Navigazione del 28 gennaio 1998
Internet e l'educazione dei bambini: Bambini e arte on line
di Tommaso Russo
La dimensione
estetica, secondo il filosofo esistenzialista danese Sören Kierkegaard, è caratteristica
della prima fase della vita.
Kierkegaard pensava, soprattutto, alla giovinezza, ma anche l'infanzia è
caratterizzata dalla curiosità verso il Bello. Internet, in questo senso, si presenta
come un ottimo strumento per introdurre i bambini al mondo dell'arte. Non solo, attraverso
i musei virtuali, ma anche grazie a siti pensati proprio per i più piccoli, come questo art for kids, dove trovate una grande quantità di risorse.
Inside art, è un sito costruito un po' come un adventure e un po'
come un percorso educativo, per capire quali sono le principali tecniche pittoriche. Nella
trama del gioco vi trovate, improvvisamente, ingoiati dal quadro che stavate osservando in
un museo di New York.
E, dall'interno, cominciate a scoprire come è fatto. Le diverse tecniche pittoriche
viste da vicino hanno tutte una diversa granatura: non è facile imparare a riconoscerle.
Si può, poi, confrontare il quadro con altri e cercare di stabilirne l'autore e la data.
Questo
sito, The use of visual information in Art, invece, è un
sito di introduzione alla psicologia della percezione. Attraverso le figure paradossali e
impossibili dei quadri di Escher, si raccontano alcune delle principali tecniche di
organizzazione dei linguaggi visuali.
Ci sono sezioni dedicate al rapporto tra figura e sfondo: un tema trasversale,
importante per gli studi di prospettiva e di ottica, quanto per lo studio della
comunicazione umana e animale. Il sito, che utilizza molte immagini tratte da Le web
Louvre, la versione on line del Louvre, è uno dei siti più interessanti, in rete, per
bambini ed adulti, sul tema della percezione visiva.
Infine, come in questo sito dedicato ai disegni dei bambini sui
dinosauri, la rete offre non solo la possibilità ai più piccoli di conoscere l'arte ma
è anche uno strumento per far conoscere i prodotti artistici e di fantasia, che creano
gli stessi bambini.
L'apertura della rete ad ogni forma di comunicazione, in questo caso, non è dannosa
per i bambini. Anzi, permette che le loro espressioni artistiche possano essere diffuse e
conosciute con più facilità che nei contesti istituzionali. |
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