Dalla TV alla rete RAI Educational

Esperti del 28 novembre 1997

Riviste scientifiche on line

a cura della redazione di www.galileonet.it esci da MediaMente


Buon giorno e bentornati alla nostra rubrica scientifica. Nella scienza, comunicare è importante quanto scoprire. Allora, come fanno i ricercatori a sapere cosa studiano i loro colleghi sparsi nei laboratori di tutto il mondo? Spesso lo leggono. Lo leggono su giornali un po' speciali, che di solito non trovate nelle edicole e che servono proprio per rendere noti i risultati dell'attività scientifica.

Oggi vogliamo parlare di queste riviste specializzate, di come funzionano e di come, anche in questo settore, Internet ha portato una ventata di novità.

Dicevamo che pubblicare i risultati di una ricerca è importante quanto ottenerli. Non basta avere in mano una scoperta, bisogna che i vostri colleghi lo sappiano e che vi rendano il merito di averla fatta. Pensate che vi sono scienziati che hanno perso il premio Nobel solo perché i loro lavori non erano abbastanza conosciuti. Insomma, una ricerca scientifica esiste solo se è pubblicata su una rivista specializzata, se poi la rivista è importante, ancora meglio.

Le riviste specialistiche sono diventate l'organo ufficiale di comunicazione tra gli scienziati 250 anni fa. Allora, i membri della Royal Society di Londra scelsero il giornale Philosophical Transaction per comunicare i risultati del loro lavoro.

Ma proprio perché sono uno strumento professionale così importante, prima di pubblicare un articolo questi giornali richiedono qualche garanzia in più dei giornali normali. Ecco perché hanno adottato un meccanismo di controllo apposito: la cosiddetta peer review. Vediamo come funziona.

Ogni articolo candidato alla pubblicazione deve superare una specie di esame. A giudicarlo sono un gruppo di specialisti del settore di ricerca a cui si riferisce il lavoro. L'identità di questi giudici deve restare sconosciuta all'autore e solo dopo l'approvazione l'articolo viene pubblicato.

Tutto il procedimento è piuttosto lungo. Prima che un articolo sia veramente stampato passano mesi, a volte addirittura anni. Ed ecco dove entra in gioco Internet.

The Journal of High Energy Physics

Infatti, qualche mese fa è nata la prima rivista specializzata pubblicata in rete. Si chiama The Journal of High Energy Physics esci da MediaMente. Il nome è inglese, ma la rivista è nata in Italia, a Trieste. Ogni fase della pubblicazione, dall'invio degli articoli fino alla loro pubblicazione finale viene gestita automaticamente attraverso la posta elettronica e il Web.

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Risultato: il tempo di pubblicazione di un articolo è sceso a circa un mese. E non solo. L'abbonamento a una rivista specialistica tradizionale, su carta, costa decine di migliaia di dollari all'anno. Molto, soprattutto per gli scienziati dei paesi poveri. La rivista on line invece è diffusa gratis. torna a inizio pagina