Inviati del 12 gennaio 1998
Centri Commerciali
di Giampiero Moncada
Il Natale 1997
sarà ricordato, probabilmente, come quello in cui Babbo Natale si è appropriato di
Internet. Numerosi siti, soprattutto americani ma organizzati per fare consegne in tutto
il mondo, Italia compresa, hanno messo in linea un assortimento quasi sconfinato di
articoli da regalo e oggetti di tutti i generi.
Tra quelli che
hanno avuto maggiore notorietà c'è senz'altro il sito di e-christmas, che ha goduto del
supporto del gigante mondiale dell'informatica, Microsoft, ma iniziative analoghe ce ne
sono più d'una.
Per vendere prodotti su Internet, comunque, non c'è bisogno di aspettare il Natale. Il
commercio sulla Rete è fra le attività più frequenti. Tanto che il problema vero di chi
vuole usare Internet per vendere i propri prodotti (e sono veramente tanti!!!) è quello
di farsi notare.
Dopo aver costruito un sito, disegnato con gusto e in cui i prodotti sono presentati
bene, fare l'ordine è semplice, si può scegliere il sistema di pagamento più comodo e
così via, come si fa a farci capitare dentro il più alto numero di visitatori possibile?
Certo, ci
sono i motori di ricerca che orientano i cibernauti. Ma non non basta. Per realizzare un
numero di visite significativo si dovrebbe supportare la presenza su Internet con altre
forme di comunicazione. Per esempio la pubblicità sui media tradizionali (stampa, radio,
tv).
Ma questa, in genere, è troppo costosa. Ecco, quindi, che nascono i mercati virtuali:
i centri commerciali del ciberspazio. Con la stessa filosofia del centro commerciale che
conosciamo, quello che riunisce un certo numero di negozi che vanno dal supermercato al
negozio di scarpe a quello di elettrodomestici, in un'unico ambiente vengono accostate le
vetrine dei più disparati generi merceologici.
I vantaggi: risparmiare sulle spese di pubblicità e di organizzazione generale, come
in un condominio, e fare pubblicità in comune, con un ovvio abbattimento dei costi.
Questo nel mondo reale. Su Internet non è molto differente.
E' vero che non si deve camminare fisicamente per
andare da un posto all'altro; da un sito all'altro. Ma è difficile anche solo sapere
dell'esistenza di un sito che, magari, ci può interessare.
E spesso non abbiamo a portata di mano l'indirizzo web o abbiamo dimenticato di
segnarlo nei bookmarks, la lista dei siti che visitiamo abitualmente. Ecco, quindi, il
centro commerciale virtuale, che si promuove con tutti i mezzi e riesce a farsi ricordare
meglio dal grande popolo di Internet. Esserci dentro significa farsi vedere da un maggior
numero di persone. E, quindi, aumentare le possibilità di vendere.
Il pubblico può decidere di andare in un centro commerciale perché deve comprare una
cosa specifica, ma poi vede anche le altre vetrine e, magari, gli viene voglia di comprare
qualcos'altro. In ogni caso, senza girare troppo, si ritrova a portata di mano più o meno
tutto quello che gli serve.
Ad averne i maggiori vantaggi sono, com'è facile immaginare, le piccole società. I
produttori di articoli cosiddetti di nicchia, cioè rivolti ad un pubblico ristretto ma
affezionato. Per esempio i prodotti alimentari di pregio; i dolci artigianali; il vino o
l'olio pregiato. Ma anche i libri per amatori, che non vale la pena di distribuire in
tutte le librerie.
In questo modo, come vediamo nel sito di
Stelnet, anche la mozzarella della Campania può essere vendute agli americani o ai
finlandesi.
E così il limoncello di Sorrento, la liquirizia calabrese o la frutta martorana, i
dolci di mandorle fatti in Sicilia. Mostrare un catalogo sul web, naturalmente, non basta
per concludere una vendita. I prodotti devono essere, poi, consegnati all'acquirente e,
soprattutto, pagati.
E questo è un altro servizio che i centri commerciali virtuali offrono, quando sono
bene organizzati, ai propri clienti; cioè ai negozi che ne fanno parte. Gestiscono,
cioè, tutte le procedure per effettuare l'ordine, per spedire la merce (soprattutto
all'estero e se si tratta di prodotti deperibili), e per incassare i soldi.
Un suggerimento: se si vuole cercare qualche centro commerciale virtuale in giro per il
mondo, le parole giuste da inserire in un motore di ricerca sono "virtual mall". |