Approfondimento del 21 ottobre 1997
Inquinamento elettromagnetico
di Enrico Ferrari
E allora, se avete nelle vicinanze un computer o una lavastoviglie o un forno a
microonde, se insomma abitate in una casa normalissima come milioni di altre, prendete
nota: elaborati dagli esperti e propagandate anche dal WWF, ecco poche e semplici regole
per limitare gli effetti dell'elettrosmog:
1. UN BRACCIO DI DISTANZA DAL MONITOR:
è la prima e più importante regola per chi lavora al computer: il monitor dovrebbe
stare lontano almeno un braccio da chi lo utilizza, ed il computer situato ad un metro di
distanza. Utilizzare comunque monitor dell'ultima generazione, a bassa emissione di
radiazioni, e tenere il computer chiuso, in quanto l'involucro esterno è il primo
efficace filtro.
2. GUARDARE LA TV DA LONTANO:
è una vecchia massima che vale sicuramente per i bambini, ma anche per i più
grandi. Lo schermo TV è una grande fonte di radiazioni e campi elettrici, esattamente
come un monitor di computer: ma rispetto a questo ha lo svantaggio di essere più grande,
e quindi di produrre più radiazioni, e di non avere gli stessi criteri di protezione
adottati nella costruzione dei monitor.
3. ATTENZIONE ALLE COPERTE ELETTRICHE.
Qualsiasi apparato elettrico genera campi magnetici, ed una coperta elettrica in
funzione che avvolge un corpo umano è una grande fucina di campi di questo tipo.
Soprattutto per le donne incinte è meglio spegnere la coperta prima di entrare nel letto,
eliminando così la produzione dei campi magnetici.
4. ABITARE LONTANO DALLE LINEE ELETTRICHE:
è forse la più difficile delle precauzioni da usare, perché non
tutti possono scegliere liberamente dove vivere, ma è anche una delle raccomandazioni
più importanti, specie se in casa si hanno bambini o si prevede di averne: la distanza
ritenuta sicura è 50 metri da una linea elettrica locale, oppure a 130 metri da una linea
ad altissima tensione.
Siamo oramai abituati da anni a misurarci con immagini diciamo "tradizionali"
dell'inquinamento: gli scarti derivanti dalla produzione delle società industriali
finiscono spesso nell'ambiente senza alcun tipo di controllo, mettendo a serio rischio la
stessa vita umana. Solo recentemente però si è formata una coscienza ecologica
collettiva a livello mondiale in grado di prendere contromisure adeguate.
La campagna mondiale in difesa dell'ozono è il primo esempio di sforzo mondiale teso a
diminuire gli effetti dell'inquinamento; al di là infatti delle ipocrisie e di un certo
ecologismo "della domenica", molto nobile ma anche poco incisivo, solo
coordinando gli sforzi con politiche che vanno al di là dei propri confini è possibile
realizzare obiettivi concreti in tempi relativamente rapidi.
Tutto questo, lo abbiamo detto, vale per un nemico che si conosce, come il fumo di una
ciminiera o la schiuma di un detersivo; ma come comportarsi di fronte all'inquinamento
elettromagnetico, qualche cosa di invisibile, senza odore e che apparentemente non causa
danni?
La prima cosa da fare sicuramente è non drammatizzare: se infatti è proprio
grazie alla diffusione recentissima di particolari tecnologie, stiamo parlando ad esempio
dei telefonini, che si è cominciato a parlare di disturbi da inquinamento magnetico, è
anche vero che gli allarmismi sono più dannosi del pericolo corso.
Nessuno vuole suggerirvi di buttare il cellulare per evitare la leucemia: sarebbe falso
e terroristico affermare ciò e non aiuterebbe a risolvere il problema. Meglio quindi
informare e continuare a studiare il fenomeno, quindi, e ricordare che si tratta di un
pericolo meno insidioso di altre minacce ambientali o del fumo di sigaretta , sicuramente
molto più nocivo. |