Dalla TV alla rete RAI Educational

Navigazione del 7 novembre 1997

Center for utopian studies

di Tommaso Russo


La cittā virtuale di Oceania
La cittā virtuale di Oceania, realizzata al computer
dall'architetto Jim Albea per l'Atlantis Project

Questa cittā del futuro, alle mie spalle, che sorge su un mare cristallino, per ora si trova solo dentro uno spazio vituale. Eppure secondo i suoi creatori, questa cittā, Oceania, presto potrā sorgere per davvero. Magari su un isola del mar dei Caraibi....

Ci troviamo di fronte ad un altro dei modi attraverso cui i moderni creatori di utopie sfruttano la rete.

Non esistono, d'altra parte, soltanto le cittā virtuali con i loro palazzi fantascientifici.

Alcune comunitā utopiche, infatti, si danno appuntamento in rete per portare avanti un progetto: creare, nel mondo reale, una societā utopica in carne ed ossa. E' il caso di Oceania, una comunitā marina ispirata al mito di Atlantide, rivisitato, naturalmente, in chiave cyber.

Center for utopian studiesIl sito da visitare per orientarsi dentro questo universo di utopie di ogni genere, alcune abbastanza folli, altre del tutto realizzabili, č questo: il Center for utopian studies.

In effetti, il concetto di utopia ha le sue radici nel 1500 con la teorizzazione di Tommaso Campanella e con quella di Tommaso Moro. La tradizione che nasce da questi due filosofi trova una sua concretizzazione in molti dei tentativi utopici descritti in questo sito.

"Et in Arcadia" di Nicolas Poussin

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A partire dall'iconografia, come in questo quadro di Poussin, le fonti della letteratura utopica sono esplorate da cima a fondo. Molti dei saggi presenti sono dedicati alla questione di come č facile che un'utopia si trasformi nel suo contrario: una distopia. E' il caso di quei progetti perfetti nel pensiero, che si rivelano disastrosi non appena si prova a realizzarli.

Qualcosa di simile secondo gli autori di questo saggio č accaduto al sogno americano ed al comunismo.

Le utopie che Internet genera saranno immuni da questo rischio?

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