Inviati del 22 gennaio 1998
La rete del futuro
di Michele Alberico
Come sarà la rete del domani? Se lo chiedono in molti e c'è già chi studia e lavora
per il network del futuro. Due sono le iniziative che si contendono le prime pagine dei
giornali. Si chiamano Internet2 e Next Generation Internet. Due consorzi tutti
statunitensi che tentano di reinventare la rete tornando al punto in cui tutto è partito.
L'università e le agenzie governative.
Tanto per cominciare perché reinventare la rete? Beh perché
anche se l'internet commerciale continua ad espandersi i problemi e le aspettative legate
a questa espansione cominciano ad farsi sempre più pressanti. Internet fu originariamente
ideata per resistere anche ad un attacco atomico ma quanto reggerà ad un afflusso di
massa?
La domanda iniziò a farsi pressante qualche anno fa tanto che qualche ayatollah della
rete aveva già previsto la sua prematura scomparsa sotto il peso di milioni e milioni di
connessioni. Ma se la rete è ancora qui tuttavia alcuni dei sogni e degli scenari aperti
dalla telematica sembra proprio che questa rete non sarà i grado di realizzarli. Sto
parlando del sogno della telemedicina, dell'educazione a distanza e del sogno delle teche
digitali.
I membri dell'I2 e del NGI sostengono di voler ripetere il successo di Internet 1, come
già la chiamano, e di sviluppare quegli scenari che oggi sembrano impossibili,
sviluppando un prototipo da vendere in seguito all'industria per una rapida e veloce
diffusione. Ma che rapporto c'è tra I2 e NGI? Tecnicamente nessun rapporto diretto e
benchè gli scopi siano superficialmente assimilabili esiste una discriminante
fondamentale tra i due progetti. Il primo, l'I2, è un consorzio accademico il secondo,
l'NGI, è un consorzio governativo. Tenete bene a mente questa differenza.
Ma vediamo nel dettaglio i due progetti.
I2 è uno sforzo consorziale di più di 100 università ma include come partecipanti
anche organizzazioni no profit, alcune agenzie governative e alcune imprese private. La
missione del gruppo di I2 è quella di aiutare a sviluppare e far operare applicazioni di
rete avanzate e servizi connessi al settore dell'educazione superiore. Il progetto si
interessa anche di migliorare la disponibilità di velocità dei servizi e delle
applicazioni della nuova Internet.
Pensate infatti che I2 dovrebbe operare a una velocità di circa 2.4 gigabit per
secondo. Se si considera che i modem più veloci in commercio raggiungono la velocità di
56Kbit per secondo si ha un'idea delle potenzialità aperte da questa iniziativa. La nuova
Internet userà punti di accesso a gigabit (gigaPOP) capaci di instradare pacchetti di
dati ad altissima velocità. Un numero tra i 20 e i 30 GigaPOP dovrebbe essere installato
entro la fine dell'anno. L'architettura a GigaPOP potrebbe eventualmente facilitare
l'interconnettività con provider commerciali che vendono accessi ad alta velocità. Ma
l'enfasi data al progetto va ben oltre la questione della velocità. Questo trafiletto
sulla home page di I2 recita:
"I2 garantirà nuove funzioni di rete attraverso
differenti livelli di servizio. Un servizio qualitativamente superiore spingerà gli
sviluppatori di software a migliorare le applicazioni attuali e a crearne altre
precedentemente ritenute impossibili"
Tra le applicazioni che i membri dell'I2 si aspettano di vedere realizzate ci sono:
- tecniche digitali in grado di trasmettere informazioni audio video ad alta fedeltà;
- ambienti collaborativi che permettano la costruzione di veri e propri laboratori
virtuali, con strumentazione remota e possibilità di registrare e rivedere le sessioni;
- applicazioni per discussioni in tempo reale in video, audio, testo, una concezione
arricchita della teleconferenza;
- ambienti immersivi che permettano la collaborazione in 3D;
- telemedicina, incluse diagnosi a distanza e monitorizzazione a distanza del paziente;
- costruzione di supercomputer virtuali attraverso la connessione di diversi computer.
Passiamo ora all'altro consorzio. La NGI nasce invece come espressione diretta delle
ricerche sulle reti della National Science Foundation (il cnr americano) e con il
patrocinio ufficiale del governo degli Stati Uniti. Il progetto vede coinvolti infatti
oltre alla citata NSF, la DARPA, la NASA, il Dipartimento della Difesa e il Dipartimento
dell'Energia). L'NGI seleziona i propri partner "that will keep the United States at
the cutting edge of the information and communications technologies."
L'NGI ha tre scopi:
- promuovere la sperimentazione di tecnologie di rete della nuova generazione come
videoconferenza ad alta qualità;
- costruire una rete di nuova generazione che connetta almeno 100 università e laboratori
nazionali a una velocità 100 volte superiore a quelle dell'Internet di oggi e almeno 10
istituzioni a una velocità 1000 volte superiore;
- promuovere lo sviluppo di nuove applicazioni che riguardano importanti obiettivi
nazionali.
Questo
articolo della rivista techweb riporta una notizia su cui vale la pena di soffermarsi.
Sembra infatti che il Dipartimento della Difesa statunitense appoggi la ricerca di queste
nuove tecnologie di rete pensando alle loro possibili applicazioni militari.
Più specificamente sembra che i militari stiano cercando di elaborare un sistema in
grado di raccogliere informazioni da una rete capillare di sensori ad alta risoluzione,
che sia quindi in grado di processare automaticamente i dati ricevuti e di distribuire in
tempo reale le informazioni tra i combattenti. Quella che un documento dell'NGI descrive
come la necessità di raggiungere una "conoscenza dominante del campo di
battaglia" che darebbe all'esercito statunitense un vantaggio strategico
significativo in ogni conflitto armato. |