Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento del 12 febbraio 1998

SMIL

a cura della redazione www.galileonet.it esci da MediaMente


European Laboratory for Particle PhysicsChi frequenta la rete si sarà accorto che Internet sta diventando sempre più simile alla televisione. Su una pagina Web i testi convivono con foto e illustrazioni, e sempre più spesso anche con animazioni, file audio e brevi filmati video. Tutto questo è stato possibile grazie a un linguaggio che si chiama HTML, cioè Hypertext Markup Language, messo a punto nel 1992 al CERN, un laboratorio di fisica alle porte di Ginevra. Chiunque voglia comporre una pagine Web oggi usa l'HTML, che è a buon diritto uno dei protagonisti del boom di Internet.

Tucows - HTML EditorsUno dei punti di forza dell'HTML è la sua grande semplicità. Si tratta di una serie di semplici istruzioni del tipo: "scrivi questo testo in rosso, al centro della pagina". Con un manuale delle istruziuoni grafiche necessarie, costruire una pagina Web è davvero piuttosto facile. E inoltre ci sono parecchi programmi che traducono i normali file di testo in documenti HTML.

Ormai, però, l'HTML comincia ad andare stretto. I siti Internet sono sempre più ricchi di elementi multimediali, in particolare di filmati, e gli esperti sentono la necessità di un nuovo strumento, un nuovo linguaggio di programmazione, per gestire meglio tutto questo materiale.

Ci hanno pensato i ricercatori del World Wide Web Consortium, di cui vedete il sito alle mie spalle. E' un consorzio internazionale nato per lo sviluppo del software da usare in Internet. È gestito dal Massachusetts Institute of Technology di Boston, dal National Institute for Research in Computer Science and Control in Francia e dalla Keio University in Giappone e ne fanno parte più di 220 organizzazioni e industrie del settore.

Negli ultimi mesi, gli esperti del consorzio hanno lavorato alla creazione di un nuovo linguaggio, che si chiama SMIL. Si pronuncia "smile", come sorriso, ma vuol dire Synchronized Multimedia Integration Language. Una bozza del manuale di SMIL è stata pubblicata sul sito del consorzio. Chiunque può leggerla, fare commenti o eventualmente suggerire modifiche.

W3C - The World Wide Web ConsortiumPer cominciare i creatori di SMIL si sono chiesti: qual è la maggiore limitazione dell'HTML. Risposta: è l'impossibilità di sincronizzare nel tempo gli elementi multimediali. Volete mostrare per cinque minuti un filmato, poi far apparire un'immagine e tenerla sullo schermo per dieci secondi e poi, magari, far partire un sottofondo musicale? Con l'attuale tecnologia del Web questo è impossibile. Mentre si può fare, per esempio, in un CD-rom.

Così esperti dell'industria dei CD rom, di Internet e della televisione interattiva, hanno dato vita ad un gruppo di lavoro per studiare il problema, il Synchronized Multimedia Working Group. Un gruppo per così dire trasversale, dove i ricercatori della Microsoft hanno lavorato assieme a quelli della Netscape e della Digital e di molte altre grosse compagnie. Alla fine è uscito SMIL. Per ora è versione provvisoria, che dovrà essere corretta e limata.

Philipp HoschkaIl nuovo SMIL è semplice da usare quanto l'HTML. Infatti, chi lo ha messo a punto non voleva creare un linguaggio per esperti, ma un nuovo standard: uno strumento che possa essere usato da tutti.Cosa si potrà fare con il nuovo linguaggio? La funzione principale di SMIL è appunto di legare tra loro diversi elementi multimediali e sincronizzarli nel tempo, quindi creare una sorta di scaletta.

I filmati, i testi e i suoni non sono inglobati nel file SMIL, ma sono file separati che possono addirittura essere registrati su computer diversi. In pratica, una pagina SMIL attinge a una specie di grande biblioteca digitale e combina gli elementi in un certo ordine. Gli stessi file possono essere riutilizzati su un'altra pagina o assemblati in modo diverso.

Il tutto, ovviamente, è sempre interattivo: l'utente non si limita a subire passivamente il contenuto della pagina, ma può selezionare una parte o un'altra della presentazione cliccando con il mouse. Per esempio, potrà scegliere in che lingua ascoltare il commento di un filmato. Inoltre, il nuovo linguaggio, non sarà limitato al World Wide Web. Potrà usarlo anche chi disegna CD-rom ed è molto più semplice dei linguaggi con cui oggi si costruiscono le enciclopedie multimediali. Ma non solo. Anche un programma televisivo come Mediamente potrà essere assemblato con SMIL.

National Institute for Research in Computer Science and ControlMa proviamo a entrare, diciamo così, in un documento SMIL. Non è molto diverso dai "vecchi" documenti HTML.Nel corpo c'è un blocco di istruzioni che indica come devono essere inseriti spazialmente gli elementi. Per esempio, che due filmati devono apparire all'interno di due riquadri uno accanto all'altro, oppure dove deve stare la didascalia di un'illustrazione.

Poi viene il blocco delle istruzioni temporali. Cioè delle istruzioni che sincronizzano i diversi elementi della pagina. Questi possono essere paralleli, cioè partire simultaneamente. Per esempio un filmato e la musica di sottofondo, o un commento a voce. Oppure possono essere montati in successione, e allora devono essere specificati i tempi e la sequenza. Gli elementi multimediali possono anche essere indipendenti ed è l'utente ad attivare prima l'uno e poi l'altro cliccando con il mouse. Così non è più necessario inserire i singoli elementi in un particolare ordine. Basta contrassegnare ogni oggetto con una sigla identificativa, in modo che il browser sappia che cosa fare con quel file all'interno della scaletta fissata dal programma.

Welcome to Keio UniversityPossiamo immaginare un esempio di applicazione dello SMIL: la pagina Web è divisa in due finestre. Nella prima appare un grafico animato, mentre nella seconda uno speaker lo commenta, come se fosse in televisione. Completata l'animazione, nella prima finestra, al posto dell'animazione, compare l'immagine di un esperto e lo speaker, dalla sua finestra, lo intervista. Cliccando sul filmato dell'esperto, si raggiunge, per esempio, la sua homepage e così via.

Come abbiamo detto, SMIL è ancora in fase di sviluppo. Ma non appena i ricercatori del World Wide Web Consortium avranno messo a punto la versione definitiva, il manuale completo sarà a disposizione di tutti.

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