Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento del 6 novembre 1997

Copyright

a cura della redazione di www.galileonet.it esci da MediaMente


U2 PopNel dicembre scorso qualcuno è riuscito a riprendere di nascosto gli U2 mentre registravano i brani che poi avrebbero suonato nel loro ultimo tour mondiale. Le immagini sono state diffuse immediatamente attraverso Internet, mandando su tutte le furie i responsabili della casa discografica della band di Dublino.

L'ultimo album degli OasisAltro gruppo musicale, stessi problemi. Anche i legali degli Oasis si sono infatti scagliati contro la rete. Alcuni fan dei cosiddetti eredi dei Beatles, avevano messo in rete loro immagini e suoni senza autorizzazione. Come conseguenza, hanno avuto 30 giorni di tempo per smantellare il loro sito.

Due vicende, quelle degli U2 e degli Oasis, che mostrano come le nuove tecnologie sollevino anche nuove questioni legali. Legate soprattutto al diritto d'autore.

Wright alias BasquiatNaturalmente le controversie sulla paternità di testi, musiche e opere d'arte in genere ci sono state anche in passato, ben prima che si diffondesse l'uso di Internet. E anche le più recenti e clamorose non hanno avuto niente a che fare con la telematica. Si pensi al film sulla vita del pittore Basquiat. Durante le riprese, il regista non ha potuto usare le immagini dei veri quadri di Andy Warhol perché non gli sono stati concessi i diritti.

Molti di voi ricorderanno anche la lunga polemica che ha coinvolto il nostro Al Bano e Michael Jackson, colpevole, secondo Al Bano,di aver copiato una sua canzone.

Jodie Foster in una scena di "Contact"Il caso più recente è comunque quello del film Contact, interpretato da Jodie Foster e diretto da Robert Zemeckis. Secondo il regista Francis Ford Coppola, la trama del film sarebbe stata copiata da una sua idea. Sarebbe stato lui il primo a pensare di rappresentare al cinema l'ipotetico incontro tra una donna scienziato e una civiltà extraterrestre.

Dunque le battaglie sul copyright non hanno niente a che vedere con Internet. Tanto che le prime leggi sull'argomento risalgono a due secoli fa. Quelle attuali stabiliscono che il diritto d'autore vale fino a 70 anni dopo la morte dell'artista. Se si utilizzano prima le sue opere, senza la necessaria approvazione, si è dei fuorilegge. Problemi di cui finora dovevano preoccuparsi solo gli editori e le case discografiche.

Ma l'avvento di Internet ha fatto invecchiare improvvisamente anche le legislazioni più avanzate. E questo perché le nuove tecnologie informatiche facilitano chi intende copiare il lavoro altrui.

Duplicare un testo o una foto trovati sulla rete è un gioco da ragazzi. Per chi ne detiene i diritti è invece molto difficile controllare che nessuno se ne sia appropriato senza autorizzazione. Soprattutto perché i potenziali copioni sono centinaia di migliaia e sono distribuiti in tutto il mondo.

La sede del WIPOIl problema comincia a investire anche le organizzazioni internazionali. L'Onu, per esempio, ha da tempo istituito a Ginevra un ufficio che fa da mediatore nelle dispute internazionali sul copyright. Si chiama World Intellectual Property Organization e nel 1996 ha dovuto aggiornare il suo statuto per adeguarsi alle novità introdotte dalla rivoluzione telematica.

Ma c'è anche chi pensa a contromisure drastiche. Come quella di impedire, grazie ad appositi programmi, che immagini e testi siano copiati dalla rete. A meno che non si sia disposti a pagare.

Non sarebbe comunque la soluzione a tutti i problemi di copyright telematico. Quando si naviga in rete non c'è solo la possibilità di copiare e incollare sul proprio sito. Si possono anche creare collegamenti tra pagine web di siti diversi, quelli che in gergo si chiamano link.

Ebbene, anche i link possono portare davanti a un giudice. E' già successo in Inghilterra dove un giornale telematico, invece di scrivere articoli propri, rimandava agli articoli scritti da un giornale concorrente.

Shetland TimesLo Shetland Times si è sentito danneggiato, anche dal punto di vista economico. I suoi legali hanno fatto notare che i link aggiravano la pagina principale del sito e quindi anche le inserzioni pubblicitarie che vi erano contenute.

Conferenza sul Diritto d'autoreTuttavia c'è chi fa notare, e non a torto, che imporre limiti ai collegamenti tra pagine web significherebbe mettere in discussione l'intera filosofia su cui si basa Internet.

Come tutelare allora gli autori senza snaturare la rete? Il dibattito è appena all'inizio e coinvolge la ristretta cerchia di giuristi che si occupano di telematica. Ma stanno già nascendo i primi studi legali virtuali. E presto la legge sarà uguale per tutti, anche su Internet.

puntate
torna a calendario
torna a tematiche
search

back

home page

E per concludere ecco in forma estesa gli indirizzi a cui rimandano le immagini contenute nella pagina: torna a inizio pagina