Esperti del 12 novembre 1997
Nomadi-stanziali: 1. Nomadismo psichico
di Antonio Caronia
Un altro paradosso della rete: da una parte il massimo dell'immobilità, il corpo fermo
su una sedia, solo le mani che si muovono sulla tastiera e gli occhi che scorrono il
monitor; dall'altra il massimo della mobilità, la possibilità di entrare in contatto,
nella stessa manciata di minuti, con persone e situazioni lontanissime nello spazio fisico
ma presenti tutte insieme nello spazio virtuale della comunicazione telematica.
Le parole che si usano per descrivere
questa situazione della comunicazione in rete sono state tutte prese a prestito
dall'esperienza dello spostamento fisico.
Si "naviga" in rete, ci si "sposta" da un sito all'altro del WWW,
da un newsgroup a un altro, dall'una all'altra situazione del ciberspazio. Si parla
di "nomadismo" mentale, di nomadismo psichico, come se la posizione fissa del
corpo fosse meno importante della mobilità della mente, della possibilità di fare
esperienze mentali e comunicative diverse eppure compresenti.
Si tratta di una metafora, certamente: il nostro corpo non si muove ma è come se si
muovesse, come se venisse stimolato da percezioni, da comunicazioni, da esperienze
eterogenee. Come tutte le metafore, la metafora del nomade telematico coglie un aspetto
della realtà, ma forse se viene spinta troppo in là è ingannevole, forse ci illude che
ci sia qualcosa che forse non c'è, ci fa scambiare per sostanza una forma (neppure
definita) del comunicare in rete.
E poi, forse,
questo nomadismo non è neppure del tutto nuovo: non è sempre stata nomade la mente, non
si fanno da sempre viaggi meravigliosi (ma illusori) leggendo un libro o guardando un
quadro?
Eppure, se la figura del nomade psichico si è imposta come descrizione adeguata
dell'esperienza telematica, è perché coglie un aspetto davvero nuovo della situazione. |
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E questa novità, probabilmente, più che la mobilità in se stessa, è l'assenza di
un centro. L'uomo telematico è nomade non perché la sua mente si sposta (l'ha sempre
fatto), ma perché i punti fissi del suo spazio mentale non sono più fissi, perché
questo spazio non ha più un'organizzazione solida e certa ma è fluido, informe. La sua
navigazione è più una deriva che un viaggio con una meta. Forse, lui è più un naufrago
che un nomade. |
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