Approfondimento del 11 febbraio 1998
Satelliti
I mezzi di comunicazione moderni, soprattutto Internet, stanno trasformando il nostro
pianeta in un villaggio globale. Basta il click di un mouse per sapere in qualsiasi
momento che cosa succede all'altro capo del mondo, o addirittura per assistere ai fatti in
tempo reale, attraverso una semplice videocamera collegata in rete. Ma c'è di più:
presto gli utenti di Internet potranno guardare la terra da un punto di vista
privilegiato.
Infatti, tra qualche
mese saranno disponibili su World Wide Web le foto di gran parte della superficie
terrestre, scattate da una nuova generazione di satelliti commerciali americani.
Le foto mostreranno città, case, strade, oppure zone disabitate e saranno immagini ad
altissima risoluzione. Pensate: si potranno distinguere oggetti delle dimensioni di appena
un metro.
Alcune foto saranno di pubblico dominio, altre invece saranno in vendita e potranno
essere acquistate in rete, con la carta di credito. Per pochi dollari potremo osservare
dall'alto un'eruzione vulcanica spettacolare o, se preferite, la villa di Sylvester
Stallone.
Una decina di anni fa, durante la guerra fredda, i servizi segreti americani e quelli
sovietici si spiavano a vicenda con satelliti potentissimi. Erano apparecchi capaci di
cogliere dettagli di poche decine di centimetri.
Usando un certo numero di satelliti su orbite
diverse, i governi riuscivano a sorvegliare l'intero globo e osservare più volte al
giorno un determinato obiettivo per seguire l'evolversi di un evento.
Ovviamente questa tecnologia era riservata ai militari. I satelliti civili, come quelli
scientifici della NASA, non potevano distinguere oggetti più piccoli di dieci metri. Poi
la guerra fredda è finita e Americani e Russi hanno convertito all'uso commerciale molte
tecnologie che prima erano top secret.
A settembre del 1992, la rete televisiva americana ABC ha mandato in onda una
fotografia dettagliata del Pentagono, scattata da un vecchio satellite-spia sovietico e
regolarmente venduta dall'Agenzia Spaziale Russa. Con questo gesto, i dirigenti della ABC
volevano dimostrare che ormai le immagini satellitari ad alta risoluzione non sono più
un'esclusiva dei militari.
In sostanza volevano dire al governo: attenzione, sta nascendo un nuovo mercato e
all'America non conviene restarne fuori. Clinton ha recepito il messaggio e pochi mesi
dopo ha modificato la legge sull'uso dei satelliti: ha concesso anche ai privati la
licenza di mettere in orbita apparecchi ad alta risoluzione.
I militari hanno
mantenuto il diritto di oscurare i satelliti in caso di guerra o di crisi internazionale e
di proibire le riprese su alcune zone, se rappresentano un pericolo per la sicurezza
nazionale. Per di più, le compagnie non potranno vendere le loro immagini ai governi di
alcuni paesi come Cuba, la Libia, il Nord Corea, l'Iran e l'Iraq.
Dal 1994, l'anno in cui è stata concessa la prima licenza, undici società americane
hanno ottenuto l'autorizzazione a scattare e diffondere al pubblico fotografie con una
risoluzione di pochi metri o, in alcuni casi, addirittura di 85 centimetri. Ma non tutti
saranno in grado di mettere in orbita in tempi brevi i satelliti.
Il 24 dicembre scorso la Earth Watch, una compagnia del Colorado, ha lanciato per prima
il suo satellite Early Bird. Il lancio è avvenuto dal cosmodromo di Svobodny, nella
Russia orientale. Alle mie spalle potete vedere le foto del lancio sul sito web della
Earth Watch.
Ora l'apparecchio sorvola la terra a 473 chilometri di quota e
segue un'orbita che passa sopra i poli. EarlyBird immagazzina grandi quantità di dati e
poi li trasmette a terra, quando passa sopra le tre stazioni di controllo in Norvegia,
Alaska e Colorado.
Dalle stazioni, oltre a ricevere le immagini, si può anche orientare il satellite, per
fargli riprendere un obiettivo particolare. L'apparecchio è capace di scattare 500
fotografie ogni orbita, con la risoluzione di tre metri per le immagini in bianco e nero e
15 metri per quelle a colori.
Passa sullo stesso punto ogni due o cinque giorni, a seconda della latitudine
dell'obiettivo. Dopo un primo periodo di prova per calibrare gli strumenti, la compagnia
metterà in rete alcune immagini gratuite a scopo promozionale, all'indirizzo http://www.digitalglobe.com .
I clienti potranno inviare per posta elettronica la richiesta di scattare foto su un
obiettivo particolare. Le commissioni saranno soddisfatte in pochi giorni. Dopo aver
saldato il conto con la carta di credito attraverso Internet, il cliente otterrà una
parola chiave e potrà prelevare le fotografie direttamente dalla rete. Il prezzo?
Per immagini in bianco e nero è di circa sette dollari al chilometro quadrato. Quelle
a colori sono più costose.
Nel 1998, la Earth Watch lancerà il suo
secondo apparecchio, il Quick Bird, che avrà 85 centimetri di risoluzione in bianco e
nero e poco più di tre metri a colori.
Il Quick Bird seguirà un'orbita diversa da quella dell'Early Bird e trasmetterà i
suoi dati a tre stazioni di controllo in Giappone, in Colorado e qui in Italia. Un'altra
compagnia, la Space Imaging, sta per mettere in orbita un satellite che produrrà immagini
in bianco e nero con la risoluzione di un metro.
Ma a che cosa possono servire le foto ad alta risoluzione scattate da un satellite? Ad
esempio, per studiare le caratteristiche di un terreno e progettare la costruzione di un
quartiere, una strada o un acquedotto. Oppure, per monitorare le risorse ambientali di un
territorio. Non solo. Nei prossimi anni i satelliti, con l'aiuto dei computer, produrranno
immagini tridimensionali del terreno, utili per calcolare i rilievi e disegnare mappe
precise. |