Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento del 21 novembre 1997

Radio DAB
(Digital Audio Broadcasting)

di Enrico Ferrari


Sono passati poco più di cento anni da quando Guglielmo Marconi trasmise il primo segnale radio che venne rilevato ad un chilometro e mezzo di distanza. Si inaugurava così la radiotelegrafia moderna e si apriva la strada per quello che sarebbe diventato il più popolare mass media fino ad oggi conosciuto.

Bing Crosby Jr. Juke Box 1938 78 RPMLa radio ha avuto uno sviluppo rapidissimo, anche a causa del suo uso decisivo durante la seconda guerra mondiale: non solo aerei, navi ed eserciti avevano nella radio un alleato potente, ma era anche il mezzo di propaganda preferito dai regimi totalitari che in quegli anni si erano formati.

Pensiamo ai discorsi di Mussolini, che venivano trasmessi in diretta con uno spiegamento di mezzi per allora modernissimi, ma è soprattutto nella Germania nazista che la radio diventò il primo vero mass media: dieci milioni di tedeschi già nel 1938 possedevano un apparecchio radiofonico.

Oggi la radio, dopo aver conosciuto un periodo di crisi, registra forti incrementi d'ascolto: l'ultima indagine AudioRadio rileva che nel 1996 il numero medio quotidiano degli ascoltatori è arrivato a quasi 34 milioni con un incremento del 3% rispetto l'anno precedente.

Un vecchio microfono radiofonicoMa facciamo un passo indietro. Sin dagli inizi, già negli venti, si è cercato di rendere la radio uno strumento portatile: nonostante le dimensioni voluminose delle radio dell'epoca, queste venivano installate anche nelle automobili, dando vita alle prime ingombrantissime autoradio.

L'autoradio è una invenzione soprattutto americana: arrivano infatti dagli USA le prime immagini di gigantesche automobili che percorrono autostrade senza fine e all'interno, immancabile, una autoradio con i grossi tasti.

Si tratta di una applicazione che riflette dei cambiamenti culturali: l'automobile da status symbol diviene un oggetto di massa che consente a tutti di muoversi liberamente. La radio installata in auto rappresenta una estensione di questa libertà. Il mito del viaggio e dell'indipendenza poteva finalmente avere una colonna sonora continua grazie all'autoradio.

Radio modello Braun - 100B Proprio grazie alle autoradio il mezzo radiofonico conosce una seconda giovinezza: nascono le radio libere e l'affollamento dell'etere si fa sempre più intenso, arrivando ai livelli di oggi dove le stazioni si contendono spazi sempre più ristretti e spesso sovrapposti. Oggi è praticamente impossibile "agganciare" una sola stazione, ad ogni svolta o dopo pochi chilometri inevitabilmente la stazione viene cancellata da un segnale più forte.

Le vecchie autoradio di qualche anno fa avevano una manopola per passare da una stazione all'altra: oggi i moderni apparecchi adottano una sintonia elettronica che permette di trovare la frequenza centrata con altissima precisione: alcuni accorgimenti come la sintonia automatica fanno sì che l'autoradio possa bloccarsi sul segnale più forte, facilitando quindi la ricerca dei canali.

Grafico relativo al sistema RDSUna delle innovazioni più importanti degli ultimi anni è l'invenzione dell'RDS, il Radio Data System, uno standard europeo che consente di trovare facilmente la stazione cercata anche se non si sa la frequenza e di tenerla agganciata durante i lunghi viaggi.

Facciamo l'esempio che non sappiate su quale frequenza nella vostra città si trovi uno dei canali radiofonici RAI: l'RDS consente di visualizzare sul display della radio il nome delle stazioni man mano che si effettua la sintonia, appena comparirà la scritta "RAI" si è sicuri di essere sulla stazione cercata.

L'RDS è un sistema che consente di inviare un codice digitale insieme alla normale trasmissione radio: l'autoradio predisposta lo riconosce e lo visualizza sul display, ma l'RDS - anche se quella descritta è la funzione più usata - fa molto di più.

Automatic Radio - B44 Tom Thumb Bike RadioL'RDS ad esempio può pilotare il TP, il Traffic Program: viene inviato un codice speciale nel caso di bollettini sul traffico ed in questo caso l'autoradio si sposta automaticamente sulla trasmissione del notiziario. Oppure può inviare messaggi continui sul display, che oltre al nome della stazione radio possono essere avvisi d'emergenza o pubblicità testuali.

Ma l'RDS dovrebbe risolvere il grande problema di ritrovare la frequenza quando si viaggia: quando si è ad esempio in autostrada, la stessa stazione radio utilizza diverse frequenze a seconda della zona in cui ci si trova, questo perché i network radio nazionali non trasmettono con la stessa frequenza su tutto il territorio, ma la cambiano a seconda del trasmettitore locale.

Ebbene se l'RDS è attivo e state sentendo una radio che supporta il sistema, l'autoradio cambierà frequenza automaticamente man mano che ci si sposta, seguendo la frequenza della stazione in quella zona, se presente. Tutte le più grandi stazioni radio nazionali utilizzano l'RDS.

Un ricevitore progettato per Radio DABPurtroppo l'RDS è un sistema che si basa sulle tradizionali trasmissioni radio, e non può quindi evitarci i disturbi ed i fruscii che caratterizzano tutti i canali: la vera rivoluzione si avrà solo con l'introduzione del DAB, il Digital Audio Broadcasting, un sistema di radio digitale che anche la RAI sta sperimentando.

Il DAB offre la qualità del CD anche in presenza di disturbi, riflessioni ed interferenze tipiche dell'ascolto in movimento, come appunto avviene quando si ascolta l'autoradio, e quindi significa una purezza di suono assoluta.

Radio DABIl confronto con la radio come siamo abituati a sentirla oggi è senza paragoni: sentite la differenza in questa prova su strada effettuata dal centro ricerche RAI di Torino.

Ma la radio del futuro, anche grazie al DAB, sarà una fusione di diversi media: l'audio non risiederà più sui tradizionali supporti, bensì su un unico computer in formato digitale, in modo da rendere agli utenti in tutte le forme creative e tecniche trattabili grazie al computer.

Quello che state vedendo e sentendo non è un video, è un frammento di radio multimediale: i codici digitali del suono rimandano alle immagini ed alle descrizioni testuali sullo schermo. Il concetto è quello dell'ipertesto, solo che in questo caso è l'audio che pilota i rimandi ai vari argomenti, saltando, come in questo caso, fra diversi autori e generi.

puntate
torna a calendario
torna a tematiche
search

back

home page

Apparecchiature per Radio DABCon il sistema DAB , che la RAI sperimenta da 4 anni in Valle d'Aosta, non si perderà più la propria stazione preferita, e si potrà andare dalla Lombardia alla Sicilia senza perdere nemmeno per un istante il canale selezionato.

La radio quindi lungi dall'essere un elettrodomestico da buttare via sta mutando forma e contenuti; sarà senza dubbio un protagonista del nostro mondo digitale di domani, ma nel presente ha ancora un significato profondo e non c'è bisogno di essere dei nostalgici per riconoscere al vecchio apparecchio di Marconi un fascino tuttora immutato.

torna a inizio pagina