Navigazione del 5 marzo 1998
L'informazione filosofica in rete: Maurice Merleau-Ponty
di Tommaso Russo
Il rapporto tra il corpo, i sensi e ciò che non è
visibile nè concretizzabile attraverso la percezione, è un tema che percorre in maniera
trasversale la filosofia occidentale.
Maurice Merleau-Ponty, fenomenologo, allievo di Edmund Husserl, e filosofo
esistenzialista ha dedicato gran parte del suo pensiero alla contrapposizione tra ciò che
è visibile e ciò che è invisibile.
Merleau-Ponty, come Charles Sanders Peirce, è , tuttavia, uno di quei filosofi il cui
pensiero ha finito per influenzare aree e discipline molto diverse da quelle a cui era, in
origine, indirizzato. Non deve stupire, quindi, che la sua concezione della percezione sia
citata, in rete, in siti che si occupano di intelligenza artificiale e di realtà
virtuale.
In questa pagina web, a cura di Ronald
Lemmen, ad esempio, c'è un lungo articolo sul rapporto tra le opere di Merleau-Ponty e la
psicologia cognitiva. E le scienze cognitive, in effetti, nell'anno della morte del
filosofo, il 1961, erano ancora, in gran parte, di là da venire.
Una discussione dei temi di una delle opere più importanti del fenomenologo francese,
Le visible et l'invisible, la troviamo in questo sito della rivista philo-recherche.
Questa rivista francese è interessante, soprattutto per il tipo di impaginazione che è
stata data al sito.
Il testo filosofico viene evidenziato, con diversi colori, nei suoi punti
culminanti, e nei legami con le parti precedenti e successive. Si tratta di un modo di
ripensare la scrittura filosofica in rete, abbastanza inedito e interessante. In questo
sito è, invece, possibile trovare alcuni saggi sulle principali aree di ricerca che sono
state, influenzate dal filosofo francese: l'estetica, la filosofia del linguaggio, la
psicologia cognitiva e la filosofia politica.
Per concludere, Merleau-Ponty ebbe un intenso rapporto di amicizia e di
scambio intellettuale con un altro dei padri dell'esistenzialismo, Jean Paul Sartre. Pur
essendo entrambi marxisti, i due si dividevano, tuttavia, nel giudicare l'Unione
Sovietica, di cui Merleau Ponty criticava il totalitarismo.
La rete, quindi, dedica notevole spazio ai rapporti del filosofo francese,
con altri esponenti della corrente fenomenologica e, a questo proposito, vi consigliamo un
sito che è legato ad un'associazione dal nome complicato: la "Società per
l'avanzamento della conoscenza e per lo sviluppo critico dei contributi della
fenomenologia".
E' un'interessante introduzione on line, ad un periodo culturale ricchissimo di
proposte che condizionano il dibattito filosofico attuale. |
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