Inviati del 5 febbraio 1998
Nuovi browser: Opera
di Michele Alberico
C'è
una guerra che si combatte ogni giorno sugli schermi dei vostri computer. I due principali
attori di questo scontro sono la Microsoft e la Netscape. Le due società statunitensi da
qualche anno a questa parte si contendono il dominio del mercato dei browser. I browser
sono quei programmi che un tempo ci consentivano di circolare per la parte più
appariscente della rete, il Web. Oggi sono diventati i navigatori della rete a tutti gli
effetti, controllano quasi tutte le funzionalità di Internet: dalla posta elettronica, ai
gruppi di discussione, dal chat e al movimento su web appunto.
La battaglia di cui dicevamo si è fatta molto più accesa da quando è stata lanciata
sul mercato la 4 generazione dei browser delle due celebri case produttrici: Navigator 4
della Netscape e Internet explorer 4 della Microsoft. Ad inasprire i toni ha contribuito
anche il procedimento giudiziario intentato contro la Microsoft per violazione delle norme
della libera concorrenza.
Questo è un articolo di Wired che ci informa dei
recenti sviluppi del processo. Perché dunque la Microsoft starebbe violando le norme
della libera concorrenza? Perché l'ultima versione del sistema operativo della Microsoft
è completamente integrata con le funzioni del browser. Questo vuol dire che se si elimina
Internet Explorer si danneggia anche il sistema operativo. La conseguenza è che i clienti
Microsoft andranno automaticamente a privilegiare il browser Microsoft a danno dei
concorrenti. I legali della Microsoft obiettano che ormai Internet Explorer non è più un
programma (e non va considerato come tale) ma una funzione del sistema operativo, il che
non inficia affatto la possibilità di installare e usare altri browser sul sistema
operativo stesso.
Programma o non programma Internet Explorer e Netscape Navigator 4 sono dei veri e
propri vampiri di risorse. I file di installazione hanno abbondantemente superato i 10 MB
di dimensione e i requisiti di sistema richiesti mettono a dura prova anche i computer
più aggiornati e più potenti. A onor del vero va detto che il navigatore della
Microsoft, se se ne usano tutte le funzioni, necessita di risorse molto più ingenti di
quelle richieste dal navigatore della Netscape.
Ma per chi
vuole uscire dalla perversa logica del duopolio esistono altre soluzioni. Quella che
mostriamo oggi è Opera un programma di navigazione prodotto da una piccola ditta
norvegese la OperaSoftware che ha un file di installazione di meno di 800 k. Pensate un
browser che entra qui dentro! [mostra un dischetto]. Per quelli dei due concorrenti di
dischetti ne servirebbero
La cosa forse più stupefacente di Opera è la gestione grafica delle pagine web.
Aprite il programma e già avete a disposizione una interfaccia a più finestre. Ogni
finestra può visualizzare una pagina web cambiando tra più livelli di zoom praticamente
senza alcuna perdita di tempo, pensate che rivoluzione per un ideatore di pagine web
costretto a vegliare notti insonni cercando di ottimizzare una pagina per una certa
risoluzione e per un certo navigatore. L'intero programma poi è utilizzabile anche solo
tramite tastiera il che ne fa un prodotto eccellente per le persone portatrici di
handicap.
Associato al navigatore web
c'è un discreto gestore di posta elettronica questo e un buon gestore per gruppi di
discussione eccolo. Opera ha implementato completamente l'HTML 2 il linguaggio utilizzato
per creare pagine web e una buona parte del 3. Il problema forse più evidente di Opera è
infatti l'aggiornamento continuo tanto dei codici quanto del parco plug-in. I programmini
che permettono al browser di visualizzare tipi particolari di file rendendo più vivaci le
pagine web.
Questa è la pagina di download del programma. Come vedete alla Operasoftware sono
tanto sicuri del loro programma che invitano, prima di sceglierlo a valutare i
concorrenti. Questi due bottoni permettono infatti di scaricare rispettivamente Explorer e
Navigator. Se volete provare Opera avete a disposizione un periodo di 90 giorni, finiti i
quali dovete registrarlo. Non si tratta infatti di un programma gratuito. Creare e
distribuire un browser ha dei costi e quelli di opera non sono in fondo così alti. 35
dollari, la metà per gli studenti. |