Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento del 3 novembre 1997

Miracoli virtuali

a cura della redazione di www.galileonet.it esci da MediaMente


Nella periferia Nord di Roma c'è una signora che dice di vedere la Madonna due volte a settimana. Succede ormai da molti anni. Eppure la vicenda è quasi sconosciuta perché non le sono state dedicate pagine di giornali o servizi televisivi. Se però si ha un po' di pazienza si possono trovare le foto della signora mentre è in trance e i testi di quello che viene detto durante le apparizioni. Dove? Su Internet, naturalmente.

Immagine dal sito della veggente Marisa RossiE il sito della signora Marisa è solo uno delle migliaia dedicati ai miracoli. Un fenomeno sorprendente, anche per chi è religioso e ai miracoli ci crede davvero. A sorprendere è soprattutto la rapida evoluzione di Internet. Infatti va ricordato che la rete telematica è nata come progetto militare. Subito dopo è stata scoperta dagli scienziati che ne hanno fatto uno strumento fondamentale per il loro lavoro. Militari e scienziati dunque: non si potrebbero immaginare due categorie più razionali e lontane dal misticismo o dal soprannaturale. Eppure, in pochi anni, la rete ha cambiato volto. Ora nel cyberspazio trionfa la spiritualità e molti siti web sono dei veri e propri pulpiti virtuali.

Naturalmente Internet non è il primo mezzo di comunicazione usato per diffondere convinzioni religiose o testimonianze di miracoli. Si pensi al ruolo che ebbe la stampa nella diffusione della riforma protestante ai tempi di Martin Lutero. O, molto più di recente, ai predicatori televisivi americani che sono entrati via etere in milioni di case preannunciando la fine del mondo o al contrario un'era di pace e felicità.

La veggente Marisa RossiInternet però sembra essere ancora più adatta di altri mezzi. Permette di diffondere testi e immagini in tempo reale a un pubblico composto potenzialmente da milioni di persone. E a costi molto bassi. Inoltre la rete permette di comunicare in entrambe le direzioni: al contrario di libri e televisione, l'utente dopo aver ricevuto il messaggio religioso può replicare, porre domande, partecipare attivamente alla vita del movimento. Anche se è fisicamente molto distante.

Per esempio, nel caso della signora Marisa, si può sapere come organizzare pellegrinaggi o come allestire e gestire un piccolo gruppo di fedeli.

Ma c'è un altro elemento che gioca a favore della religiosità telematica. Stare da soli davanti a un monitor, illuminati dalla sua luce azzurrognola, e comunicare attraverso la tastiera con un'entità invisibile e lontana ha molto in comune con l'atto del pregare. Forse anche per questo i racconti o le immagini di miracoli che arrivano attraverso la rete esercitano un fascino particolare.

Se volete sperimentarlo non avete che da visitare la pagina dei miracoli, una sorta di guida al soprannaturale on-line. Della lista fanno parte miracoli riconosciuti dalla Chiesa e altri ancora molto controversi e poco noti al grande pubblico.

Certamente poco noto è quello che accade dal 1961 alla signora Frances Marie Klug. Lei, così almeno racconta, dialoga molto spesso con il Signore sul destino dell'umanità. E attraverso il suo sito mette a disposizione i 10 volumi di trascrizioni dei dialoghi oppure le registrazioni audio complete.

"Il miracolo di San Giuseppe"Se molti raccontano di aver assistito a delle apparizioni, c'è anche chi è riuscito a fotografarle. Qualche anno fa è avvenuto a Nairobi, in Kenya. In una zona periferica della città è comparso all'improvviso un uomo con una folta barba e un vestito bianco. I presenti si sono inginocchiati pensando che fosse il messia. Lui ha tenuto un breve discorso e poi è scomparso tra la folla.

Ovviamente all'episodio è dedicato un sito web. Con tanto di esperto che spiega chi potrebbe essere l'uomo misterioso e quali altri miracoli ha già fatto in giro per il mondo.

E' probabile che ci si trovi di fronte al tentativo, anche un po' goffo, di dare vita a un nuovo movimento religioso. E la rete sembra lo strumento prescelto per raggiungere questo scopo.

MaitreyaInternet viene utilizzata in modo diverso se i movimenti religiosi, invece che dover emergere, sono già consolidati.

Scientology, per esempio, ha una distribuzione capillare sul territorio di molti paesi occidentali. Per questo il suo sito web non intende far proseliti, ma informa gli aspiranti seguaci su come raggiungere la sede più vicina.

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ScientologyE anche l'ultima novità americana in fatto di religioni si serve di Internet allo stesso modo. Le pagine web dei "promise keeper", letteralmente coloro che mantengono le promesse, sono soprattutto delle grandi agende in cui vengono preannunciati i luoghi e le date dei raduni.

Forse è stato anche grazie a Internet che Bill Mc Cartney, il leader dei promise keeper, è riuscito qualche settimana fa a invadere pacificamente Washington insieme ad altri 700mila maschi americani.

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