Navigazione del 10 febbraio 1998
I fumetti di Andrea Pazienza
di Tommaso Russo
Paz: la
firma, lo pseudonimo di Andrea Pazienza, autore polimorfico di fumetti carnali e
filosofici, campeggia su alcuni dei siti graficamente più accattivanti tra quelli
dedicati ai fumettisti sulla rete.
Anche perchè si tratta di siti, come questo, l'Andrea Pazienza Home Page, fittissimi
di strisce, immagini e aforismi di quest'artista scomparso, improvvisamente, il 16 giugno
1988 a 32 anni.
I suoi personaggi, da Pentothal a Zanardi, a Pompeo, sono cristallizzazioni di un
mondo, quello degli anni'70, dove l'infrazione di alcuni schemi etici andava di pari passo
con l'impegno politico.
In sua memoria, a Cremona, è stato creato un Centro
Andrea Pazienza, con lo scopo di promuovere iniziative editoriali e mostre: questo è il
sito del Centro, che, tra l'altro, promuove il fumetto d'autore italiano. Vi troviamo un
interessante Archivio Pazienza ricco di immagini, di articoli e di recensioni della sua
opera.
Il mondo descritto da Paz, in cui ci si muove con spirito picaresco e senza certezze,
è un mondo in cui le trasformazioni sociali e politiche non si sono ancora cristallizate.
In questo sito, il critico, Renato Barilli, ripercorre la sua vocazione intermedia tra
il fumetto e l'arte sperimentale, la sua capacità di creare un rapporto totalmente nuovo
tra testo e immagine.
Le intuizioni di Andrea Pazienza, sul potenziale umoristico del nuovo in contrasto con
il vecchio, si rispecchiano nei fumetti dedicati ad uno dei suoi grandi personaggi: il
Presidente Sandro Pertini.
Le quantità di tavole lasciate da Pazienza ed i
materiali ancora inediti alimentano, ancora adesso, una produzione editorale in costante
aumento.
In questo sito, ritroviamo la fumettografia completa di Paz, aggiornata sino alle
ultime uscite del 1997. Ancora poco indagata, resta la relazione tra la vita di Andrea
Pazienza e quella dei suoi personaggi, che spesso gli assomigliano. In una nota biografica
Paz si descrive così:
"Il mio scrivere era una sorta di rincorrere, era giocato sul tema di corro con il
cerchio, spingo il cerchio, il cerchio traballa sta per cadere, io gli dò un'altra spinta
e va avanti: è un modo di vedere le cose senza alcun nesso logico..."
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