Puntata del 23 ottobre 1996
Dalla scoperta alla riflessione
MediaMente di nuovo in onda!
Eccoci all'apertura del terzo ciclo di MediaMente. Cosa ci aspetta quest'anno? Grosse
sorprese e novità. Le vedremo fra un attimo. Ma l'impegno di fondo resta lo stesso:
informare e soprattutto riflettere sul mondo dei nuovi media. E allora, via a MediaMente
'96-'97!
Introduzione
Buonasera e benvenuti alla prima puntata del ciclo '96-'97 di MediaMente. Anche
quest'anno, dunque, vogliamo riflettere insieme sul mondo dei nuovi media. Lo faremo non
soltanto attraverso la trasmissione televisiva, ma anche attraverso Internet, sia con le
nostre pagine su World Wide Web, sia con la posta elettronica (che quest'anno useremo in
modo ancor più creativo - e questa è una delle sorprese delle quali dovremo parlare). Ma
non ci fermeremo qui. Useremo infatti i satelliti - MediaMente è ricevibile in diretta o
in differita dai nostri connazionali un po' in tutto il mondo -, useremo il videotelefono,
faremo esperimenti di Video-on-demand... Insomma, resteremo, come siamo stati in questi
due anni, una trasmissione di esplorazione e di confine.
In questa prima puntata, in un certo senso parleremo di noi. Vi spiegheremo un po' più
in dettaglio i nostri programmi per quest'anno, l'impostazione che vorremmo dare alla
trasmissione... insomma, andremo a guardare dietro le quinte di MediaMente '96-97.
MediaMente vuole certo essere una trasmissione interessante e divertente, ma soprattutto
capace di riflettere e di far riflettere. Ed è giusto cominciare riflettendo innanzitutto
su come dovrebbe essere realizzata una trasmissione come la nostra.
Alla fine della puntata ci sarà poi una sorpresa, una 'finestra' aperta su un
argomento attualissimo: useremo Internet per avvicinarci a una categoria di 'mezzi di
comunicazione' molto particolare e un po' misteriosa...
E' possibile parlare dei nuovi media usando uno strumento - la televisione - che pur
giovanissimo ci appare già come già un 'vecchio' medium? La televisione può allearsi
con le reti telematiche, i computer, la nuova cultura del digitale e dell'interattività,
o è condannata dalla sua natura 'autoritaria' e non interattiva? Questo è il tema della
puntata di oggi. Per introdurlo, abbiamo chiesto a Derrick De Kerckhove di inaugurare una
nuova rubrica di MediaMente, gli editoriali.
Gli editoriali
L'opinione di
De Kerckhove è piuttosto negativa. Strumento di comunicazione a senso unico, destinato a
imporre modelli esterni, la televisione è incapace di interattività. La tesi implicita
è che la televisione sia già diventata un residuo del passato, e vada superata. Se è
davvero così, qui a MediaMente siamo nei guai - e forse anch'io farei bene a cambiar
mestiere...
E' davvero così? Non si tratta di un problema da poco, e non lo esauriremo certo
stasera.
Ma intanto ne approfittiamo per illustrarvi la rubrica che De Kerckhove ha inaugurato,
quella degli editoriali. Di cosa si tratta? Gli editoriali di MediaMente saranno uno
spazio un po' diverso dalle tradizionali interviste. Uno spazio nel quale, al posto delle
abituali domande e risposte, il microfono verrà lasciato interamente a disposizione di un
ospite autorevole, che abbia qualcosa di interessante da dire. Per i nostri editoriali ci
interessano soprattutto opinioni 'non allineate', vivaci, anche un po' provocatorie.
Insomma, opinioni che facciano discutere. E delle quali vorremmo discutere. Non solo nel
modo tradizionale per la televisione - e cioè invitando o intervistando altri ospiti - ma
coinvolgendo anche voi, attraverso Internet. Perché in fondo pensiamo anche noi che la
televisione tadizionale e unidirezionale abbia dei fortissimi limiti, e debba essere
almeno integrata dalle possibilità offerte dai nuovi media.- La nostra sfida è quella di
sperimentare delle strade per farlo.
Prima di tornare sui progetti che riguardano MediaMente, cerchiamo di raccogliere
qualche altra informazione sul problema di fondo che ci interessa: in che modo usare la
televisione per parlare dei nuovi media? La nostra naturalmente non è la sola
trasmissione dedicata a questo argomento - e allora abbiamo pensato di dare un'occhiata
anche a quello che fanno gli altri.
Computer Connection e il web
Esplorazione del sito CNN (http://www.cnn.com ), e
in particolare delle pagine dedicate alla trasmissione Computer Connection (http://www.cnn.com/CNN/Programs/CompConn/
)
Cos'è MSNTV
Navigazione sul sito Microsoft Network Television (http://www.msnbc.com
)
e in particolare sulle pagine della trasmissione The Site (http://www.thesite.com/ ).
Bene, abbiamo visto un po' da vicino due trasmissioni 'sorelle' di MediaMente. Due
trasmissioni particolarmente autorevoli, dato che vengono dalla CNN e dalla Microsoft.
Eppure l'impressione è che l'integrazione fra trasmissione televisiva e nuovi media non
sia poi particolarmente avanzata. Certo, l'argomento di queste trasmissioni sono i nuovi
media. Ma Internet è usata solo per inserire la scaletta del programma, e per permettere
agli spettatori di scrivere - in maniera unidirezionale - a chi lo realizza. Per il resto
siamo davanti a normali trasmissioni televisive, con i loro bravi dibattiti e i loro bravi
servizi filmati. Trasmissioni realizzate naturalmente con grandissima professionalità, e
certo con più mezzi di quelli che MediaMente ha a disposizione. Ma resta un interrogativo
di fondo: si può fare qualcosa di diverso? Si può raggiungere una maggiore integrazione?
Si può fare una trasmissione che non sia solo televisiva, ma sia autenticamente
multimediale?
Tempo Reale
Breve spezzone da Tempo Reale (indicativo dell'uso di Internet all'interno della
trasmissione)
Tempo Reale (http://www.fs003mi.iol.it/TEMPOREALE/
),
la trasmissione di Michele Santoro, ha costituito sicuramente un esperimento interessante.
Nel caso di Tempo Reale, è stato creato su Internet un apposito gruppo di discussione,
uno spazio aperto nel quale ciascuno poteva, prima della trasmissione, suggerire argomenti
da trattare e iniziarne la discussione; durante la trasmissione, reagire in diretta
ponendo domande agli ospiti, e dopo la trasmissione proseguire la discussione e commentare
il programma. Abbiamo chiesto a Granata di fare qualche considerazione su questa
esperienza, sullo sforzo fatto per collegare due media differenti, televisione e Internet.
Dunque la 'dilatazione' del programma televisivo al di là del tempo materiale della
trasmissione è una delle possibilità offerte dall'integrazione fra televisione e Rete.
Noi di MediaMente abbiamo preso molto sul serio questa idea. Già dal ciclo dell'anno
scorso abbiamo infatti insistito sul fatto che la trasmissione televisiva, quella che
state guardando, è solo una parte di MediaMente. MediaMente è insieme in televisione e
su Internet - nasce, insomma, come programma multimediale e non solo come programma
televisivo. Siamo infatti convinti che questa, possa essere una alternativa vincente
rispetto alla pura contrapposizione fra televisione e nuovi media di cui parlava De
Kerckhove: la componente televisiva diventa solo una parte di quello che vogliamo
realizzare.
Ma è venuto il momento di dare un'occhiata a un altro tipo di integrazione fra
televisione e reti, quello forse più recente: mi riferisco alla Net TV, la televisione
che nasce in rete e per la rete, e alla quale non corrispondono trasmissioni televisive
'tradizionali'.
La TV in rete
Prima navigazione su sito di Web TV, con overvoice, quindi brano filmato da Web TV
(preso ad es. dal sito http://www.cyberiacafe.net
)
Analisi della Web TV
La Web TV apre orizzonti nuovi, ma per il momento è un mezzo di comunicazione con
molti limiti. Funziona in una piccola finestra, e ad essere trasmesso è un filmato
brevissimo. Perché? Perché la digitalizzazione di immagini in movimento - e cioè la
loro trasformazione in numeri binari, che un computer possa comprendere - richiede che
possano essere conservati e scambiati velocemente grosse, grossissime quantità di dati.
Per dare un'idea del problema, ecco un normale CD. Sappiamo che contiene dati, per
l'esattezza dati binari, lunghe catene di 0 e 1. Se lo usiamo per codifcarci del testo,
c'entrano - pensate - oltre 300.000 pagine. Se leggessimo cento pagine al giorno, tutti i
giorni, ne avremo per una decina d'anni. Se ci mettiamo del suono, come succede nei
normali Compact disc, c'entrano circa 90 minuti. E se volessimo metterci un filmato video
di buona qualità, a colori e a schermo intero, non c'entrerebbero più di un paio di
minuti. Per fortuna ci aiutano le tecniche di compressione, che permettono di migliorare
sensibilmente questi dati - a scapito di una certa perdita nella qualità video e audio. E
ci aiuta anche il costante progresso nella capienza dei supporti - in una delle prossime
trasmissioni parleremo dei nuovi DVD, Videodischi digitali. Ma nel caso di Internet,
questi dati debbono poi viaggiare e arrivare fino a noi: per fare davvero televisione in
tempo reale via Internet occorrerebbero allora connessioni assai più veloci di quelle ora
disponibili. Col tempo arriveremo alla televsione digitale in rete, ma per il momento
siamo ancora al livello delle sperimentazioni. E cosi' le finestrelle della Web TV sono
piccole piccole, e i filmati sono brevissimi.
Note di programma
Bene, abbiamo visto diversi tipi di interazioni fra televisione e nuovi media - in
particolare le reti telematiche. E noi di MediaMente, cosa vogliamo fare?
Innanzitutto, per quanto riguarda la componente 'televisiva' del programma,
continueremo come l'anno scorso a fare puntate 'a tema'. Il loro filo conduttore,
quest'anno, non sarà però rappresentato come per il ciclo precedente da un ideale
percorso introduttivo al mondo dei nuovi media. Quest'anno, come dice il motto di questa
puntata, vorremmo passare dalla scoperta alla riflessione. Per questo abbiamo pensato di
articolare le puntate di quest'anno attorno a cinque temi fondamentali, che ci pare
offrano degli spunti di riflessione particolarmente interessanti. Quali sono questi temi?
Vediamoli insieme!
I cinque temi
- Cyberculture
- abbiamo chiamato così un insieme di considerazioni sull'uso del digitale
e dei nuovi media nel campo artistico e in quello culturale (ufficiale e 'sommerso',
underground), sulla filosofia dei nuovi media, e, perché no, anche sul gioco.
- Fisico e virtuale
- parleremo di ruolo del corpo, sdoppiamenti, simulazione...
- Social/Mente
- modifica della società e dei rapporti interpersonali nel mondo della
connessione globale.
- Cybermercato
- moneta virtuale, nuove professioni, commercio in rete, velocizzazione
delle transazioni e delle relazioni economiche
- Il futuro
- infine, daremo un'occhiata a quello che ci aspetta dietro l'angolo, e
magari anche un po' più in là: il futuro.
Il sito Web
Poi naturalmente c'è il sito Web (http://www.mediamente.rai.it):
già l'anno scorso ci abbiamo lavorato molto, per renderlo non una semplice appendice al
programma televisivo ma - come si dice in rete - una vera e propria risorsa, ricca di
contenuti. Quest'anno intendiamo fare un ulteriore salto di qualità: abbiamo moltissimi
progetti al riguardo.
[Biblioteca digitale] Il cuore del nostro sito continuerà a essere rappresentato dalle
interviste della nostra 'biblioteca digitale': una massa di materiale ormai imponente, che
rappresenta una vera e propria finestra critica sul modo dei nuovi media, con le opinioni
dei più autorevoli specialisti italiani e internazionali in materia. Un programma
unicamente televisivo non potrebbe mai esaurire tutte queste interviste, e il poco che
potrebbe utilizzare direttamente correrebbe il rischio che sottolineava De Kerckhove,
quello dell'usa e getta. Attraverso Internet potrete invece percorrerle quando volete e
lungo gli itinerari che preferite.
Stiamo lavorando perché queste interviste non siano solo testo, ma ipertesto, con
tutti i rimandi utili anche verso il resto della rete. In corrispondenza con le
trasmissioni televisive suggeriremo al loro interno dei percorsi 'guidati', che
approfondiscano i temi trattati in televisione.
E se per la Web TV sono necessarie linee più veloci di quelle a disposizione della
maggior parte dei nostri spettatori, contiamo però di esplorare le possibilità offerte
da 'Radio Internet', la Web Radio.
E poi? Una grossa novità, abbiamo detto, riguarderà l'uso della posta elettronica.
Già adesso potete scriverci, al solito indirizzo: mediamente@rai.it.
Ma sul fronte dell'interattività vogliamo fare qualcosa di più - ne riparleremo molto
presto.
La caccia al tesoro
Dimenticavo: la caccia al tesoro! Non temete, ci sarà anche quest'anno, con una
formula nuova. Come l'anno scorso, la sede principale della caccia al tesoro sarà
Internet (si potrà dunque partecipare da tutto il mondo), e l'obiettivo resterà quello
di approfittare del gioco per esplorare insieme itinerari interessanti e stimolanti
attraverso la rete.
Top secret
Vi avevamo promesso, per chiudere, la discussione di un argomento un po' particolare e
'segreto'. |
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