Approfondimento del 18 febbraio 1998
Privacy
di Enrico Ferrari
L'8 maggio 1997 entra in vigore la legge n. 675 del 31.12.96 chiamata "Tutela
delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali". Si
tratta di una legge che vincola le aziende al trattamento dei nostri dati personali solo
in base a determinate autorizzazione che noi stessi dobbiamo concedere. Gli adempimenti a
carico delle imprese sono molti e complessi e in certi casi possono rendere necessaria
anche la riorganizzazione delle procedure aziendali, soprattutto se sono in gioco reti e
sistemi telematici.
Gli
interrogativi sono numerosi. Quali obblighi e quali responsabilità per il titolare della
banca dati? Quali sono i compiti del responsabile e degli addetti al trattamento dei dati?
Quali sono i diritti del cittadino? Abbiamo chiesto a Giovanni Buttarelli, magistrato e
addetto al Servizio Legislativo del Ministero di Grazia e Giustizia di descrivere in breve
in cosa consiste la nuova legge.
Tutelare i dati personali e proteggere gli archivi è quindi un atto di responsabilità
che coinvolge chi gestisce , ma anche chi utilizza le reti di dati. Fino ad oggi si sono
scontrate a questo proposito due grandi scuole di pensiero: c'è chi sostiene che Internet
e le reti dati non devono essere regolamentate, perché sono l'essenza stessa della
democrazia in senso classico e della democrazia elettronica del futuro. Al contrario altri
sostengono che, proprio perché facilmente accessibili a tutti, le reti di dati devono
necessariamente essere controllate. E allora, in questo contesto come si inserisce una
legge sulla privacy, quale è la strada da seguire?
Abbiamo quindi visto che le difficoltà
e le diverse interpretazioni nella applicazione di questa legge, sono soprattutto dovute
alla difficoltà nel capire cosa è una banca dati e quali siano i dati da proteggere: ad
esempio, se all'atto dell'iscrizione in una BBS o su un sistema telematico ci viene
chiesto quali sono i nostri hobby, o le preferenze politiche, siamo di fronte a dati per i
quali va richiesta la nostra autorizzazione alla divulgazione o no? In sintesi, chi o cosa
autorizza il costituirsi di una banca dati?
In realtà obblighi e doveri per i gestori di informazioni non sono ancora del tutto
chiariti e questo per un cronico difetto italiano: si arriva all'emanazione di una legge
non per prevenire un fenomeno, ma per tamponarne le conseguenze quando questo è già in
atto, ma allora si tratta di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati? |