Dalla TV alla rete RAI Educational

Inviati del 12 novembre 1997

Virus & MURST

di Gino Roncaglia


MURSTIl sito del MURST, il ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, rappresenta sicuramente uno degli sforzi più avanzati, nell'ambito della pubblica amministrazione, non solo di presenza in rete, ma anche di utilizzazione attiva della rete: si tratta di uno dei pochi casi, nel panorama italiano per la verità ancora piuttosto arretrato, in cui Internet è utilizzata non solo per fornire informazioni ma anche per rendere possibili operazioni.

E' così possibile, ad esempio, consultare gli archivi di tutti i professori e ricercatori universitari, di tutti i corsi di laurea disponibili nelle varie sedi universitarie, i bandi per i dottorati di ricerca, e così via.

Ma è anche possibile compilare direttamente in rete richieste di finanziamento di progetti scientifici e di ricerca; si tratta del cosiddetto cofinanziamento, e chi lavora in ambito universitario sa che si tratta di uno dei veicoli principali di finanziamento del lavoro di ricerca in Italia.

Proprio a questo proposito, tuttavia, va segnalato un "infortunio" recente e di un certo rilievo; un infortunio che va rilevato anche perché può rivelarsi potenzialmente pericoloso per gli utenti.

Cosa è successo? in parole povere, è successo che proprio uno dei documenti di istruzioni per la compilazione di queste domande, un documento relativo al famigerato 'modello B' che era accessibile partendo da questa pagina, conteneva un virus di tipo un po' particolare, in grado di pregiudicare l'uso di Microsoft Word, il più diffuso programma di videoscrittura. Ecco che un'iniziativa che, superati un po' di problemi di adattamento iniziali, poteva semplificare almeno in parte le micidiali procedure burocratiche ministeriali, ha invece complicato non poco la vita di parecchi utenti.

Qual era il virus incriminato? Non si trattava di un virus "normale", ma di un virus di concezione piuttosto recente, non pericolosissimo ma assai subdolo, un cosiddetto "virus macro" collegato, appunto, a documenti realizzati con Microsoft Word. Un virus macro non fa danni irreversibili, ma può complicare molto l'uso dei programmi, e può passare da Win a Mac.

Nel caso della pubblica amministrazione, i guai non vengono mai da soli… ed ecco che dopo aver attecchito sul sito del ministero dell'Università, un virus macro è andato a finire anche sul sito del Ministero AAEE.

Ministero degli Affari EsteriIl Ministero degli esteri aveva pensato, del tutto a ragione, che fosse utile inserire sul proprio sito il bando delle borse di studio per l'estero. Accanto al bando, come vedete, si trovano i modelli da compilare, e per semplificare la vita degli utenti il Ministero ha pensato di rendere disponibili questi modelli anche in formato Winword. Anche in questo caso, però, il file in questione, che si può scaricare da questa pagina, era "infetto" da un virus Macro.

Questi casi suscitano una raccomandazione ovvia: è bene rendere disponibile su Internet anche documenti e modelli da scaricare; occorre però che chi lo fa controlli sempre, prima di inserire un documento in rete, che esso sia "pulito".

Ma in che modo possono difendersi gli utenti? Per fortuna ci sono dei rimedi: programmi antivirus efficaci contro i macrovirus sono ad es. F-prot e Vscan della McAfee; un altro trucco utile è usare notepad per aprire i file DOC scaricati dall'esterno.

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