Navigazione del 5 novembre 1997
City of the sun
di Tommaso Russo
La realtà virtuale può sviluppare le nostre capacità
creative?
C'è chi sostiene che i mondi virtuali non fanno altro che impoverire il nostro
rapporto con la realtà, imprigionandolo in schemi prestabiliti. La città virtuale che
visitiamo oggi, continuando il nostro viaggio alla ricerca delle utopie in rete, vuole
smentire questo pregiudizio.
Si chiama City of the Sun, la "Città del Sole", proprio come il filosofo
Tommaso Campanella aveva chiamato la sua città utopica alla fine del '500.
A differenza di molte altre simulazioni virtuali, questa città utopica non consiste
solo in un ambiente tridimensionale simulato. L'idea del suo fondatore, Luigi Taruffi, che
dirige un centro di ricerca sul virtuale a Parigi, è di far interagire ambienti reali e
virtuali. In questo senso dentro la città vi ritroverete davanti a strade e palazzi che
riproducono esattamente tutto quello che avviene nei loro modelli reali, in tempo reale.
Altri ambienti, invece, saranno completamente simulati dal computer.
Insomma sta a voi cercare di orientarvi in questa dimensione sospesa tra realtà e
virtualità.
Alle porte della città, proprio come nel libro di Tommaso Campanella, troviamo una
breve descrizione della comunità virtuale e dei suoi abitanti. Poi, basta cliccare sui
caratteri del titolo: "City of the Sun", per trovarsi di fronte ad una mappa
della città. Da qui possiamo scegliere dove andare: c'è un quartiere delle idee, un
quartiere dell'arte ed un quartiere dell'imprevisto, dove possiamo incontrare altri
navigatori e parlare con loro. |