, quelli per esempio di un telegiornale o di uno speciale giornalistico.

ABC NEWSQui vedete uno studio della ABC, durante un collegamento con lo studio centrale del telegiornale, utilizzato dalla network americana per annunciare dei sondaggi elettorali. Anche in questo caso tutta la scenografia è virtuale.

Infatti la ripresa viene fatta nel solito studio vuoto, semplicemente dipinto di blu. In questo set virtuale, certo meno classico del precedente, il presentatore gioca con una palla, che vuol rappresentare un globo oculare.

Il globo si muove da una mano all'altra, e lui può passargli le mani o la testa davanti o dietro, come se questo fosse un solido. In realtà, ormai l'abbiamo capito, il globo non esiste, come non esiste tutta la scenografia, che risiede semplicemente in un computer, insieme al finto globo oculare.

A questo punto c'è da chiedersi come fa il presentatore a muoversi indicando e seguendo un oggetto che lui non vede assolutamente, perchè appunto virtuale, cioè esistente solo nell'immagine finale raggiunge i vostri teleschermi. Ecco svelato il trucco: il computer genera una specie di ombra chiara che il presentatore segue con grande facilità e su cui riesce a coordinare i suoi movimenti e il suo sguardo. Così l'illusione che lui veda veramente il globo è perfetta.

Nefertari - La Favorita di Ramsete IIOltre i set di fantasia ci sono anche i set che riproducono ambienti reali, come questo per esempio, che è la ricostruzione fedele della tomba di Nefertari, la famosa regina d'Egitto.

La tomba è difficilmente raggiungibile dagli stessi archeologi ed ora è assolutamente interdetta a ogni visitatore per poterla preservare nel tempo. Ecco che l'unico modo rimasto all'umanità per vederla è quello di visitarla accontentandosi di un set virtuale, cioè di una ricostruzione in tre dimensioni fatta da un super computer.

Oltre che indietro nel tempo, coi set virtuali si può entrare nello spazio altrui, diciamo così. La presentatrice scende le scale di un film dove certo lei non è prevista come protagonista. Anche il presentatore fa la stessa bravata elettronica.

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Questo tipo di intrusione, che tecnicamente si chiama "compositing", può far prevedere ogni tipo di presenza virtuale. Già in qualche spot pubblicitario e soprattutto nel film. In Forrest Gump si riesce a far recitare il protagonista in una scena di un vecchio reportage facendolo virtualmente incontrare con personaggi famosi magari defunti da un pezzo. torna a inizio pagina