Navigazione del 10 marzo 1998
Hackers: Kevin Mitnick
di Tommaso Russo
Kevin Mitnick è l'hacker che, nel 1995, ha dato vita alla più grande
caccia al criminale telematico che gli Stati Uniti abbiano mai visto. Lo vedete qui
accanto, in un classico manifesto che lo definisce wanted dall'FBI.
Sulla sua sfida alle istituzioni si moltiplicano le versioni improbabili e di fantasia,
ma molto resta ancora oscuro delle vicende che lo hanno portato ad essere clamorosamente
arrestato dai servizi segreti americani.
Attualmente, Mitnick vive in una cella per criminali speciali nel Metropolitan
Detention Center. Si dice che gli sia stato imposto l'obbligo, quando fa le sue telefonate
all'avvocato, di farsi fare il numero da un agente penitenziario, perchè l'FBI teme
qualsiasi suo contatto con un mezzo telematico.
Mitnick,
che secondo l'FBI ha copiato software privato procurando danni per 80 milioni di dollari
ed ha frodato le compagnie telefoniche per altri 100, si difende dalle accuse anche grazie
al suo sito, che vedete qui accanto.
Si tratta di un sito interessante da visitare per capire quali sono le difficoltà che
la legge americana trova per definire cos'è un crimine telematico.
Secondo i suoi avvocati, Mitnick non avrebbe mai fatto realmente uso del software che
ha copiato, e, quindi, non ha infranto, veramente, la legge sul copyright.
Ma qual è realmente la
storia di Mitnick ? Un fatto è certo e cioè che la sua attività di hacker è diventata
nota a causa di John Markoff, uno degli autori di un best seller, che ne raccontava, forse
esagerandole, le capacità intrusive all'interno di qualsiasi banca dati o di spazio
privato sulla rete.
E' stato sulla base di questo libro, Cyberpunk. Outlaws and hackers on the computer
frontier, di Hafner e Markoff, che L'FBI ha incaricato un esperto di criminalità
informatica, Tsutomu Shimomura, di mettersi sulle sue tracce.
Tuttavia Mitnick, ha continuato a svolgere la sua professione di Hacker sino al punto
di riuscire ad entrare di nascosto all'interno del computer dello stesso Shimomura, di cui
state vedendo l'Home Page.
Alla fine
proprio questo gesto di estrema sfida verso l'FBI è stato quello che lo ha incastrato,
perchè ha dato modo a Shimomura di capire in che modo Mitnick era riuscito a forzare le
protezioni del suo computer.
Questo intreccio giallo su cui i Mass Media si sono, naturalmente, accaniti è quello
che ha raccontato lo stesso Shimomura, in un altro libro, Takedown.
La storia di Mitnick è, quindi, ormai fin troppo circondata da un alone di leggenda
per riuscire a capire qual'è realmente la portata dei suoi crimini. E, probabilmente,
questa confusione tra ciò che un hacker realmente può fare e ciò che si crede che possa
fare è all'origine di molte delle incertezze e difficoltà che la legge americana sta
trovando per classificare e chiarire la gravità di questi crimini. |