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Navigazione del 21 novembre 1997

La tradizione tuareg

di Tommaso Russo


Tuareg con cammelloI tuareg, gli uomini blu, sono avvolti da un'aura di leggenda per il mondo occidentale, anche grazie a romanzi come "Tè nel deserto" di Paul Bowles, da cui è stato tratto l'omonimo film di Bertolucci.

Eppure chi si imbatte, realmente, in questo popolo, viaggiando nelle zone desertiche del Sahel, nell'Africa del nordovest, resta colpito dalla raffinatezza estetica e culturale di questa civiltà, molto lontana dal classico clichè dell'esotismo.

Le loro abitudini di nomadi, li portano a viaggiare, traversando le zone desertiche che si trovano ai confini del Burkina Faso, del Niger, del Mali e dell'Algeria.

Un pastore tuareg munge le sue caprePochi sanno, tuttavia, che fino a qualche mese fa gli uomini blu sono stati al centro di una sanguinosissima guerra con tutti e quattro i paesi che sono soliti attraversare nelle diverse stagioni dell'anno.

Questo sito è dedicato alle loro tradizioni, prima che fossero sconvolte dalla guerra.

Territorio abitato dai TuaregUno dei motivi per cui i tuareg entrano in contrasto con le etnie dei paesi che visitano, nelle loro migrazioni, deriva proprio dal loro nomadismo. Anche se trascorrono una parte dell'anno in ognuno dei quattro paesi della zona del Sahel, i tuareg si sentono di rispondere solo alle proprie leggi e questo ha causato numerosi conflitti.

In questo sito, troviamo una descrizione di come i tuareg hanno reagito allo scatenarsi della guerra, che, solo da qualche mese, ha trovato una tregua.

Negli ultimi due anni, in effetti, la maggior parte dei civili si è rifugiata in campi profughi, in Niger ed in Burkina Faso.

Il ritorno agli accampamenti da cui i tuareg provengono è molto lento e difficile. In particolare sarà poi molto duro, per i tuareg, ricostruire le modalità di vita precedenti alla guerra.

I Tamasheq del MaliIn questo sito troviamo una grande quantità di indicazioni sulla loro musica, sulla poesia orale e scritta e sulla lingua di questo popolo: un patrimonio culturale che rischia di andare perduto.

Come nel caso dei tuareg, Internet, può funzionare come una cassa di risonanza per situazioni di crisi nelle più diverse parti del mondo.

Questo sito è, al contrario, un esempio di come sulla rete può anche essere perpetrato un atteggiamento un po' anacronistico nei confronti delle tradizioni di altri popoli. L'autore, dopo aver descritto le usanze dei tuareg, invita tutti i navigatori a pregare perchè questo popolo si converta rapidamente al cattolicesimo e rinunci alle sue credenze religiose pagane. Una nuova forma di missionarismo, in rete.

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