Inviati del 27 gennaio 1998
Scuole on line
di Gino Roncaglia
Abbiamo toccato più volte, qui da MediaMente, il problema dell'uso delle nuove
tecnologie nella scuola e per l'educazione. Oggi vorremmo dare insieme un'occhiata a un
esempio pratico, che arriva da una scuola lombarda, per l'esattezza dall'istituto
"Fantoni" di Clusone, in provincia di Bergamo. Perché partire proprio da qui?
Perché di questa scuola è preside da circa un anno Nanda Cremascoli, che in Italia è
stata fra i pionieri della sperimentazione dell'uso didattico delle nuove tecnologie, e in
particolare di Internet.
Il sito Internet dell'Istituto Fantoni è dunque giovanissimo, ma proprio
per questo può dare una buona idea di quello che si può fare anche in pochi mesi avendo
a disposizione un minimo di risorse informatiche, una connessione a Internet e un po' di
buona volontà.
La sezione sicuramente più interessante del sito è questa, "Lavoriamo
insieme", che per adesso contiene materiale per l'insegnamento dell'Italiano.
Materiali un po' particolari: non nascono infatti dall'esterno per la scuola, ma dalla
scuola, dalla pratica concreta di insegnamento, e dalla collaborazione fra insegnante e
studenti. Ma guardiamo un esempio del lavoro fatto.
L'esempio riguarda la metrica dei testi poetici. E che il lavoro sia fatto con la
collaborazione degli studenti si vede subito: accanto a un certo numero di testi poetici
'classici' della tradizione italiana, troviamo anche... le canzoni di oggi. Ecco allora,
fra le altre, Fotoromanza di Gianna Nannini: c'è il testo della canzone, eccolo, e c'è
l'analisi della sua scansione metrica, questa: vedete che il giallo e l'arancione
rappresentano l'alternarsi degli accenti del verso.
L'analisi
della struttura metrica di canzoni "familiari" agli studenti permette di portare
in maniera molto naturale gli studenti stessi a confrontare testi per loro più familiari
con testi "classici": ecco ad esempio un confronto fra la struttura metrica di
una canzone di Lucio Dalla e la struttura metrica di Perch'io non spero di
Cavalcanti, e l'analisi di Felicità raggiunta, di Montale.
Se i materiali relativi all'insegnamento dell'italiano rappresentano senz'altro il
motivo di maggiore interesse didattico di questo sito, non sono sicuramente i soli. E
così i ragazzi realizzano con strumenti nuovi quelli che erano i "giornalini
scolastici" di un tempo, in questo caso con tutte le notizie relative agli scambi di
studenti con una scuola francese.
Una raccolta di notizie e informazioni utili agli studenti che partecipano agli scambi,
inclusi questi suggerimenti sulla cucina francese, affidati alle familiari figure di
Asterix e Obelix. Ed ecco invece le pagine realizzate in occasione di una gita in Val
Seriana: anche in questo caso, sul modello della rivista scolastica, i ragazzi hanno
realizzato una vera e propria cronaca della gita, corredata da cartine ed immagini, tratte
da fotografie realizzate e digitalizzate dagli studenti.
In esperienze di questo tipo, molto dipende dalla presenza di insegnanti
motivati e preparati, con un minimo di familiarità coi nuovi media. Sempre Nanda
Cremascoli, ad esempio, aveva insegnato nel 1996 in un'altra scuola, Il liceo scientifico
Banfi di Vimercate. E anche in quel caso l'insegnamento aveva avuto un frutto elettronico,
un'edizione in rete del Decameron di Boccaccio.
Anche questo lavoro è stato condotto direttamente con gli studenti, che in questo modo
hanno incontrato "sul campo" alcuni fra i principali problemi di analisi,
rappresentazione e codifica di un testo letterario.
E il lavoro condotto ha una sua utilità anche al di là della dimensione puramente
didattica: il testo elettronico del Decameron realizzato, infatti, resta in rete, in
questo caso all'interno della biblioteca del progetto Manuzio, a disposizione di tutti gli
utenti Internet, e quindi, fra l'altro, di altre scuole, di istituti italiani e
università estere, e di utenti con necessità particolari - ad esempio sappiamo che i
testi elettronici possono essere molto utili a non vedenti, dotati di un computer con un
sintetizzatore vocale o con un display braille.
Le scuole in rete si stanno
moltiplicando con grande rapidità - questo ad esempio è il sito del Liceo Scientifico
Leon Battista Alberti di Cagliari, che è stata la prima scuola italiana a dotarsi di un
sito Internet - e con esse, naturalmente, anche le diverse esperienze didattiche che si
potrebbero discutere.
Non possiamo naturalmente discuterle tutte, ma vogliamo dare un consiglio, che è
rivolto in particolare agli insegnanti interessati a questi temi e che possono utilizzare
un indirizzo di posta elettronica, magari quello della loro scuola. Ebbene, esiste in rete
una lista di discussione che si occupa proprio del mondo della scuola in Italia, con
particolare attenzione agli usi didattici delle nuove tecnologie e della rete. Questa è
la sua home page, con le indicazioni di come iscriversi e dimettersi.
Ovviamente questi indirizzi, e tutti gli altri relativi alla nostra navigazione, li
troverete nel sito in rete di MediaMente. |