Quella che state vedendo è una composizione, intitolata
pagine. Si tratta di una delle ultime opere di Mario Schifano: l'artista, morto il 27
Gennaio scorso, che è stato uno tra i più attivi sperimentatori ed innovatori nella
pittura italiana del dopoguerra.
E
questa, invece, è una foto di Schifano con suo figlio Marco, uno dei tanti ritratti
fotografici che l'artista, a volte, amava inserire ritoccandoli, nei suoi quadri.
Già, negli anni '60 Schifano aveva cominciato ad
utilizzare fotogrammi presi dalla televisione e "montati" all'interno di quadri,
le cui macchie di colori smaltati ricordano la pop art.
Il rapporto con i media, il cinema, ad esempio, era profondamente legato ai
suoi processi di ispirazione. Il titolo di una sua celebre personale, Musa Ausiliaria, di
cui vedete alcuni quadri alle mie spalle, era, appunto, dedicato alla televisione.
Sono molte, quindi, le tracce di sè e della sua arte che Schifano ha
lasciato in rete.
Questo è, ad esempio, il sito ufficiale, finanziato dalla Stet, che l'artista usava
come un laboratorio in rete.
Una webcam riprendeva costantemente il suo
studio ed ora è rimasta fissa su queste ultime immagini. La web cam che portava Schifano
ed i suoi quadri sulla rete, era intesa come una sorta di opera autobiogafica in progress:
le immagini che scorrevano sul piccolo schermo erano in continuità con quelle presenti
nelle opere in cui compaiono i suoi ritratti.
In questo sito, invece, a cura di Riccardo
Altavilla di Telemarket, troviamo una serie di opere di Schifano, alcune dedicate al mondo
dei media, altre appartenenti al periodo, negli anni '60, in cui l'artista era influenzato
dalla Pop Art.
E, qui, è anche possibile comprare on line un cd rom, la
sua prima opera multimediale.
Infine, sempre dal sito ufficiale di Schifano si possono
scaricare immagini, stampabili ad alta risoluzione, delle sue opere realizzate al
computer. Opere che Schifano non ha riprodotto sulla rete, ma ha costruito apposta per
Internet e per la loro diffusione.
Sono un esempio, quindi, di come si può trasformare un
media, da strumento di comunicazione a fonte di ispirazone personale e di creazione
artistica.
Quella che state vedendo è una composizione, intitolata
pagine. Si tratta di una delle ultime opere di Mario Schifano: l'artista, morto il 27
Gennaio scorso, che è stato uno tra i più attivi sperimentatori ed innovatori nella
pittura italiana del dopoguerra.
Già, negli anni '60 Schifano aveva cominciato ad
utilizzare fotogrammi presi dalla televisione e "montati" all'interno di quadri,
le cui macchie di colori smaltati ricordano la pop art.
Una webcam riprendeva costantemente il suo
studio ed ora è rimasta fissa su queste ultime immagini. La web cam che portava Schifano
ed i suoi quadri sulla rete, era intesa come una sorta di opera autobiogafica in progress:
le immagini che scorrevano sul piccolo schermo erano in continuità con quelle presenti
nelle opere in cui compaiono i suoi ritratti.
In questo sito, invece, a cura di Riccardo
Altavilla di Telemarket, troviamo una serie di opere di Schifano, alcune dedicate al mondo
dei media, altre appartenenti al periodo, negli anni '60, in cui l'artista era influenzato
dalla Pop Art.
E, qui, è anche possibile comprare on line un cd rom, la
sua prima opera multimediale.
Infine, sempre dal sito ufficiale di Schifano si possono
scaricare immagini, stampabili ad alta risoluzione, delle sue opere realizzate al
computer. Opere che Schifano non ha riprodotto sulla rete, ma ha costruito apposta per
Internet e per la loro diffusione.
Sono un esempio, quindi, di come si può trasformare un
media, da strumento di comunicazione a fonte di ispirazone personale e di creazione
artistica.
