Inviati del 6 marzo 1998
Dead pool
di Michele Alberico
Diana Spencer, Madre Teresa, Gianni Versace, Allen Ginsberg. La
morte di personaggi celebri ha sempre significato un grosso affare per la fiera dei media.
Commemorazioni, servizi, biografie, gadget costituiscono una sorta di mercato
intermittente che si accende al momento del decesso e si esaurisce in pochi giorni di
isteria collettiva come in una festa per il patrono di un paese. Giornali, riviste, radio
e televisioni svolgono il compito di agenzie di onoranze funebri globali con
remuneratissima diligenza facendosi portavoci del cordoglio di intere popolazioni.
Anche Internet entra in qualche modo a far parte del gioco. C'è chi sostiene che
Internet sia una sorta di proiezione dell'inconscio individuale e collettivo. Che in essa
si riversino paure, desideri e aspirazioni della società globale che l'indebolimento
dell'identità (la rete nasconde l'identità corporea e sessuale) rende più trasparenti.
Così non è infrequente imbattersi in siti che
costituiscono, in qualche modo, una continuazione di quell'isteria di cui si è detto
prima. L'esempio più emblematico è probabilmente quello di Diana Spencer; intorno alla
sua figura e ai misteri del suo decesso sono sorti decine di siti.
Ma sulla rete si sta diffondendo una nuova moda, la moda dei Dead Pool, le xx; si
tratta di vere e proprie bische virtuali dove si scommette su quale sarà la prossima
morte eccellente ad occupare i media. Mettete insieme 15 dei vostri amici più stretti,
fategli pagare diciamo diecimila lire a testa poi chiedete ad ogni persona di stilare una
lista delle prossime 30 persone che moriranno nel corso dell'anno ed avrete il vostro dead
pool personale.
Le liste vengono stilate con grande accuratezza dai giocatori. Perché Nelson Mandela
sta cancellando molti dei suoi appuntamenti internazionali? Perché Gina Lollobrigida non
si fa vedere in pubblico da tempo? Lo sapevate che molti calciatori hanno l'abitudine di
sfrecciare ad alte velocità in autostrada? Quali di questi vivono in zone dove sono
frequenti i banchi di nebbia? Il dead pool ha molte attrattive. Mistero, deduzione,
cinismo, celebrità, denaro e un tocco di umorismo sinistro.
Naturalmente ci sono dozzine di regole che vanno
stabilite. X ad esempio stabilisce un meccanismo a punteggio ed attribuisce un valore ad
ogni singolo morto sottraendo 100 dall'età del defunto. Un defunto di 99 anni è molto
probabile che muoia dunque il suo valore sarà basso, al contrario la morte di un 25enne
è molto pregiata. In più viene attribuito un bonus al giocatore se due delle persone
presenti nella sua lista muoiono nello stesso giorno. Fate attenzione comunque perché
sono valutate come celebrità solo persone citate in almeno due organi di stampa a
diffusione nazionale.
Prima di scommettere potete dare un'occhiata al Dead Pool Server, una completissima
lista di celebrità che sono o potrebbero plausibilmente essere morte. Alla lettera G
troviamo, significativamente, God, Dio con un punto interrogativo. Dio è morto?
Game of Death introduce un giocatore metafisico, Angel of life l'angelo della vita il
quale scommette ostinatamente contro tutti gli altri partecipanti che nessuno tra i
personaggi citati morirà.
Ma, al
contrario di quanto si possa pensare, le dead pool non sono semplicemente un macabro gioco
per cinici e amanti dell'humor nero. E non si tratta neppure di furore dissacratorio o del
desiderio di mettere in scena la parodia di una morte. In questo caso Internet non
costituisce altro che la parodia della copertura giornalistica che viene data ad ogni
morte eccellente. Il sarcasmo non è mai rivolto verso la persona ma verso il battage dei
media e l'isteria di una società che non riesce a vivere senza miti e santi. |