Dalla TV alla rete RAI Educational

Inviati del 9 dicembre 1997

Home banking

di Giampiero Moncada


Home banking: per risparmare il 30% di vita

Wells FargoGli americani hanno calcolato che circa un terzo della vita di un cittadino medio viene trascorso aspettando in fila: per richiedere un documento, per acquistare un biglietto a teatro, per fare un versamento in banca.

Molte di queste cose si potrebbero fare, ormai da tempo, tramite un computer. Ma in alcuni casi ci sono delle forti resistenze. Perché qualcuno non si fida del mezzo telematico: per esempio le banche.

Servizi on line della Wells FargoE' quello che si chiama home banking, ovvero la banca a casa: anziché recarci in banca, è la banca che viene in casa. E quando diciamo casa intendiamo dire qualunque posto in cui un correntista disponga di un computer e del solito modem collegato alla linea telefonica. Tramite l'home banking è possibile effettuare ordini di pagamento, chiedere l'estratto conto o vendere e comprare titoli e azioni.

Insomma, si può fare tutto quello che non richiede il passaggio di qualcosa di fisico; come, invece, quando si richiede un libretto di assegni. Anche se in alcuni casi è già possibile prenotare il carnet e riceverlo, poi, a casa propria con un fattorino.

Ora in Italia ma prima negli Usa

Security First Network BankIn Italia solo da poco tempo, si può dire da qualche mese appena, esistono servizi di autentica banca telematica tramite Internet. Mentre negli Stati Uniti la Security First Bank è stata forse la prima banca virtuale del mondo. Una banca, cioè, che esiste solo su Internet, ma svolge tutti i servizi delle banche tradizionali.

Il sito è stato progettato in modo da far sentire il visitatore in un ambiente a lui familiare: cioè in una banca vera; con una sala centrale piena di sportelli ai quali ci si rivolge per chiedere di fare una determinata operazione. Anziché muoversi fisicamente e camminare per la stanza, ci si muove con il mouse e si clicca sull'impiegato che ci interessa: il consulente finanziario, l'addetto alle operazioni di sportello per pagare una bolletta telefonica, un suo collega per chiedere le quotazioni di una valuta straniera e così via.

La diffidenza: Rete poco sicura e siti inutili

Banca Commerciale ItalianaIn Italia c'è stata molta diffidenza nei confronti di Internet. Un po' da parte di tutti, ma in particolar modo dal mondo bancario, che ha sempre considerato la Rete poco sicura per le transazioni finanziarie.

Beninteso, un sito su Internet ce l'hanno da tempo ormai quasi tutti. Ma si tratta quasi sempre di semplici depliant elettronici: si trovano le informazioni sulla storia della banca, il suo capitale sociale; se va bene gli indirizzi degli sportelli e, nei casi più fortunati, qualche servizio informativo gratuito, come le quotazioni delle valute o il collegamento con la borsa valori.

Insomma ben poco, rispetto a quello che si può intendere per banca virutale.

L'esperimento Ipacri e Casse di Risparmio

MediobancaA fare da apripista sono, ora, le Casse di Risparmio; ovvero gli istituti di credito più piccoli, e presenti, di solito, su un territorio locale.

Logo CariploPochi sanno che è stato proprio dalle casse di risparmio che è nato uno dei servizi tecnologici che in Italia funziona forse meglio che altrove: il bancomat. Siamo fra i pochi paesi in cui con il tesserino magnetico della propria banca si può ritirare contante da uno sportello di qualsiasi altra banca.

Questo perché una società specializzata, l'Ipacri, nata per gestire servizi informatici per le Casse di Risparmio, doveva risolvere il problema dei loro correntisti che, una volta fuori della propria zona, non potevano trovare facilmente uno sportello della propria banca.

Banca SellaOra l'Ipacri ha sviluppato un sistema il cui livello di sicurezza è stato testato e sembra avere dato già buoni risultati, che potrà essere adottato da tutte le casse di Risparmio che ne faranno richiesta.

IpacriTra le prime ad offrire un servizio di vero home banking sono apparse sul mercato la Cariplo, che non è più esattamente una banca locale, e, con meno clamore, la Cassa di Risparmio di Firenze, che ha sviluppato un sistema proprio. C'è, poi, una piccola banca locale, la Banca Sella, che sta accompagnando il suo programma di sviluppo nel territorio con un sito Internet nel quale è perfino possibile aprire un conto corrente direttamente on line.

Sulla Rete anche il mutuo di casa

Ma molte altre stanno arrivando, con l'intento di mettere sul web, la grande ragnatela di Internet, i servizi che interessano di più il cliente, ma anche quelli che rendono di più alla banca, come la possibilità di investire on-line o di richiedere un mutuo per l'acquisto di una casa.

Credito BergamascoA convincerli ad accelerare l'avvio di queste iniziative sono stati, da un canto lo sviluppo tecnologico dei sistemi di sicurezza (per cui oggi è molto più sicuro trasmettere via Internet anche comunicazioni delicate), ma ci sono state, d'altra parte, anche le inchieste di mercato, secondo le quali gli italiani sarebbero ben contenti di fare dalla propria scrivania tutte quelle operazioni per le quali si deve solitamente andare allo sportello. E, contrariamente a quanto pensavano convinti i dirigenti degl istituti di credito, preferiscono il computer al telefono.

Creberg cashInsomma, ancora una volta gli italiani hanno voluto sorprendere e dimostrare di essere già pronti e disponibili alla tecnologia, quando questa è utile. C'è il rischio che succeda com'è già successo con i telefonini: un successo al di sopra di ogni aspettativa.

Per adesso potremo utilizzare Internet per gestire il conto corrente e far qualche acquisto, ma stiamo tutti aspettando che si possa anche fare la dichiarazione dei redditi e pagare le tasse pigiando qualche tasto sul computer: forse non si pagherà meno, ma faremo meno file.

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