Inviati del 27 ottobre 1997
Cert-it
di Michele Alberico
Il
primo novembre 1996 chi si fosse collegato al sito Internet della CIA al posto della
consueta pagina di accoglienza, questa, avrebbe trovato qualcosa di diverso. Un gruppo
Hacker dal nome roboante Power Through Resistance riuscì a penetrare nel server web della
Central Intelligence Agency e a sostituire la pagina di accesso al sito con...
...quest'altra intitolata Central Stupidity Agency. Il fatto ebbe un certo rilievo ma
non provocò gravi conseguenze dal momento che era stato violato solo un computer
periferico della rete della CIA e nessuna informazione vitale era stata sottratta.Nel
marzo 1997 avvenne il più grande attacco contro dei server internet dal worm del 1988.
Utilizzando un bug, un difetto del più noto programma di gestione per i gruppi di
discussione, i newsgruop delle vere e proprie bacheche planetarie in cui utenti di tutte
le parti del mondo dibattono dei temi più diversi, un hacker o un gruppo di hacker
riuscì a penetrare molti di quei sistemi cancellando accessi e password e mandando in
tilt le trasmissioni per parecchi giorni.
A parte questi due episodi la necessità di un organismo specificamente
dedicato alla lotta contro le intrusioni informatiche divenne chiara già con l'incidente
del 1988 quando un programmino chiamato Worm con la sua capacità di espandersi a macchia
d'olio mise in ginocchio la quasi totalità della costola da cui nacque la rete come la
conosciamo oggi, cioè la vecchia rete ARPANET.
Con lo scopo di promuovere attività di prevenzione e di fornire assistenza nel caso di
intrusioni informatiche nacque così nel novembre del 1990 il FIRST Forum per squadre di
sicurezza in risposta agli incidenti informatici di cui questo che vedete è il sito
Internet.
Il FIRST è ad oggi la più grande struttura internazionale che si occupa del problema
della gestione di incidenti informatici in tutti i suoi aspetti. I membri del FIRST sono
gruppi qualificati scelti attraverso una selezione che ne verifica le attitudini.
Attualmente fanno parte del FIRST circa 60 gruppi di tutte le parti del mondo. Il solo
organismo che nel nostro paese è stato ammesso nel FIRST è questo: il CERT-IT Computer
Emergency Response Team Italiano.
Nato nel 1994 per
impulso di un gruppo di studiosi appartenenti allo staff tecnico del Dipartimento di
Scienze dell'informazione di Milano e finanziato fino al 1996 dalla stessa università di
Milano, il CERT-IT vive oggi senza alcun finanziamento pubblico grazie al lavoro di
consulenza che svolge per conto di strutture pubbliche e private.
Abbiamo incontrato il coordinatore del gruppo, il professor Danilo Bruschi professore
associato di Architettura degli elaboratori all'università di Milano e gli abbiamo
chiesto in cosa consiste esattamente il lavoro del CERT-IT.
Il lavoro di archiviazione svolto dal CERT-IT costituisce la base per una risposta
rapida ed efficiente ad una intrusione. Ogni evento viene catalogato presso un archivio
internazionale con un identificativo univoco al quale viene poi collegata una descrizione
nel dettaglio del problema e un ventaglio di possibili soluzioni.
Naturalmente chi lavora al CERT-IT maneggia informazioni molto delicate. Pensate cosa
succederebbe se si scoprisse che il sistema di una banca è stato violato, il giorno dopo
tutti i correntisti chiuderebbero ogni rapporto con quell'istituto. Come vengono allora
studiati i casi di intrusione? Lo abbiamo chiesto ancora una volta al professor Bruschi.
Questo è il sito simbolo del movimento
hacker, il sito della rivista 2600. Il numero sta ad indicare la particolare frequenza con
la quale si riusciva a far saltare i telefoni pubblici americani per parlare
gratuitamente. Perché siamo qui?
Perché in fondo i collaboratori del CERT svolgono nella prassi più o meno lo stesso
lavoro degli hacker con due gravi handicap: il primo deriva dal fatto che non possono
attaccare sistemi ma solo simulare attacchi per rilevare difetti di programmazione, il
secondo che non dispongono di tutta quella rete di informazioni underground che gli hacker
custodiscono tanto gelosamente.
Ma quali sono le più diffuse tipologie di attacco ad un sistema collegato in rete? Ce
lo facciamo spiegare da Michele Sensalari e Roberto Banfi due tra i più attivi
collaboratori del CERT Italiano.
Tutto questo non è facile allarmismo i rischi ci sono tanto più se consideriamo che
dalle statistiche elaborate dal CERT-IT sugli attacchi avvenuti nel nostro paese emerge un
dato significativo. La quasi totalità delle 200 intrusioni avvenute dall'inizio dell'anno
ad oggi proviene dall'estero ed è in massima parte dovuta alla insufficiente preparazione
dei nostri amministratori di sistema. |