Navigazione del 19 gennaio1998
Abbas Kiarostami e Mohsen Mahkmalbaf
di Tommaso Russo
Le cinematografie meno note in Italia, da quella cinese a quella
africana, sono ampiamente documentate dalla rete. E' possibile, quindi, allargare la
propria cultura e la propria conoscenza di questi altri mondi del cinema visitando alcuni
interessanti siti.
Questo, ad esempio, è un sito interamente dedicato ai film ed alla produzione
televisiva iraniana: Iran media. Ed è qui che troviamo informazioni e notizie su uno dei
pochi registi iraniani che hanno acquistato fama in occidente: Abbas Kiarostami.
Lo vedete, dietro di me, mentre riceve la palma d'oro all'ultimo festival
di Cannes.
Il film che ha vinto al festival di Cannes, "Il Sapore della Ciliegia",
e che fino a poco tempo fa era ancora in programmazione nelle sale cinematografiche
italiane, era stato fortemente ostacolato dalla censura iraniana.
L'Iran, come è noto, è una teocrazia dove il potere religioso
esercita un forte controllo su tutta la vita sociale: dal modo in cui le donne devono
andare vestite sino al comportamento sul posto di lavoro che deve rispettare i dettami del
Corano.
Il successo
internazionale, tuttavia, come si racconta in questa pagina web, ha costretto il governo
ad autorizzare la pubblica diffusione del film di Kiarostami.
Uno dei film di Kiarostami, "Close up", di cui avete appena visto un
frammento, narra la storia di un uomo della strada che, per conquistare una ragazza, fa
finta con lei e con la sua famiglia di essere un altro regista piuttosto noto in Iran:
Mohsen Mahkmalbaf.
Questa è la
pagina web di quest'autore meno conosciuto di Kiarostami e che, tuttavia, è stato visto
in Italia con il suo ultimo film: "Pane e fiore".Concludiamo su questa
pagina, dall'iconografia decisamente araba, dedicata ad un grande attore della
cinematografia iraniana, Vosughi: come si intuisce da queste foto è un po' un sex simbol,
per questo paese così austero, dove la libertà d'espressione della donna è ancora tutta
da conquistare. |