Inviati del 12 marzo 1998
Ascoltare la rete / 1
di Michele Alberico
C'e' un assassino che gira libero per la rete. Si chiama MP3 e
per alcuni sta lentamente uccidendo il mercato di cd e musicassette.
MP3 è un formato di compressione che consente di immagazzinare in modo ottimale
informazione audio con una perdita minima della qualità di riproduzione e uno utilizzo
relativamente contenuto di risorse di memoria.
MP3 sta per MPEG layer 3 ed è il formato audio elaborato dal gruppo MPEG il moving
picture experts group che studia ormai da anni possibili soluzioni per una ottimale
digitalizzazione di materiali audiovisivi.
Con particolare attenzione al rapporto fra la
qualità dell'immagine e dell'audio riprodotto in digitale e la quantità di memoria da
esso occupata.
Stabilita la paternità ora è bene non confonderci le idee: MP3 non sta per MPEG3 ma
per MPEG-1 audio layer-3, cioè per il formato audio di terza generazione creato sullo
standard MPEG-1, il primo standard audiovisivo elaborato dal gruppo.
Attualmente è in fase di lavorazione il futuristico
MPEG-4 destinato ad usi sempre più avanzati come la video sintesi e la visualizzazione di
geometrie frattali.
Ad una grossolana semplificazione si può dire che l'MP3 lavora eliminando tutta
l'informazione inaudibile raggiungendo livelli di compressione prossimi al 12:1 con una
degenerazione molto modesta dell'originale.
Considerate che la digitalizzazione di un file audio senza compressione occupa una
media di 10 megabyte per ogni minuto di durata del pezzo contro una media di 800 Kilobyte
dell'MP3.
Chi vuol saperne di più può dare un'occhiata a questo indirizzo. Ma tanto per fare un
esempio una canzone in MP3 può arrivare a occupare anche 2-3 MB di spazio e necessita di
circa 15 minuti per essere scaricata sul proprio computer.
Un CD-ROM può dunque tranquillamente ospitare qualcosa come 150 canzoni in MP3.
Insomma MP3 piace a tutti anche a me. Questo formato di compressione è tanto vicino alle
esigenze della rete che ormai tutti ne fanno uso.
Non si contano più i siti che distribuiscono file MP3 al di là di ogni
controllo sul copyright (qui ne trovate una lunga lista) e tra i titoli disponibili non e'
infrequente trovare brani di album che non sono neppure usciti.
La cosa accadde tempo addietro quando la rete divulgò praticamente tutti i brani del
nuovo album degli U2 prima della data di pubblicazione anche se ci fu qualcuno che alluse
al fatto che si potesse trattare solo di una trovata pubblicitaria.
Se trovate un file
MP3 avete bisogno di un programma adeguato per leggerlo. Il migliore in assoluto è win
AMP piccolo (294k) e molto maneggevole. Trovarlo non è difficile ad ogni modo il sito
ufficiale è questo.
Ma non tutti stanno a vedere il disfacimento delle leggi sui diritti d'autore senza
fare nulla.
Sono molte le case discografiche che guardano con interesse al progetto elaborato da
Liquidaudio, una compagnia statunitense che giura di aver trovato il modo di trasmettere e
distribuire via rete musica ad alta qualità rendendo impossibile la diffusione di copie
pirata.
Come è possibile? Bene di questo e di
cosa cambierà nel mercato discografico dopo questa rivoluzione ci occuperemo domani. |