Inviati del 28 novembre 1997
GSM su Web
di Giampiero Moncada
Quante volte ci siamo sentiti dire che da un telefono cellulare ci si può collegare
con Internet? C'è perfino chi ha esso in commercio un telefonino Gsm che si apre e
diventa un minicomputer palmare, con il quale possiamo spedire e ricevere posta
elettronica, ma anche navigare sul web.
Beh, lasciamo perdere quanto ci costa
rimanere collegati qualche quarto d'ora a tariffa da cellulare, e quanto sia scomodo,
magari mentre si è in viaggio, tenere insieme il telefonino, un computer portatile e la
scheda speciale che da sola costa più del telefonino. Ma la parentela tra Internet e
telefonino, soprattutto se Gsm, è molto stretta. E pochi sanno che anche Internet può
essere utilizzata per entrare in contatto con un cellulare.
Vediamo, ad esempio, un servizio che su Internet pochi conoscono ma risulta utilissimo
e, soprattutto, molto economico: la trasmissione di Short message. Sms, cioè Short
message service, è un servizio che viene offerto da quasi tutti gli operatori di
cellulari Gsm, e che consiste nella possibilità di inviare ad un abbonato un breve testo
che compare sul display del su telefonino. Normalmente questo servizio ha un costo, anche
se di solito non molto alto: si parla di qualche centinaio di lire e, in qualche caso, di
un abbonamento per essere abilitati sia per ricevere che per trasmettere i messaggi.
Ma quello che, forse, è considerato il
limite più fastidioso è il fatto di dovere seguire una procedura piuttosto complessa e,
inolte, utilizzare la tastiera numerica per scrivere un testo: con ciascun tasto numerico
si possono digitare almeno tre lettere a seconda di quante volte di seguito lo si pigia.
Per molti questa è un'operazione decisamente scomoda.
Alcuni siti Internet, invece, consentono di inviare i messaggi direttamente dal proprio
computer, riempiendo una maschera in cui si inseriscono il numero del cellulare a cui
vogliamo mandare il messaggio, il testo del messaggio e la propria e-mail. Dopo di che si
clicca sul tasto "invio" e il messaggio viene inviato a destinazione.
Il vantaggio è che tutto si svolge in maniera molto
semplice, digitando direttamente sulla tastiera del computer, più familiare rispeto a
quella del telefonino. E, soprattutto, non viene a costare nulla: l'introito di chi
gestisce servizi di questo tipo è dato, di solito, dalla pubblicità che inseriscono nel
sito. E, inoltre, si possono spedire messaggi a cellulari di tutto il mondo. Svantaggi?
Qualcuno. Per esempio la scarsa affidabilità: succede spesso che il messaggio non arrivi
o che arrivi dopo qualche ora o, addirittura, dopo più di un giorno. Ma, come si dice,
"a caval donato non si guarda in bocca". Se si vuole qualcosa di più affidabile
esistono anche dei servizi a pagamento. Che si possono anche pagare on line, con la solita
carta di credito.
Affidabili, ma più economici, i
servizi che alcune società riservano ai propri abbonati. Come avviene, per l'Italia, nel
caso di Omnitel. Nel suo sito, oltre ai consueti servizi informativi sul tipo del depliant
elettronico, è possibile accedere da qualche tempo anche ai servizi interattivi. Si
possono mandare Short message agli altri abbonati Omnitel e richiedere le informazioni sul
proprio conto, per verificare a quanto ammonta, nel momento in cui lo chiediamo, la nostra
bolletta telefonica. Naturalmente, vista anche la natura riservata dei servizi, è
necessario registrarsi ed ottenere una password, senza la quale non si ottengono le
informazioni e non si possono usare i servizi gratuiti. La registrazione avviene nel modo
tradizionale, riempiendo la consueta scheda sul web; mentre la password viene comunicata
sul telefonino: naturalmente come short message. Cioè come messaggio che compare sul
display.
Insomma, è proprio vero che, come dice Negroponte, ormai si "vive digitali".
Quando comunichiamo è sempre più difficile capire quale mezzo si sta usando: il
telefonino, Internet, il satellite, il videoweb. Tutti i media, ormai, stanno integrandosi
progressivamente, fino a formare un unico mezzo di comunicazione, fatto di bit. |
|